30 Dic 2010 [14:08]
Trulli racconta il 2010
'La stagione più difficile della mia carriera'
Per Jarno Trulli, il 2010 con la Lotus di Tony Fernandes è stato un po' come tornare all'anno del debutto in F.1, a quel 1997 con la Minardi, poi lasciata per la Prost. Un 2010 vissuto nelle retrovie con un piccolo team alla sua prima apparizione nel mondiale, dopo anni e anni trascorsi al top con strutture giganti come potevano essere Renault e Toyota. Ma al tempo stesso, Trulli ha voluto affrontare una nuova sfida, coraggiosa, piena di insidie e trappole.
"Penso di essermi meritato la medaglia per il pilota più sfortunato dell'anno. Se conto le rotture che ho avuto nel corso della stagione, si rimane impressionati. Sono state quindici su diciannove gare. Inutile negarlo, è stato il peggior campionato di tutta la mia vita, di tutta la mia carriera. Ma guardiamo avanti e per il 2011 Fernandes ha spinto veramente forte per ottenere un migliore pacchetto motore-cambio (di Renault e Red Bull) che ci permette di guardare con maggiore serenità alla prossima stagione. Dimentichiamo il 2010 perché penso che il prossimo anno potremmo iniziare a combattere e a puntare alla zona punti".
Trulli sottolinea come non sia facile in F.1, per una squadra, raggiungere rapidamente l'apice: "Ci vuole molto tempo. Guardate la Red Bull, all'inizio era un team di centro classifica poi sono cresciuti anno dopo anno fino a raggiungere la vittoria. Ma non tutti ci riescono. Ho corso per la Toyota, avevano meravigliose risorse, illimitate possibilità, ma non hanno mai raggiunto quello che volevano in termini di risultati. Non sono stati in grado di costruire una monoposto vincente, malgrado la grande disponibilità economica. Il team Lotus e Fernandes stanno lavorando bene, ma devono essere consapevoli che ci vorrà tempo per raggiungere il top".
Riguardo le nuove gomme Pirelli, Trulli afferma: "Sono molto differenti dalle Bridgestone, dovremo modificare alcuni aspetti della guida, cambieranno le performance e le macchine dovranno essere costruite diversamente. Abbiamo raccolto alcuni dati dopo il primo test ad Abu Dhabi, ma probabilmente non basteranno. Sarà interessante perché durante i test invernali di febbraio dovremo velocemente trovare quello che è giusto e quello che è sbagliato nella macchina e non ci sarà troppo margine per la prima gara".
Riguardo la diatriba in corso per il nome Lotus tra Fernandes e il Group Lotus che è entrato da poche settimane in F.1 affiancando Genii Capital in quel che era il team Renault, Trulli dichiara: "Sto seguendo la vicenda, ma non ho chiesto più di tanto a Fernandes o ad altri della squadra. Sarei felice se potessimo mantenere il nome attuale. Penso che i fans riconoscano nella nostra squadra la vera Lotus. Fernandes lo merita perché ha avuto molto coraggio nel creare il team e riportare il marchio e i colori Lotus in F.1 dopo 16 anni".