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14 Giu 2017 [13:25]

Verstappen attacca la Renault
"Sono preoccupato per il 2018"

Massimo Costa

Max Verstappen comincia ad innervosirsi. Il giovane olandese della Red Bull, deluso per il ritiro di Montreal quando era secondo (e che si somma allo stop di Montmelò), ha apertamente criticato la Renault, che fornisce al team inglese le power unit, per la mancanza di competitività. Morde il freno Verstappen, è impaziente nonostante la giovane età e una carriera che si prevede molto lunga in F.1. Addirittura, Max prevede già un 2018 non all'altezza di Ferrari e Mercedes. Che sia un modo per spronare la Renault non c'è dubbio, ma potrebbe anche essere letto come il nervosismo di un pilota che magari vorrebbe cambiare aria benché sia legato a Red Bull da un contratto a lungo termine.

Ad una televisione olandese, Verstappen è sbottato così: "Eravamo partiti per vincere il mondiale, ma siamo lontani da questo obiettivo. Voglio vincere e ritengo che il team abbia tutte le carte in regola per riuscirci. La monoposto è molto migliorata, ma è la potenza del motore a mancare. Come avrete letto o ascoltato, non ci saranno grandi upgrade da parte di Renault nel 2017, come invece ci era stato promesso, ma solo piccole migliorie di gara in gara. E sono molto preoccupato per il 2018".

Cyril Abiteboul, della Renault, proprio alla vigilia di Montreal ha voluto sottolineare come non fosse vero che sarebbe stato fornito alla Red Bull un grosso sviluppo della power unit. Abiteboul aveva utilizzato il termine "cattiva informazione da parte della Red Bull", per specificare come ai media fosse stato detto che Horner e compagnia si attendevano un upgrade consistente. Ma questo non era mai stato nei piani di Renault e anche le parole di Verstappen sembrano essere figlie di quella cattiva informazione atta solo a screditare il costruttore francese.

Tra Red Bull e Renault non corre buon sangue da tempo. I vertici del team inglese, quando vincevano mondiali a raffica con i motori transalpini, hanno sempre esaltato le qualità dei telai realizzati da Adrian Newey senza mai spendere parole di elogio per il motore Renault. Poi, alle prime difficoltà con la power unit, Red Bull non ha perso un secondo per gettare discredito sulla Renault. Tanto che alla fine del 2015 il presidente Carlos Ghosn decise di fermare la fornitura dei propulsori alla Red Bull. Ne nacque un clamoroso caso, con Horner e Marko che al contrario di quel che pensavano, ovvero poter ottenere motori da Ferrari o Mercedes, si ritrovarono senza alcun accordo con essi. E tutta la Red Bull fu costretta a fare una retromarcia piuttosto ridicola ritornando a chiedere le power unit della Renault.

Ora è Verstappen ad alzare la voce, al contrario di Daniel Ricciardo che sa certamente gestire meglio queste situazioni. Lo stesso Horner non ha voluto gettare benzina sul fuoco: "Sapete quanto stiamo lavorando sodo per rendere la nostra monoposto competitiva. Verstappen non ha avuto il risultato che meritava a Montreal, ma è una lunga stagione e il suo tempo arriverà".
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