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18 Lug [13:53]

Toro Rosso torna in top 10,
e se la gioca con Racing Point

Massimo Costa

Sul veloce e ostico tracciato di Silverstone, dove le doti velocistiche e telaistiche delle monoposto vengono esaltate, le STR14 a motore Honda sono tornate protagoniste. Alexander Albon ha addirittura centrato la Q3 in qualifica concludendo nono, cosa che gli è riuscita soltanto a Montecarlo in questa sua più che positiva stagione di debutto in F.1, ma in gara è stato molto sfortunato. Un problema alla sua monoposto, non risolvibile durante la corsa, lo ha tormentato a lungo, ma nonostante questo, il ragazzone anglo-thailandese è stato a lungo in zona punti lottando con grinta, facendo ottimi sorpassi. E soltanto nel finale, si è visto soffiare la top 10 scivolando dodicesimo, superato da Nico Hulkenberg e Lando Norris. Di più non poteva proprio fare.

E’ quindi salito in cattedra Daniil Kvyat, Per tutto il weekend, il russo ha faticato tantissimo a trovare il giusto feeling, tanto che è sempre stato ampiamente battuto da Albon in ogni sessione. In qualifica, non ha neanche superato la Q1. Ma in gara, Kvyat con pazienza ha aspettato il suo momento, ha trovato un buon passo, la strategia gomme è stata azzeccata (durante la safety-car ha montato gomme dure andando fino in fondo) e piano piano è risalito in classifica fino a terminare nono in scia all’Alfa Romeo di Kimi Raikkonen. Per la Toro Rosso si è trattato di un ritorno ai punti, che ora diventano 19, tanti quanto quelli della Racing Point, e che valgono l’ottavo posto.

Il team di Faenza ha conquistato punti in sette dei dieci appuntamenti fino ad ora disputati, una buona regolarità se si pensa che, a parte Mercedes-Ferrari-Red Bull, soltanto la McLaren ha avuto una simile continuità. Alla conclusione del Gran Premio inglese, Kvyat è apparso sollevato per i 2 punticini conquistati: “Ho sofferto tanto per tutto il weekend, non abbiamo trovato il giusto bilanciamento, per fortuna nel momento più importante sono riuscito a estrarre il meglio dalla monoposto. Gli ingegneri sono stati bravi a trovare un set-up migliore nella notte tra sabato e domenica, così ho potuto spingere con maggiore tranquillità in gara. Ho ingaggiato una bella battaglia con Raikkonen nel finale della corsa, ma non ho trovato il modo per passarlo. E’ stato importante ritrovare la zona punti dopo due gare difficili”.

Abbacchiato invece, Albon: “C’era qualcosa che non funzionava nella macchina e non la si poteva risolvere durante la gara. E’ stata dura e frustrante uscire dai primi dieci soltanto negli ultimissimi giri”. Il direttore tecnico Jody Eggington non si è nascosto: “Abbiamo fatto un passo in avanti rispettando le nostre aspettative, ma quest’anno la battaglia a centro gruppo è terribile, basta un nulla per ritrovarsi battuti, non c’è spazio per gli errori e dobbiamo migliorarci ancora, essere più aggressivi”.