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24 Ago [11:46]

Spa, gara 2: Nasr ci crede

Filippo Zanier

Undici punti recuperati tra gara 1 e gara 2: il tentativo di rimonta di Felipe Nasr su Jolyon Palmer passa da Spa-Francorchamps, pista su cui il pilota del team Carlin è riuscito a capitalizzare al meglio un fine settimana opaco del rivale britannico.
Quarto ieri, con Palmer sesto, Nasr è stato vincitore con merito della Sprint Race domenicale dopo una gara dominata dal primo all'ultimo giro, che lo ha visto decisamente in palla fin dal via. Il brasiliano partiva infatti dalla terza fila, ma azzeccando uno scatto perfetto si è portato davanti fin dai primi metri, imboccando poi la traiettoria migliore per il tornantino della Source, da cui si è lanciato sulla discesa che porta all'Eau Rouge in testa al gruppo.

Alle sue spalle si è piazzato proprio Palmer, ma il secondo posto del britannico della DAMS è durato poco. Johnny Cecotto, che come Nasr si avviava dalla terza fila, è infatti riuscito a risalire immediatamente fino alla terza piazza, incollandosi agli scarichi della vettura giallo-nera del team transalpino. Jolyon ha provato a resistere, ma la Dallara preparata dalla Trident era un vero e proprio fulmine nel primo settore della pista, caratteristica che Cecotto ha saputo sfruttare al meglio: all'inizio del secondo giro il venezuelano si è portato sotto a Palmer alla Source, ne ha preso la scia sulla discesa verso l'Eau Rouge-Raidillon e lo ha poi passato senza difficoltà sul rettilineo del Kemmel. A quel punto Cecotto si è messo alla caccia di Nasr e lo ha ripreso in fretta, ma passare il brasiliano si è dimostrata impresa di ben altra difficoltà.

Nasr è infatti sembrato in difficoltà nel contenere il rivale solo per un paio di passaggi, dopo i quali ha capito che per arginare la superiorità della monoposto Trident nel primo tratto della pista doveva spingere al massimo nei settori 2 e 3. Lezione imparata in fretta, quindi, e messa in pratica giro dopo giro, fino a che Cecotto non ha mollato decidendo di accontentarsi del secondo posto, permettendo così al vantaggio di Nasr di salire fino ai cinque secondi con cui è transitato a pugni alzati sotto la bandiera a scacchi. Una bella soddisfazione per Felipe, che vede il proprio distacco dalla testa del campionato scendere a 32 punti, ma dopo la gara di oggi chi sorride di più è forse il team Trident: la squadra di Maurizio Salvadori si gode infatti un Johnny Cecotto consistente come mai era stato finora in carriera, che con il terzo posto di ieri e il secondo di oggi esce da Spa con ben 27 punti nel carniere, secondo in questa classifica solo a Vandoorne (29). Una crescita importante quella del pilota venezuelano, favorita sicuramente anche dall'arrivo in seno al team di Giacomo Ricci, rarissimo esempio di team manager con esperienza di pilotaggio recente e ad altissimi livelli.

Terzo si è piazzato Palmer, che nel finale di gara ha anche dovuto gestire una crisi di gomme che aveva permesso a un buon Mitch Evans di avvicinarsi. Non sarà stato un weekend straordinario quello del figlio d'arte britannico, ma nove punti persi sono un buon modo di limitare i danni in uno dei rari fine settimana in cui il binomio tra lui e la DAMS non ha funzionato al meglio. Convincente, come già accennato, il quarto posto di un Evans (Russian Time) che ha girato sul passo dei migliori per l'intera durata della gara, mentre chi ha deluso è stato ancora una volta Daniel Abt. Partito in pole grazie alla griglia invertita il pilota Hilmer è sceso in quarta posizione già alla prima curva, e da lì in poi ha disputato una gara anonima in cui non è mai riuscito a mettere pressione a Palmer, che pur non sembrava irresistibile davanti a lui. Nel finale ha poi subito il sorpasso di Evans che ne ha sancito il quinto posto finale. Sesto ha chiuso un Vandoorne abbastanza dimesso dopo la prestazione da fenomeno di ieri, davanti a uno Stefano Coletti autore di una gara incredibile.

Partito 24esimo dopo l'incidente di gara 1, il monegasco è stato a lungo ignorato dalle telecamere mentre metteva le basi per una delle rimonte più belle della stagione. Partito benissimo come spesso gli capita, il pilota della Racing Engineering è riuscito a snocciolare tempi sul giro molto rapidi nonostante il traffico di centro gruppo, che è riuscito a scavalcare trovando sempre i varchi giusti. Arrivato alle soglie della top ten aveva un ritmo decisamente migliore rispetto ai rivali che lo precedevano e nell'ordine ha infilato Stephane Richelmi, Marco Sorensen, Julian Leal e Tom Dillmann. Il magnifico settimo posto, su cui nessuno avrebbe scommesso prima del via, è arrivato con un sorpasso sul rettilineo del Kemmel su André Negrao (Arden), autore di una buona gara dopo essere partito dalla nona piazza.

Una citazione a parte la merita la gara decisamente sfortunata di Raffaele Marciello. Mattatore ieri, il pilota della FDA si è trovato a partire in ottava piazza a causa della griglia invertita, per di più sul lato umido della pista. La partenza è stata di conseguenza non perfetta, e mentre "Lello" stava tentando di recuperare è arrivato un contatto con Artem Markelov a Les Combes. Un normale incidente di gara, niente di più, ma ha rovinato la gara di entrambi costringendo il russo a rientrare ai box e mandando la monoposto di Raffaele in testacoda.
Ripartito 24esimo il pilota italiano ha mostrato che avrebbe avuto ancora una volta il passo per essere protagonista facendo segnare il secondo miglior giro della gara e mettendo a segno ben nove sorpassi per recuperare fino alla quattordicesima piazza.

Domenica 24 agosto 2014, gara 2

1 - Felipe Nasr - Carlin - 18 giri 36'14"575
2 - Johnny Cecotto - Trident - 5"157
3 - Jolyon Palmer - Dams - 7"157
4 - Mitch Evans - Russian Time - 7"598
5 - Daniel Abt - Hilmer - 10"019
6 - Stoffel Vandoorne - ART - 10"648
7 - Stefano Coletti - Racing Engineering - 14"038
8 - Andre Negrao - Arden - 20"391
9 - Tom Dillmann - Caterham - 21"675
10 - Julian Leal - Carlin - 22"486
11 - Marco Sorensen - MP - 26"510
12 - Stephane Richelmi - Dams - 28"491
13 - Daniel De Jong - MP - 29"790
14 - Raffaele Marciello - Racing Engineering - 36"284
15 - Nathanael Berthon - Lazarus - 40"238
16 - Rio Haryanto - Caterham - 51"786
17 - Simon Trummer - Rapax - 54"342
18 - Kimiya Sato - Campos - 54"604
19 - Conor Daly - Lazarus - 54"874
20 - Arthur Pic - Campos - 55"574
21 - Adrian Quaife Hobbs - Rapax - 59"175
22 - Takuya Izawa - ART - 59"423
23 - René Binder - Arden - 1'16"668

Giro più veloce: Adrian Quaife-Hobbs 1'58"432

Ritirati
13° giro - Sergio Canamasas
7° giro - Artem Markelov
3° giro - Jon Lancaster

Il campionato
1.Palmer 210; 2.Nasr 178; 3.Vandoorne 135; 4.Cecotto 127; 5.Evans 110; 6.Coletti 98; 7.Pic 70; 8.Leal 66; 9.Marciello 57; 10.Richelmi 41.