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18 Set 2017 [2:53]

Sonoma - Gara
Newgarden, campione da sogno

Marco Cortesi

E’ stato meno sorprendente di quanto ci si aspettasse l'ultimo appuntamento dell’IndyCar Series 2017 a Sonoma. Sul tracciato della California Josef Newgarden si è involato al comando nelle prime fasi costruendo da subito un gap importante. Il pilota del Tennessee ha poi controllato la situazione con grande maturità, anche quando, all'uscita dell'ultimo pit-stop si è dovuto accodare al compagno di squadra Simon Pagenaud che, pur con una sosta in più, è riuscito in un perfetto undercut sfruttando al meglio le gomme spingendo al massimo.

Ma il potenziale di Newgarden era già emerso chiaramente, tanto da fargli decidere di non utilizzare i propri push-to-pass nemmeno per difendersi dall'attacco del francese. Tutto era già perfettamente sotto controllo. Dopo il dominio delle prove, il team Penske non ha lasciato nulla al caso neanche nella corsa, e nonostante Scott Dixon sia riuscito, sfoderando tutta la sua classe, a mettersi dietro un alfiere del capitano, Helio Castreneves, per il pilota del team Ganassi, così come per gli altri contendenti, non c'è stato niente da fare. Newgarden è riuscito nel difficile tentativo di vincere il titolo il primo anno con un top-team, ripagando gli investimenti fatti dal Capitano e le speranze tutti coloro che l'hanno supportato finora.

Anche se di fatto ha rinunciato alla sua quinta vittoria dell’anno, i quattro successi conquistati nel 2017 su tipologie di tracciato differenti non fanno che mettere luce la sua capacità di adattamento. Si tratta del terzo titolo vinto da un americano nell’IndyCar, il primo in 5 anni dopo quello di Ryan Hunter-Reay. Newgarden è anche il più giovane campione delle ruote scoperte americane dai tempi di Jacques Villeneuve. Alle spalle di Castroneves, Graham Rahal si è mostrato come sempre in grado di recuperare in gara, con grande aggressività, delle qualifiche tribolate.

Rispettivamente in settima e ottava posizione hanno terminato i migliori portacolori del team Andretti Marco Andretti e Ryan Hunter-Reay, mentre Sebastien Bourdais ha preceduto un ottimo Conor Daly, alla ricerca di una conferma che per quanto visto sarebbe veramente meritata al team Foyt. Tra coloro che sono usciti dalla lotta per il successo finale in anticipo sono da sottolineare i nomi di Alexander Rossi, fermato da un problema meccanico, e Takuma Sato, protagonista di una prima fase di corsa esageratamente aggressiva sfociata in una foratura.

Domenica 17 settembre 2017, gara

1 - Simon Pagenaud (Dallara DW12-Chevy) – Penske - 85 giri
2 - Josef Newgarden (Dallara DW12-Chevy) – Penske - 1"0986
3 - WIll Power (Dallara DW12-Chevy) – Penske - 1"6139
4 - Scott Dixon (Dallara DW12-Honda) – Ganassi - 12"0870
5 - Helio Castroneves (Dallara DW12-Chevy) – Penske - 22"5022
6 - Graham Rahal (Dallara DW12-Honda) – RLL - 23"5289
7 - Marco Andretti (Dallara DW12-Honda) – Andretti - 23"9788
8 - Ryan Hunter-Reay (Dallara DW12-Honda) – Andretti - 24"5140
9 - Sebastien Bourdais (Dallara DW12-Honda) – Coyne - 49"9911
10 - Conor Daly (Dallara DW12-Chevy) – Foyt - 55"6650
11 - Charlie Kimball (Dallara DW12-Honda) – Ganassi - 1 giro
12 - Max Chilton (Dallara DW12-Honda) – Ganassi - 1 giro
13 - Spencer Pigot (Dallara DW12-Chevy) – ECR - 1 giro
14 - JR Hildebrand (Dallara DW12-Chevy) – ECR - 1 giro
15 - Carlos Munoz (Dallara DW12-Chevy) – Foyt - 1 giro
16 - Tony Kanaan (Dallara DW12-Honda) – Ganassi - 1 giro
17 - Zachary Claman DeMelo (Dallara DW12-Honda) – Rahal - 1 giro
18 - Jack Harvey (Dallara DW12-Honda) – Schmidt - 2 giri

Ritirati
70° giro - Ed Jones
63° giro - Takuma Sato
61° giro - Alexander Rossi
53° giro - James Hinchcliffe



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