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6 Nov [20:30]

Sakhir - Gara
Conway Kobayashi Lopez campioni
Titolo al veleno per Ferrari in GT

Michele Montesano

Non poteva esserci finale più imprevedibile nella 8 Ore del Bahrain. Scontata la doppietta e il titolo per il Toyota Gazoo Racing Team. A vincere l’ultima prova del WEC è stato l’equipaggio composto da Sebastien Buemi, Brendon Hartley e Kazuki Nakajima, il nipponico ha così chiuso nel migliore dei modi la sua carriera da ufficiale Toyota. Ma a conquistare il titolo piloti sono stati Mike Conway, Kamui Kobayashi e Josè Maria Lopez. Però, a focalizzare l’attenzione sono stati Alessandro Pier Guidi e James Calado. L’equipaggio Ferrari AF Corse ha conquistato il titolo piloti e costruttori nella LMGTE Pro in un finale non privo di strascichi e polemiche.

Sulla falsariga della scorsa 6 Ore, a Sakhir si è visto nuovamente il tandem Toyota sfidarsi per la prima posizione. Proprio come una settimana fa, Conway ha inizialmente impresso il giusto ritmo seguito dalla GR010 Hybrid di Buemi alle prese nuovamente con un’eccessiva usura degli pneumatici. Le forze in campo però, si sono livellate, e addirittura invertite all’imbrunire e con il calare delle temperature. Ne ha approfittato lo svizzero che, prima di lasciare il volante a Nakajima, ha avuto la meglio sull’inglese. Le posizioni sono state di fatto congelate dal muretto box, anche quando Hartley ha accusato un malfunzionamento dei bilancieri del cambio. In Toyota hanno preferito mantenere la calma sostituendo lo sterzo in occasione del primo cambio pilota utile. Nakajima nel suo stint finale ha così portato alla vittoria, per l’ultima volta nella sua carriera (foto sotto), la Toyota HyperCar davanti alla gemella del fresco campione Lopez.



Sono durate poco meno di mezz’ora le luci della ribalta per il team Alpine Signatech. Complice un ottimo avvio, Nicolas Lapierre è balzato al comando e nel corso del primo giro ha cercato di allungare sugli inseguitori. Nulla da fare per il francese che, dopo poche tornate, è stato costretto a difendersi dagli attacchi delle due Toyota cedendo poi il passo dapprima a Conway e poi a Buemi. L’Alpine ha poi iniziato a rallentare e Lapierre ha riportato la vettura ai box per noie al cambio. Rientrata in pista, con oltre 6 tornate di ritardo, l’equipaggio transalpino si è reso protagonista di una rimonta forsennata culminata con il terzo posto assoluto.

Il Team WRT ha chiuso un’annata da incorniciare. La compagine diretta da Vincent Vosse è stata la rivelazione di classe LMP2 nel panorama europeo e mondiale. Dopo aver conquistato il titolo team e piloti nella ELMS, la formazione belga ha bissato nel WEC con Charles Milesi, Ferdinand Habsburg e Robin Frijns autori della terza vittoria consecutiva (nella foto sotto). Partito dalle retrovie, il Team WRT ha messo in mostra una gara solida e priva di sbavature di fatto prenotandosi per gestire il futuro programma LMDh di Audi.



Nulla hanno potuto le due Oreca dello Jota, arrivate a podio, ma staccate di 1’15” dal vertice. Lasciati liberi di sfidarsi negli ultimi minuti, Antonio Felix Da Costa ha letteralmente sverniciato il team mate Tom Blomqvist per agguantare il secondo posto. Dopo la pole di ieri, lo United Autosports non è riuscito a fare meglio del quarto posto. Subito inghiottito a centro gruppo, l’Oreca del team di Zak Brown ha faticato non poco a tenere dietro l’Inter Europol Competition. Il primo titolo LMP2 ProAm della storia del WEC è andato al Racing Team Nederland e al suo proprietario Frits Van Eerd. La compagine olandese è stata trainata da Giedo Van der Garde e Job Van Uitert, che però non hanno potuto fregiarsi del titolo avendo saltato la tappa di Monza.



Lotta sul filo dei secondi in LMGTE Pro, con gli equipaggi di Ferrari e Porsche che non si sono risparmiati trasformando la 8 Ore del Bahrain in una gara sprint. Complice un BoP (Balance of Performance) nettamente più equilibrato, sono stati numerosi gli avvicendamenti al vertice fra la 911 RSR di Jani, Estre e Michael Christensen e la 488 GTE di Pier Guidi e Calado (nella foto sopra). La gara ha visto il culmine a mezz’ora dal calare della bandiera a scacchi con l’italiano che ha recuperato il gap su Christensen fino a portarsi sotto il secondo.
Proprio in una fase di doppiaggio a 13 minuti dal termine Felipe Albuquerque, sulla United Autosports, ha frenato in anticipo mentre passava Christensen traendo in inganno il danese e Pier Guidi che, a sua volta, ha tamponato la Porsche mandandola in testacoda. La direzione gara ha immediatamente chiesto al pilota Ferrari di ricedere la posizione guadagnata su Christensen. Ma dal muretto box Porsche hanno optato per richiamare ai box la 911 RSR guadagnando minuti fondamentali, in AF Corse sono stati costretti a fare altrettanto. Nuovamente in pista però, non c’è stato il tanto atteso scambio, con Pier Guidi che ha tagliato per primo il traguardo andando a conquistare il titolo piloti e quello team per Ferrari AF Corse. Sul gradino più basso del podio la 488 GTE di Miguel Molina e Daniel Serra. A chiudere la classifica la la Porsche di Gianmaria Bruni, Richard Lietz e Frederic Makowiecki attardati da un problema di serraggio della posteriore destra.



Ricca di colpi di scena, come da tradizione, la gara delle LMGTE Am. A spuntarla è stata la Ferrari griffata AF Corse dì François Perrodo, Alessio Rovera e Nicklas Nielsen i quali si sono anche laureati campioni di classe. Una gara impeccabile per l’equipaggio AF Corse che il prossimo anno passerà nel mondo delle LMP2. Staccata di una tornata la Porsche di Matt Campbell, Christian Riesd e Jaxon Evans. A salire sul podio anche la Porsche del Project 1 di Matteo Cairoli, Egidio Perfetti e Riccardo Pera. Quest’ultimo costretto a scontare uno stop & go di un minuto per aver rischiato di investire un commissario di percorso durante una fase di Full Course Yellow. È finita anzitempo la gara per l’Aston Martin del TF Sport. Allo start Ben Keating è stato tamponato da Paul Dalla Lana. Ripresa la corsa, l’americano è poi stato centrato a metà gara da Thomas Flohr, riportando danni alla sospensione che hanno sancito il definitivo ritiro della Vantage.  

Sabato 6 novembre 2021, gara

1 - Buemi/Nakajima/Hartley (Toyota GR010-Hybrid) - Toyota - 247 giri
2 - Conway/Kobayashi/Lopez (Toyota GR010-Hybrid) - Toyota - 7"351
3 - Negrão/Lapierre/Vaxiviere (Alpine A480-Gibson) - Alpine - 6 giri
4 - Frijns/Habsburg/Milesi (Oreca 07-Gibson) - WRT - 7 giri
5 - Gonzalez/Da Costa/Davidson (Oreca 07-Gibson) - Jota - 7 giri
6 - Gelael/Vandoorne/Blomqvist (Oreca 07-Gibson) - Jota - 7 giri
7 - Hanson/Scherer/Albuquerque (Oreca 07-Gibson) - United Autosports - 7 giri
8 - Smiechowski/Van der Zande/Brundle (Oreca 07-Gibson) - Inter Europol - 9 giri
9 - Van Eerd/Van Der Garde/Van Uitert (Oreca 07-Gibson) - R. T. Nederland - 9 giri
10 - Garcia/Duval/Nato (Oreca 07-Gibson) - Realteam - 9 giri
11 - Kubica/Fjordbach/Andersen (Oreca 07-Gibson) - High Class - 10 giri
12 - Calderon/Floersch/Visser (Oreca 07-Gibson) - Richard Mille - 10 giri
13 - Hedman/Montoya/Hanley (Oreca 07-Gibson) - DragonSpeed - 11 giri
14 - Konopka/Caldwell/Panciatici (Ligier JSP217-Gibson) - ARC Bratislava - 12 giri
15 - Pier Guidi/Calado (Ferrari 488 GTE Evo) - AF Corse - 14 giri
16 - Estre/Jani/Christensen (Porsche 911 RSR) - Porsche GT Team - 14 giri
17 - Serra/Molina (Ferrari 488 GTE Evo) - AF Corse - 14 giri
18 - Bruni/Lietz/Makowiecki (Porsche 911 RSR) - Porsche GT Team - 16 giri
19 - Perrodo/Nielsen/Rovera (Ferrari 488 GTE Evo) - AF Corse - 17 giri
20 - Ried/Evans/Campbell (Porsche 911 RSR) - Dempsey-Proton - 18 giri
21 - Perfetti/Cairoli/Pera (Porsche 911 RSR) - Project 1 - 18 giri
22 - Lacorte/Sernagiotto/Fuoco (Ferrari 488 GTE Evo) - Cetilar - 18 giri
23 - Kimura/Jensen/Andrews (Ferrari 488 GTE Evo) - Kessel - 19 giri
24 - Schiavoni/Piccini/Cressoni (Ferrari 488 GTE Evo) - Iron Lynx - 19 giri
25 - Flohr/Castellacci/Fisichella (Ferrari 488 GTE Evo) - AF Corse - 20 giri
26 - Hoshino/Fujii/Watson (Aston Martin Vantage AMR) - D'Station - 20 giri
27 - Frey/Bovy/Legge (Ferrari 488 GTE Evo) - Iron Lynx - 22 giri
28 - Wainwright/Barker/Gamble (Porsche 911 RSR) - GR Racing - 23 giri
29 - Dalla Lana/Farfus/Gomes (Aston Martin Vantage AMR) - AMR - 24 giri

Giro più veloce: Kamui Kobayashi 1'46"250

Ritirati
Keating/Pereira/Fraga (Aston Martin Vantage AMR) - TF Sport
Al Qubaisi/Jefferies/Andlauer (Porsche 911 RSR) - Dempsey-Proton

Il campionato
1.Conway/Kobayashi/Lopez 173 punti; 2.Buemi/Nakajima/Hartley 168; 3.Negrão/Lapierre/Vaxiviere 128; 4.Westbrook/Dumas 53; 5.Mailleux 39; 6.Briscoe 38; 7.Derani/Pla 24; 8.Menezes 0.