Luca BassoContrariamente a quanto successo alla Formula 3, la Formula 2 è riuscita a disputare l’ultima gara del weekend, nonostante la pioggia che si è presentata stamattina a Spa e le conseguenti difficili condizioni di pista. Nonostante tutto, Alex Dunne ha svolto un ottimo lavoro per tutta la durata della feature race, conquistando una meritata vittoria e, inoltre, tornando di nuovo in testa al campionato.
L’irlandese del team Rodin, partito dalla pole position, è rimasto davanti dopo la partenza lanciata, ma fin dai primi giri ha accusato di trovarsi in difficoltà con gli pneumatici. Di conseguenza, Dunne è stato costretto a contenere un quartetto d’inseguitori composto da Ritomo Miyata, Roman Staněk, Victor Martins e da Arvid Lindblad, fino al valzer dei pit-stop tra l’11esimo e il 12esimo giro.
Uscito dai box, Dunne si è ritrovato ai ferri corti con Staněk, riuscendo tuttavia a difendersi dal ceco; dopodiché si è liberato velocemente di Oliver Goethe (momentaneamente primo senza la sosta) e ha aumentato notevolmente il proprio vantaggio, prima che la safety-car intervenisse per il testacoda di Sebastian Montoya tra Eau Rouge e Raidillon. La rottura del motore della MP Motorsport di Goethe a tre giri dal termine ha poi costretto la direzione gara a sventolare la bandiera rossa e, di fatto, terminare anzitempo la prova.
Con i 25 punti guadagnati oggi, Dunne si è ripreso la leadership della classifica generale, approfittando delle opache prestazioni del weekend di Richard Verschoor, mai competitivo con MP Motorsport, e di Jak Crawford, autore di un fuoripista e di un testacoda. Nonostante qualche difficoltà di troppo nel primo stint e dopo il brillante successo di ieri, Leonardo Fornaroli si è aggiudicato la settima posizione finale e, con questo risultato, è attualmente terzo in graduatoria, a un punto da Verschoor.
Prova maiuscola e sempre all’attacco da parte di Lindblad, secondo: sulla testa del britannico di Campos pende, tuttavia, un’ulteriore investigazione per un’infrazione in pit-lane. Dopo i due terzi posti nelle sprint race di Austria e Regno Unito, Staněk si è assicurato un altro podio in Belgio con Invicta, anche grazie a un errore di Miyata (ART) nelle ultime tornate e che è giunto quarto.
Notevole rimonta per Luke Browning (Hitech) dal 12esimo posto al quinto, davanti a Pepe Martí, settimo con Campos. Gabriele Minì (Prema), ieri a podio, ha archiviato il suo fine settimana con l’ottavo posto, mentre Dino Beganovic (Hitech), nono, ha realizzato il giro più veloce. Una penalità di 5” per track limits ha, invece, fatto scivolare Martins (ART) in decima piazza.
Domenica 27 luglio 2025, gara 21 – Alex Dunne – Rodin – 19 giri in 46:13.821
2 – Arvid Lindblad – Campos – 0"602
3 – Roman Staněk – Invicta – 1"453
4 – Ritomo Miyata – ART – 3"243
5 – Luke Browning – Hitech – 3"866
6 – Pepe Martí – Campos – 4"511
7 – Leonardo Fornaroli – Invicta – 5"104
8 – Gabriele Minì – Prema – 5"805
9 – Dino Beganovic – Hitech – 6"651
10 – Victor Martins – ART – 9"170
11 – Amaury Cordeel – Rodin – 10"170
12 – Joshua Dürksen – AIX – 10"910
13 – John Bennett – Van Amersfoort – 11"966
14 – Oliver Goethe – MP Motorsport – 12"999
15 – Rafael Villagómez – Van Amersfoort – 13"596
16 – Sami Meguetounif – Trident – 18"173
17 – Max Esterson – Trident – 35"359
18 – Jak Crawford – DAMS – 38"353
19 – Richard Verschoor – MP Motorsport – 40"354
20 – Cian Shields – AIX – 1'07"791
21 – Kush Maini – DAMS – 1'14"681
22 – Sebastián Montoya – Prema – 2 giri
Il campionato1. Dunne 137 punti; 2. Verschoor 122; 3. Fornaroli 121; 4. Crawford 116; 5. Browning 108; 6. Lindblad 102; 7. Martí 81; 8. Montoya 72; 9. Martins 61; 10. Stanek 47; 11. Beganovic 46; 12. Minì 31; 13. Maini 26; 14. Dürksen 23; 15. Miyata 19; 16. Goethe 17; 17. Villagómez 11; 18. Cordeel, Meguetounif 2.