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29 Giu 2014 [13:41]

Volokolamsk - Gara 2
Merhi e Zeta, vittoria da sogno

Da Volokolamsk - Massimo Costa

Dalla pole alla vittoria. Il sogno di Roberto Merhi e della Zeta Corse è finalmente divenuto realtà. Una gara 2 tiratissima quella dello spagnolo, che ha spinto fortissimo fin dal 1° giro mettendo subito 3"5 tra sè e Pierre Gasly, grazie anche alla bagarre sviluppatasi nelle curve iniziali tra il francese e Richie Stanaway. Merhi ha saputo mantenere sempre immutato tale vantaggio, ma ha corso qualche brivido in occasione del cambio gomme. Al rientro in pista, Gasly era a un paio di secondi da lui, ma Merhi è stato perfetto nel riallargare il divario dal rookie della Red Bull.

Non vinceva dal 2011 Merhi, da quando è divenuto campione europeo della F.3. Poi, due anni pieni di difficoltà nel DTM da ufficiale Mercedes, stagioni che ne avevano appannato l'immagine di pilota sempre protagonista nelle categorie che ha affrontato. Per capire meglio questa "rinascita" e il colpo grosso della Zeta Corse, bisogna andare a rivedere come è nato questo accordo. Il cambio di proprietà della squadra, passata dall'italiano Giancarlo Zampieri a un management russo che vede coinvolto il padre del pilota Roman Mavlanov, la partecipazione della Porfesa, l'idea di provare Mehri nei test pre campionato. Era tutto nuovo: squadra praticamente rifatta e un Merhi che al termine della prima giornata di prove ad Alcaniz appariva confuso e spaesato dopo due anni senza salire su una monoposto.

Ma piano piano le cose hanno preso il giusto sentiero. Il team ha iniziato a capire come rimediare ai punti deboli, Merhi ha preso sempre più confidenza con la vettura. E i risultati sono arrivati fin dalla prima prova di Monza. Cinque gare consecutive sempre in zona punti, col punto massimo sul circuito italiano quando Roberto ha concluso secondo in gara 1. Male a Spa, poi il weekend al Moscow Raceway e l'eccezionale domenica, non lontano da dove il team manager Roman Novikov e tutto il management del team vivono. Dietro a Merhi ha chiuso Gasly, che ha riscattato la sfortunata gara 1 quando la frizione si è surriscaldata lasciandolo fermo in prima fila. Gasly (Arden) ha ben controllato la piazza d'onore ed ha preceduto un felice Richie Stanaway, che si è preso l'ultimo gradino del podio con la Dallara della Lotus Charouz.

Sergey Sirotkin ha superato nelle prime curve Oliver Rowland in fila indiana i due piloti del team Fortec hanno tagliato il traguardo rispettivamente al quarto e quinto posto. Per Sirotkin un weekend più che positivo e che lo ha rilanciato in classifica. Bei risultati anche per Matias Laine, sesto, e Zoel Amberg (AVF), settimo. Beitske Vissser non è riuscita a prendere punti dopo l'ottima qualifica ed ha terminato tredicesima davanti a Luca Ghiotto (Draco). Pietro Fantin si è invece ritirato per noie alla frizione.

Domenica 29 giugno 2014, gara 2

1 - Roberto Merhi - Zeta - 30 giri 41'58"433
2 - Pierre Gasly - Arden - 6"748
3 - Richie Stanaway - Lotus Charouz - 11"549
4 - Sergey Sirotkin - Fortec - 16"428
5 - Oliver Rowland - Fortec - 18"960
6 - Carlos Sainz - Dams - 26"171
7 - Matias Laine - Strakka - 26"962
8 - Zoel Amberg - AVF - 29"092
9 - Will Stevens - Strakka - 29"647
10 - William Buller - Arden - 32"634
11 - Marlon Stockinger - Lotus Charouz - 34"778
12 - Jazeman Jaafar - ISR - 46"598
13 - Beitske Visser - AVF - 53"111
14 - Luca Ghiotto - Draco - 53"793
15 - Marco Sorensen - Tech 1 - 54"150
16 - Norman Nato - Dams - 54"697
17 - Oscar Tunjo - Pons - 57"004
18 - Meindert Van Buuren - Pons - 1'03"468 **

** Penalizzato di 20"

Giro più veloce: Roberto Merhi 1'22"122

Ritirati
28° giro - Roman Mavlanov
24° giro - Pietro Fantin

Il campionato
1.Sainz 132; 2.Gasly 99; 3.Rowland 84; 4.Stevens 78; 5.Merhi 75; 6.Sirotkin 62; 7.Jaafar 56; 8.Amberg 54; 9.Nato 46; 10.Stockinger 38; 11.Martsenko 36; 12.Sorensen, Laine 29; 14.Stanaway 21; 15.Fantin, Ghiotto 20.