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9 Mag [20:52]

Quanto pesa l'eredità di Binotto
SF-23 e i piloti sotto accusa

Massimo Costa - XPB Images

Mattia Binotto, ex team principal e direttore tecnico della Ferrari, ha lasciato in eredità una SF-23 che peggio di così non poteva. Ma non solo, perché cominciano a circolare i primi dubbi sui piloti Charles Leclerc e Carlos Sainz e tornano in mente le parole di Binotto, quando affermava che la Ferrari aveva la miglior coppia dell'intero mondiale. Se la monoposto è un flop, e neanche i tentativi di correzione disperati che gli ingegneri stanno tentando non riescono a risolvere una crisi sempre più profonda evidenziata a Miami, dopo che a Baku le cose sembravano aver preso una giusta piega, ecco che il mondo della F1 si interroga su Leclerc e Sainz.

Il pilota monegasco è certamente fantastico sul giro secco della qualifica, come ha dimostrato a Baku e in tante altre occasioni. E' un gran lottatore in gara, come ci aveva fatto vedere nella prima parte della stagione 2022 quando si confrontava ruota contro ruota con Max Verstappen. Però, c'è un però. Leclerc, costretto a guidare una monoposto inferiore, va spesso oltre il limite e commette errori grossolani. Ma anche quando la Ferrari era competitiva, Charles è finito inspiegabilmente fuori pista, ricorderete Le Castellet 2022 mentre era tranquillamente in prima posizione.

A Baku, ha ottenuto la pole, poi è uscito di pista finendo per conquistare un più che positivo terzo posto in gara. A Miami ha sbattuto nel secondo turno libero e si è ripetuto, sempre nella stessa curva, in qualifica. Durante il Gran Premio poi, è stato inesistente ed è stato beffato più volte da Kevin Magnussen, al volante di una monoposto nettamente inferiore alla pur disastrosa Ferrari, la Haas. Leclerc è un attaccante ed è difficile per lui accettare una simile situazione e per questo cerca generosamente di dare sempre il 120 per cento. Ma quando si supera il limite, a volte ti può andare bene, a volte no.

Se in Italia è praticamente impossibile ascotare dalla TV critiche ai piloti Ferrari (guai anche solo provarci), bisogna rivolgersi all'estero per sapere cosa ne pensano di Leclerc e Sainz. Per esempio, un ex F1 come Ralf Schumacher, 180 GP disputati, sei vittorie, commentatore per la televisione tedesca Sky Sport, ha spiegato: "Carlos ha sbagliato l'ingresso ai box, Charles riesce a chudere a malapena un giro veloce senza fare un incidente.Questo trend non è per nulla positivo".

Un altro ex F1, Martin Brundle, 158 GP disputati, eccellente commentatore televisvo inglese per Sky Sport UK, ha aggiunto: " Penso che Leclerc sia il pilota più efficace in termini di velocità pura, ma sembra non sapere dove sia il limite. Ricordo di aver detto, quando era alla Sauber, che non vedevo l'ora che passasse in Ferrari, ma aggiunsi che doveva smetterla di commettere errori. Sono passati già alcuni annii da quando Charles è nel team italiano, ma guida sempre al limite finché non lo oltrepassa...".

Leclerc commette gli stessi errori di quando era in Sauber nel 2018? Se guardiamo indietro, la risposta è sì. Luci e ombre si addensano sul pilota di Montecarlo, Certamente se fosse al volante della super Red Bull, tutto sarebbe più semplice per quanto riguarda la gestione della qualifica e della corsa, ma è importante trovare la giusta leggerezza anche quando non si guida la miglor monoposto del mondo.

E Sainz? Ha pur sempre 10 punti in più di Leclerc, 44 contro 34, è un pilota di fascia alta, in qualifica è sempre stato tra i primi cinque in questo avvio di campionato, ma a volte fatica più del dovuto. Quest'anno non ha ancora avuto quel guizzo che ti fa spalancare gli occhi le sue gare sembrano essere più da passista che da attaccante e negli occhi rimane quel sorpasso subìto da Fernando Alonso a Baku, in un punto dove di solito non si supera, o l'errore in ingresso box a Miami che pur non è costato una perdita di posizione, ma è un dato di fatto.

Intendiamoci, Leclerc e Sainz sono due piloti eccezionali, di altissimo livello, ma l'impressione è che mese dopo mese stiano sprofondando assieme alla SF-23 . Attendiamo Imola allora, dove tutto potrebbe cambiare in positivo e iniziare quel recupero per cui il team principal Frederic Vasseur sta disperatamente lavorando giorno dopo giorno. Avviando quella rivoluzione di uomini che tutti si aspettano.