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15 Lug 2021 [16:56]

Vetture F1 2022, come saranno:
il primo modello in scala reale

Jacopo Rubino - XPB Images

Come sarà una vettura di Formula 1 del 2022? Liberty Media, sul circuito di Silverstone che nel 1950 ha ospitato il primo Gran Premio della storia, lo ha voluto mostrare con un modello in scala reale ed un evento ad hoc: un'occasione per anticipare ciò che vedremo concretamente in pista fra qualche mese. La rivoluzione aerodinamica doveva essere attuata già quest'anno, ma la pandemia COVID-19 esplosa nel 2020 ha convinto a rinviare il passaggio di un campionato. Adesso, però, ci siamo quasi.

Ross Brawn, responsabile sportivo della F1, ha insistito sull'obiettivo basilare: "Gare più ravvicinate e battaglie ruota a ruota". È lo stesso auspicio di fans e piloti, che hanno osservato da vicino il prototipo esposto sul rettilineo principale, chiamati alle foto di rito. Per riuscire nell'intento, cambierà totalmente il concetto aerodinamico: il carico verrà generato in larga maggioranza dall'effetto suolo, ripristinato dopo il bando in vigore dal 1983. Non ci saranno le celebri minigonne ma un fondo "sagomato" allo scopo.

In questo modo sarà più facile stare in scia, perché i flussi d'aria saranno disturbati in misura molto minore. Secondo i calcoli e le simulazioni effettuate (oltre 7500), a 10 metri di distanza dall'auto che precede si perderà solo il 18% della downforce contro l'attuale 47. Merito anche dei cerchi carenati, che non si vedono dal 2009, questa volta utili affinché le squadre non sfruttino le ruote come vortici per "disturbare" l'aerodinamica di chi viaggia alle spalle. Ali e corpo vettura, invece, avranno un disegno semplificato e più pulito. In paragone alle versioni mostrate dal 2019, adesso si nota però un'ala anteriore dalla punta più pronunciata.



Per Brawn, questa filosofia aerodinamica "sarà fondamentale per il futuro della F1 e per coinvolgere nuovi fans", proprio per l'obiettivo di aumentare lo spettacolo in pista. A dare una mano ai sorpassi resterà anche il DRS, introdotto nel 2011: ne verrà studiata l'efficacia e l'effettiva necessità con questa generazione di monoposto, e un giorno magari potrebbe essere rimosso.

Ci saranno ovviamente le gomme da 18", che le scuderie stanno collaudando a turno per conto della Pirelli, caratterizzate da costruzione e mescole diverse da quelle odierne. Così come andrà ripensato il comparto sospensivo. Aumentati anche gli standard di sicurezza, e il crash di Romain Grosjean al GP di Sakhir ha insegnato qualcosa in più. Saranno adottate misure affinché, in caso di impatti estremi, la power unit possa "sganciarsi" dal telaio senza danneggiare il serbatoio del carburante.

"Magari all'inizio qualcuno interpreterà meglio le regole, altri faranno fatica, ma mi aspetto più competitività e gare più combattute", ha insistito anche Nick Tombazis, responsabile FIA per le competizioni in monoposto. Anche perché ci saranno molte più componenti standard e sviluppi più disciplinati.



A livello estetico i piloti sembrano apprezzare, anche se con impressioni diverse. Daniel Ricciardo ha definito il look del prototipo "vecchia scuola", Fernando Alonso invece lo vede "futuristico". Più nel concreto, il ferrarista Charles Leclerc ha raccontato di aver già fatto dei test al simulatore, e che le sensazioni alla guida sono "abbastanza diverse".

Sotto al cofano, invece, la rivoluzione attenderà: per adesso si prosegue con le stesse power unit da 1.6 litri turbo-ibride, introdotte nel 2014, e che saranno congelate nello sviluppo per il prossimo triennio. Nel 2022 saranno però adottati carburanti con una componente bio del 10%, tappa intermedia verso un benzine completamente sostenibili.
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