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22 Giu [12:15]

La F1 contro il razzismo:
nasce la campagna #WeRaceAsOne

Jacopo Rubino - XPB Images

Un arcobaleno di 10 colori, uno per ogni team, è il simbolo della nuova campagna #WeRaceAsOne lanciata dalla Formula 1 contro il razzismo e le diseguaglianze, e per favorire la diversità all'interno del proprio mondo. La categoria regina del motorsport è pronta così ad agire ufficialmente sull'argomento, tornato d'attualità nell'opinione pubblica internazionale dopo l'uccisione di George Floyd da parte di un poliziotto bianco negli Stati Uniti. Liberty Media risponde, con i fatti, alla "chiamata" del campione in carica Lewis Hamilton che in queste settimane ha fatto sentire apertamente la propria voce, anche sottolineando l'immobilismo della stesso Circus, fino a partecipare in questo weekend alla protesta del movimento "Black Lives Matter" organizzata a Londra.

"La prima gara in Austria a luglio sarà un grande momento per il nostro sport, ma sarà anche un'occasione per riconoscere problemi che sono più importanti di qualsiasi competizione. Saremo uniti per dire ad alta voce che il razzismo deve finire, mostreremo il nostro supporto nella lotta alle diseguaglianze e intensificheremo i nostri sforzi per rendere la F1 più inclusiva", ha commentato il presidente Chase Carey. "Come sport globale dobbiamo rappresentare la diversità e le preoccupazioni sociali dei nostri appassionati, ma anche ascoltare e capire cosa serva fare per riuscirci".



Su ogni monoposto sarà presente il logo dell'iniziativa, l'arcobaleno appunto, e la McLaren ha già mostrato ad esempio come apparirà sull'Halo della propria monoposto. Sono inoltre previsti messaggi sui display e sulla cartellonistica in circuito, mentre ulteriori dettagli saranno svelati prossimamente. L'iniziativa durerà per tutta la stagione e si inserisce nel programma #PurposeDriven patrocinato dalla FIA. Come spiegato dal numero uno Jean Todt, del resto, nello Statuto della Federazione è inclusa la lotta a "ogni forza di discriminazione, come quelle per il colore della pelle, il sesso, il credo religioso, l'etnia o l'origine sociale".

A corredo della campagna per il rispetto dei diritti umani, la F1 in Austria celebrerà pubblicamente tutti coloro che hanno combattuto il Coronavirus. "Chiunque, dai lavoratori coinvolti alle famiglie e alle persone che hanno vissuto il lockdown, meritano il nostro ringraziamento e la nostra gratitudine", è il messaggio di Liberty Media.