Michele Montesano
Quattro vincitori diversi in altrettante gare sinora disputate, nel GT World Challenge Europe Sprint Cup regna l’assoluto equilibrio. A conquistare la seconda gara di Zandvoort sono stati Charles Weerts e Kelvin van der Linde che hanno portato sul gradino più alto del podio la BMW M4 GT3 del Team WRT. Una vittoria priva di sbavature, quella conquistata dalla coppia del team belga sul circuito olandese, coronata da una strategia e una sosta ai box perfetta.
La partenza ha visto le Ferrari del team Emil Frey Racing scattare dalla prima fila. Tuttavia sia il poleman Ben Green che Chris Lulham sono stati sanzionati con dieci secondi di penalità da scontare alla prima sosta. Infatti Green ha accelerato prima del semaforo verde, mentre Lulham non ha mantenuto la linea dello schieramento spostandosi verso il centro prima del via. Al netto della penalità, i due alfieri dell’Emil Frey Racing hanno quindi cercato di prendere il largo incalzati da Jordan Pepper, al volante della Lamborghini del Grasser Racing Team, e Lorens Lacertua. L’alfiere del Sainteloc Racing ha approfittato del ritiro di Arthur Leclerc per salire al quarto posto.
Scattato dall’ottava piazzola, van der Linde si è fatto largo fino a salire in sesta posizione. Con il gruppetto di testa raccolto in una manciata di secondi, il Team WRT ha compiuto un vero e proprio capolavoro in occasione della sosta ai box obbligatoria. Van der Linde ha quindi ceduto la BMW a Weerts che, dopo appena 48”2, è rientrato in pista. Con gli avversari che hanno effettuato soste più lente di almeno cinque secondi, il belga si è ritrovato al comando della gara. Weerts non ha dovuto far altro che gestire il cospicuo vantaggio andando a conquistare la prima vittoria stagionale del campionato Sprint, la seconda della stagione considerando il successo ottenuto a Le Castellet nella serie Endurance.
Secondo posto per un coriaceo Ivan Klymenko che, in coppia con Lacertua, ha conquistato anche il successo in Silver Cup (nella foto sotto). Rilevato il volante dell’Audi R8 GT3 dall’ottimo Lacertua, l’ucraino del Sainteloc Racing si è reso protagonista di una strenua difesa nei confronti di Lucas Engstler. Pur essendo più veloce, il pilota della Lamborghini Hurácan GT3 si è dovuto accodare a Klymenko chiudendo la gara al terzo posto. Fuori dal podio la McLaren 720S della coppia Benjamin Goethe e Marvin Kirchhöfer. Pur tagliando il traguardo quinti, Lucas Auer e Maro Engel sono scivolati al nono posto dopo aver ricevuto una penalità di cinque secondi per eccesso di velocità in pit-lane.
A ereditare la top-5 sono stati, così, i vincitori di gara 1 Sven Müller e Patric Niederhauser. Alle spalle della Porsche del Rutronik Racing troviamo l’Audi di Alex Aka ed Ezequiel Perez Companc. La coppia del Tresor Attempto Racing, proprio all’ultimo giro, ha avuto la meglio sulla BMW di Mex Jansen e Maxime Oosten. Partiti dalla diciottesima piazzola, Jamie Day e Kobe Pauwels si sono resi protagonisti di una strepitosa rimonta regalando l’ottavo posto al team Comtoyou. Detto dei campioni in carica Auer-Engel, a completare la top-10 sono stati i portacolori del Boutsen VDS Luca Stolz e Maxime Martin.
Costretti a scontare la penalità di dieci secondi, Green e Konsta Lappalainen hanno chiuso all’undicesimo posto. Mentre i compagni di squadra dell’Emil Frey Racing Lulham e Thierry Vermeulen, pur se tredicesimi assoluti, hanno conquistato la vittoria in Gold Cup. Successo in Bronze Cup per la coppia del Kessel Racing Dennis Marschall e Dustin Blattner che hanno condotto la Ferrari 296 GT3 al ventiduesimo posto finale.
Domenica 18 maggio 2025, gara 2
4 - Goethe-Kirchhöfer (McLaren 720S) - Garage 59 - 37 giri
5 - Müller-Niederhauser (Porsche 911) - Rutronik - 12.429
6 - Aka-Perez Companc (Audi R8) - Tresor Attempto - 12.872
7 - Oosten-Jansen (BMW M4) - Paradine - 13.174
8 - Day-Pauwels (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 14.168
9 - Auer-Engel (Mercedes AMG) - Winward - 14.364
10 - Martin-Stolz (Mercedes AMG) - Boutsen VDS - 17.757
11 - Lappalainen-Green (Ferrari 296) - Emil Frey - 18.581
12 - Panis-Gazeau (Mercedes AMG) - Boutsen VDS - 18.682
13 - Vermeulen-Lulham (Ferrari 296) - Emil Frey - 18.956
14 - Rovera-Abril (Ferrari 296) - AF Corse - 19.861
15 - Øgaard-Moncini (Audi R8) - Tresor Attempto - 20.795
16 - Machiels-Siebert (Ferrari 296) - AF Corse - 21.358
17 - Gachet-Pla (McLaren 720S) - CSA - 21.668
18 - Al Zubair-Klingmann (BMW M4) - AlManar WRT - 24.769
19 - Evrard-Magnus (Audi R8) - Sainteloc - 29.921
20 - Bergström-Stadsbader (BMW M4) - WRT - 30.273
21 - Owega-Andriolo (Ford Mustang) - HRT - 30.988
22 - Marschall-Blattner (Ferrari 296) - Kessel - 33.829
23 - Lismont-Salmenautio (Corvette Z06) - Steller - 35.839
24 - Rougier-Tutumlu López (McLaren 720S) - CSA - 36.219
25 - Prette-Smalley (McLaren 720S) - Garage 59 - 37.656
26 - Moulin-Ekelchik (Lamborghini Huracan) - GRT - 40.613
27 - Chaves-Villagomez (Aston Martin Vantage) - Walkenhorst - 41.174
28 - Hartog-Pieris (Porsche 911) - Rutronik - 43.516
29 - Mitchell-Cook (Lamborghini Huracan) - Barwell - 49.565
30 - Piana-Salikhov (Mercedes AMG) - Winward - 49.864
31 - Farfus-Leung (BMW M4) - Paradine - 50.130
32 - Buus-Mardini (Porsche 911) - Lionspeed - 52.164
33 - Engelhart-Donczew (Lamborghini Huracan) - GRT - 1:12.835
34 - Cheever-Pulcini (Ferrari 296) - Tempesta - 1:13.078
35 - Feller-Rindone (Porsche 911) - Lionspeed - 1:14.163
36 - Spinelli-Gvazava (Lamborghini Huracan) - Imperiale - 1:14.711
37 - Suzuki-Baptista (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 1 giro
38 - Bogle-Garg (Lamborghini Huracan) - Barwell - 1 giro
39 - Al-Maadheed-Al-Abdulghani (Audi R8) - Sainteloc - 1 giro
40 - Pereira-Mukovoz (Audi R8) - Tresor Attempto - 2 giri
Giro più veloce: Arthur Rougier 1'34"382
Ritirati
Leclerc-Neubauer (Ferrari 296) - AF Corse