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16 Giu [21:05]

Porpoising, la FIA ora agisce:
misure per la "salute dei piloti"

Jacopo Rubino - XPB Images

La FIA ha preso di petto la questione porpoising: le lamentele dei piloti in occasione del Gran Premio dell'Azerbaijan si sono fatte troppo forti per restare a guardare. Alla vigilia della gara in Canada, dove si torna subito a correre in questo fine settimana, è stata così diramata una direttiva tecnica per illustrare come verrà affrontato il problema nel breve termine, in attesa di una riunione con tutti i team per mitigare il fenomeno alla base. La Federazione, nel suo comunicato, lo ha messo in chiaro: si è scelto di intervenire dopo consulti medici "nell'interesse della sicurezza dei piloti".

"In uno sport in cui i concorrenti guidando per abitudine a velocità superiori ai 300 chilometri orari, si è ritenuto che tutta la concentrazione del pilota debba essere focalizzata su questo compito, e l'eccessiva fatica o dolore potrebbe avere conseguenze significative se dovesse verificarsi una perdita di attenzione", si legge. "In aggiunta, la FIA ha preoccupazioni sull'immediato impatto fisico per la salute dei piloti, alcuni dei quali hanno riportato dolori alla schiena dopo gli ultimi appuntamenti".

Da adesso in poi, o comunque al più presto, si controlleranno con maggior dettaglio i fondi delle vetture, e in particolare il pattino che serve a monitorarne l'usura: consumi elevati sarebbero il riflesso di "spanciamenti" eccessivi, che possono essere figli del porpoising, ma anche di assetti meccanici troppo rigidi, come richiedono le macchine 2022 a effetto suolo per ottimizzare il carico. Si definirà inoltre un sistema di misurazione, basato sulle accelerazioni verticali, per capire quale sia una soglia accettabile di oscillazione sull'asse Y. Ai team è stato chiesto di dare una mano nel trovare la giusta equazione matematica.

La sensazione è che la FIA non abbia voluto muoversi alla "cieca", ad esempio imponendo un'altezza minima da terra per tutte auto (idea peraltro bocciata dalle scuderie nei mesi scorsi), ma che preferisca mettere sotto la lente di ingrandimento ogni progetto e valutare il singolo caso. Alle squadre senza problemi di porpoising, o comunque sotto controllo come la Red Bull, potrebbe non essere richiesta alcuna modifica, mentre la Mercedes, forse la più sofferente in materia, sarà quasi certamente obbligata a sacrificare le prestazioni in nome della sicurezza, perdendo ancora più terreno.

Sarebbe quindi soddisfatto Christian Horner, team principal Red Bull, che durante il weekend di Baku aveva sottolineato: "Sarebbe ingiusto penalizzare chi ha fatto un buon lavoro, rispetto a chi ha mancato gli obiettivi. La cosa più semplice sarebbe alzare da terra la macchina, è questione di scelte". E in effetti, quella tracciata dalla FIA sembra una strada sportivamente più equa.