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7 Mag [23:25]

Verstappen 'schiaccia' Perez
Alonso terzo, male la Ferrari

Massimo Costa - XPB Images

Il colpo di mano di Sergio Perez è naufragato. Il messicano della Red Bull-Honda aveva la grande possibilità di poter diventare il nuovo leader del Mondiale partendo dalla pole e con il compagno Max Verstappen nono in griglia, una vera occasione d'oro, ma non l'ha sfruttata. Neanche tanto per colpa sua a dire la verità, perché tutto il merito va al campione del mondo, semplicemente sensazionale. Partito con gomme hard, Verstappen pareva avesse le Pirelli soft. Dopo un paio di giri tranquilli per evitare eventuali contatti, ha cominciato la rimonta. Li ha superati uno ad uno, benché i suoi avversari avessero gli pneumatici medi.

Raggiunta la seconda posizione al 15° giro, ha inizato a dare la caccia a Perez che con le medie non è riuscita a trarre il meglio dalla sua Red Bull. Al 21° passaggio, quando Verstappen era a 1"6 dal leader, questi è rientrato ai box per il cambio gomme montando le dure. Perez si è trovato terzo, dietro a Fernando Alonso finché lo spagnolo ha imboccato la via dei box. Si pensava che Checo iniziasse a diminuire lo svantaggio da Verstappen, attorno ai 15", ma non è stato così. Max ha continuato a migliorarsi gelando le intenzioni di Perez.

A 11 giri dal traguardo, Verstappen ha finalmente deciso di cambiare le gomme, ma avrebbe potuto tranquillamente proseguire fino alla bandiera a scacchi se il pit-stop non fosse obbligatorio. Il vantaggio fino a quel momento era di 18". Verstappen è rientrato in pista di poco dietro a Perez, il primo con pneumatici a mescola media, il secondo con le dure già affaticate. Il finale era già scritto.

Tempo un giro e mezzo, e Verstappen ha tentato il sorpasso al termine del lungo rettifilo, ma Perez si è difeso bene. Ci ha allora riprovato sul più breve rettilineo dei box, Perez si è tenuto all'interno, il compagno di squadra ci ha provato all'esterno ed ha portato a termine con successo la manovra. Dopo di che, ha salutato e si è involato verso la vittoria. Perez annicchilito non solo ha perso la sua grande occasione, ma ha mostrato al mondo che, pur dopo il bel successo di Baku, la continuità a certi livelli non fa per lui.

Considerando il dominio incontrastato della Red Bull, che rischia seriamente di vincere tutte le gare del campionato, si sperava quanto meno in un duello tra i due piloti di Christian Horner. Ma tale ipotesi è durata lo spazio di pochi giorni, quelli intercorsi tra Baku e Miami. Niente da fare insomma, Verstappen è troppo forte per Perez e la conquista del terzo titolo iridato consecutivo appare una formalità.

Alonso è tornato sul podio, il quarto in cinque Gran Premi. Tre volte terzo nelle prime tre gare, quarto a Baku, è tornato terzo a Miami con una Aston Martin-Mercedes che non cede il passo e rimane saldamente al secondo posto nella classifica costruttori. Male il suo compagno Lance Stroll, inesistente per tutto il weekend e 12esimo all'arrivo, per la seconda volta fuori dai punti dopo il ritiro di Jeddah.

Benino la Mercedes che si è ripresa dal crollo di Baku. George Russell è apparso molto pimpante raggiungendo il quarto posto finale, Lewis Hamilton ha pagato la brutta qualifica e da 13esimo ha recuperato fino alla sesta piazza superando nel finale Charles Leclerc. Tra le due Mercedes, la Ferrari di Carlos Sainz. La SF-23, nonostante i tentativi di rimetterla in sesto, è nata "storta" come evidenziato fin dalla prima gara ed è inutile lanciare segnali di speranza ai tifosi della Rossa.

Sainz ha tenuto un buon passo a inizo corsa, occupando la terza posizione, poi ha via via perso il ritrmo. Lo spagnolo ha anche preso 5 secondi di penalità per essere entrato in pit-lane a velocità troppo elevata, ma questo non ha influito sul risultato finale. Charles Leclerc ha sofferto tantissimo, anche al collo dolorante. Ha duellato a lungo con la Haas-Ferrari di un eccezionale Kevin Magnussen che reagiva sempre alla grande ai sorpassi del monegasco. Alla fine, Leclerc si è classificato settimo. Il danese invece, buon decimo.

Boccata di ossigeno per la Alpine-Renault dopo il disastroso weekend di Baku. Pierre Gasly ed Esteban Ocon hanno disputato un eccellente gara che li ha visti rispettivamente ottavo e nono. Non lontanto dalla zona punti Yuki Tsunoda, 11esimo con l'Alpha Tauri-Honda, male il compagno Nyck De Vries che alla prima curva dopo la partenza ha tamponato malamente Lando Norris. Niente punti per la Sauber-Ferrari, che in qualifica si era ben comportata con Valtteri Bottas. Gara incubo per la McLaren.

Domenica 7 maggio 2023, gara

1 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 57 giri
2 - Sergio Perez (Red Bull-Honda) - 5"384
3 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 26"305
4 - George Russell (Mercedes) - 33"229
5 - Carlos Sainz (Ferrari) - 42"511
6 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 51"249
7 - Charles Leclerc (Ferrari) - 52"988
8 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 55"670
9 - Esteban Ocon (Alpine-Renault) - 58"123
10 - Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) - 1'02"945
11 - Yuki Tsunoda (Alpha Tauri-Honda) - 1'04"309
12 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'04"754
13 - Valtteri Bottas (Sauber-Ferrari) - 1'11"637
14 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'12"861
15 - Nico Hulkenberg (Haas-Ferrari) - 1'14"950
16 - Guan Yu Zhou (Sauber-Ferrari) - 1'18"440
17 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'27"717
18 - Nyck De Vries (Alpha Tauri-Honda) - 1'28"949
19 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1 giro
20 - Logan Sargeant (Williams-Mercedes) - 1 giro

Il campionato piloti
1.Verstappen 119; 2.Perez 105; 3.Alonso 75; 4.Hamilton 56; 5.Sainz 44; 6.Russell 40; 7.Leclerc 34; 8.Stroll 27; 9.Norris 10; 10.Gasly 8; 11.Hulkenberg, Ocon 6; 13.Bottas, Piastri 4; 15.Zhou, Tsunoda, Magnussen 2; 18.Albon 1.

Il campionato costruttori
1.Red Bull-Honda 224; 2.Aston Martin-Mercedes 102; 3.Mercedes 96; 4.Ferrari 78; 5.McLaren-Mercedes, Alpine-Renault 14; 7.Haas-Ferrari 8; 8.Sauber-Ferrari 6; 9.Alpha Tauri-Honda 2; 10.Williams-Mercedes 1.