formula 1

Ferrari e le contraddizioni
di una comunicazione sbagliata

Massimo Costa - XPB ImagesOramai la stagione della Ferrari sembra uno di quegli spettacoli teatrali che vanno in tour in gir...

Leggi »
altre

Nuovo record di vetture Tatuus
in pista in un solo weekend

E’ il segno inequivocabile dell’enorme crescita raggiunta dal marchio Tatuus in tutto il mondo: 9 campionati in pista in 8 n...

Leggi »
formula 1

Addio a Mass, grande campione
uomo di mare e coach di Schumi

Alfredo Filippone Mentre si correva a Miami, è arrivata la notizia della scomparsa, a 78 anni, di Jochen Mass, per i postum...

Leggi »
formula 1

Piastri porta all'errore Verstappen
Il triste spettacolo della Ferrari

Massimo Costa - XPB ImagesOscar Piastri continua la sua marcia verso l'iride. Quarta vittoria stagionale su sei Gran Pre...

Leggi »
formula 1

Miami - La cronaca
Piastri sempre più leader

Piastri taglia vittorioso il traguardo del GP di Miami e si conferma sempre più leader della classifica iridata. Secondo pos...

Leggi »
indycar

Barber - Gara
Palou in totale controllo

Carlo Luciani Era mancato all’appello a Long Beach, ma si è subito rifatto in Alabama: Alex Palou ha trionfato al Barber Mot...

Leggi »
30 Gen 2014 [17:14]

Jerez - 3° giorno
Magnussen leader, in crisi i team Renault

Da Jerez - Marco Cortesi

Terzo giorno su quattro andato per la Formula 1 a Jerez e sul tracciato andaluso si è davvero iniziato a fare sul serio, quantomeno per alcuni. In grande spolvero sono state ancora McLaren, Mercedes e Ferrari, che hanno completato un programma di prove tanto articolato da risultare quasi normale perfino per gli standard dell’”era V8”. Tutte e tre le squadre sono nel pieno delle valutazioni sull’aerodinamica, fatte con specifici sensori e vernice fluorescente, segno che la parte di analisi sull’effettivo funzionamento dei sistemi ha avuto esito positivo.

Gli uomini di Ron Dennis e hanno nuovamente comandato la classifica, con l’esordiente Kevin Magnussen riuscito a stabilire il miglior riscontro visto finora, 1’23”276. Il danese ha completato il lavoro iniziato da Jenson Button la mattina (90 giri in totale per i due) e la squadra si è anche ‘permessa’ di abbozzare prove di pit-stop per il suo nuovo arrivato. Secondo si è piazzato Lewis Hamilton, che ha completato anche diversi stint lunghi provando a fondo anche le nuove coperture sperimentali, e più resistenti, portate dalla Pirelli per i climi freddi.

Un po’ più lontano Fernando Alonso che, pur avendo guidato a tratti piuttosto aggressivo, non è sembrato cercare di mettere insieme il “tempone”, vedendosi scavalcare da Felipe Massa nel finale. Notevole la prestazione del brasiliano che, al debutto con la Williams, ha offerto una buona prova mostrandosi anche più rilassato e fiducioso rispetto ai trascorsi "in rosso". Per Alonso, come per i colleghi, è arrivata la prima presa di contatto con la nuova filosofia F1 anche se, facendo eco a Kimi Raikkonen, ha sottolineato che non richiederà cambiamenti nello stile di guida

Davanti ad Alonso anche Button, mentre sesto ha chiuso Nico Hulkenberg. Un’altra fermata per la Force India ha creato grattacapi per il tedesco, autore solo di 17 giri. Dietro di loro, uno spaventoso abisso che sembra aver inghiottito i team motorizzati Renault. La Red Bull ha dovuto dichiarare forfait, tormentata dal surriscaldamento del pacchetto motore-sistemi ibridi della sua RB10. Solo tre i giri completati con una nuova fermata in una nuvola di fumo e la consapevolezza che il guaio richiederà studi più complessi (Adrian Newey è già tornato a Milton Keynes). La squadra di Faenza invece ha completato qualche giro con Jean-Eric Vergne ma su ritmi assolutamente lenti. E poi, quando si è cercato di abbassare i riscontri, sono arrivati due stop in fondo alla corsia box.

È andata male anche per la Sauber, non però per problemi meccanici ma per un nuovo incidente. Dopo l'uscita di Gutierrez ieri, Adrian Sutil è finito nelle barriere di curva 5 danneggiando la C33 in modo vistoso. Per lui un errore, condizionato anche da problemi incontrati con l'erogazione e la frenata. I danni sono tuttavia riparabili in tempo per domani.

Grande disagio in Caterham: Robin Frijns ha completato solo 10 out-in, con gomme da bagnato: sinonimo che non è completata nemmeno la fase di valutazione preliminare sul pacchetto tecnico. Tre tornate poi per la debuttante Marussia MR03, che ha svezzato il motore Ferrari mostrando per il resto della vettura un design conservativo. Forse anche questo aspetto li aiuterà nel trovare l’affidabilità.

Photo 4

Mercoledì 30 gennaio 2014, 3° giorno

1 - Kevin Magnussen (Mercedes W05) - 1’23”276 - 52
2 - Felipe Massa (Williams FW36-Mercedes) - 1’23”700 - 47
3 - Lewis Hamilton (Mercedes W05) - 1’23”952 - 62
4 - Jenson Button (McLaren MP4-29-Mercedes) - 1’25”030 - 40
5 - Fernando Alonso (Ferrari F14-T) - 1’25”495 - 58
6 - Nico Hulkenberg (Force India VJM07-Mercedes) - 1’29”096 - 17
7 - Jean-Eric Vergne (Toro Rosso STR9-Renault) - 1’29”915 - 30
8 - Adrian Sutil (Sauber C33-Ferrari) - 1’30”171 - 34
9 - Robin Frijns (Caterham CT04-Renault) - s.t. - 10
10 - Max Chilton (Marussia MR03-Ferrari) - s.t. - 5
11 - Daniel Ricciardo (Red Bull RB10-Renault) - s.t. - 3
TatuusTRIDENTWSKF4ItaliaF4 SpanishEurocup3G4RacingPREMACampos RacingRS RacingCetilar