formula 1

Shanghai - Qualifica
Dominio Red Bull, Verstappen in pole

La gara Sprint aveva lasciato intuire che la qualifica per il Gran Premio sarebbe stata a senso unico, quello della Red Bull-...

Leggi »
formula 1

Alonso, inutile penalità
per il contatto con Sainz

Avevamo scritto nel precedente articolo riferito alla gara Sprint, che i commissari sportivi non erano intervenuti per dirime...

Leggi »
World Endurance

Peugeot debutta con la nuova 9X8 LMH
Jansonne: “La pista ci darà il verdetto”

Da Imola - Michele Montesano Peugeot è legata a un doppio filo con l’Italia nel FIA WEC. Se a Monza, quasi due anni fa, la C...

Leggi »
formula 1

Shanghai - Gara Sprint
Verstappen di rimonta, poi Hamilton
Bagarre tra Sainz e Leclerc

E alla fine vince sempre lui. Max Verstappen, da quarto a primo nella prima gara Sprint del 2024. Pista asciutta ed ecco che ...

Leggi »
Rally

Rally di Croazia – 1° giorno
Neuville-Evans chiudono a pari merito

Michele Montesano Il Rally di Croazia non ha deluso le aspettative. Gli asfalti veloci, tecnici e insidiosi hanno regalato un...

Leggi »
World Endurance

Intervista a Claudio Berro:
“Le prime tre gare ci serviranno
per prepararci in vista di Le Mans”

Da Imola - Michele Montesano La sfida di Isotta Fraschini nel Mondiale Endurance prosegue senza sosta. La Casa italiana, su...

Leggi »
1 Dic [14:37]

Brawn se ne va in pensione
Un gigante che ha vinto tutto

Massimo Costa - XPB Images

"Ora è il momento giusto per me di ritirarmi". Una frase chiara, che sembra non ammettere repliche. L'ha scritta un gigante della F1, Ross Brawn, nella sua "colonna" che da qualche tempo scrive sul website della Formula 1. 68 anni da poco compiuti, Brawn dal 2017 ha ricoperto il ruolo di direttore generale e responsabile sportivo del Mondiale F1 per conto di Liberty Media. Sei anni intensi in cui ha recitato una parte fondamentale nella scrittura delle regole tecniche della F1. Brawn ha ricoperto tutti i ruoli possibili immaginabili nel paddock della F1: meccanico, ingegnere aerodinamico, ingegnere di pista, direttore tecnico in Benetton, responsabile della gestione tecnica e poi sportiva Ferrari, proprietario di un team (il suo), team principal della Mercedes e infine, come sopra riportato, direttore generale della F1.

Una carriera straordinaria e piena di successi incredibili: due mondiali vinti con la Benetton e Michael Schumacher nel 1994 e 1995, poi il dominio, sempre con il pilota tedesco, nel team Ferrari nel periodo 2000-2004. A Maranello era approdato nel 1996. Ma il suo capolavoro lo ha realizzato nel 2009. Lasciata la Ferrari alla fine del 2006, dopo un anno sabbatico, è rientrato nel 2008 dirigendo il team Honda, ma il costruttore giapponese alla conclusione di quella stagione aveva deciso di ritirarsi.

Brawn ha rilevato l'intera squadra al costo simbolico di un sterlina, creando il Brawn GP e alla sua prima stagione in F1, nel 2009, Jenson Button ha subito vinto il Mondiale. Un successo clamoroso che Brawn ha immediatamente monetizzato cedendo dopo poche settimane dal trionfo iridato, la propria squadra alla Mercedes. Per lui, il ruolo di team principal e co-propretario assieme a Nick Fry, ricoperto fino al 2013, gettando le basi per i successi arrivati con Toto Wolff dal 2014 al 2020. 

Brawn non ha vinto titoli soltanto in F1. Tra il 1989 e il 1991 è stato il responsabile tecnico della Jaguar nel Mondiale Prototipi con cui ha conquistato il Mondiale nel '91. E riavviando così la sua carriera in F1 con la Benetton. Prima di tutto ciò, completati gli studi in ingegneria, Brawn nel 1976 era entrato in March, il costruttore inglese che era presente in F1-F2-F3, ma occupandosi di quest'ultima categoria. L'ingresso in F1 avviene con la nascita del team Williams nel 1978. E' poi passato brevemente nel team americano Beatrice Force e successivamente in Arrows fino al 1988.

Insomma, una carriera straordinaria, un uomo che ha dato tutto se stesso al motorsport e che ha raccolto risultati difficilmente raggiungibili per chiunque altro: "Ora la F1 la guarderò dal divano, esultando e imprecando come un tifoso, felice che lo sport abbia un futuro così fantastico. Ho amato quasi ogni minuto dei miei 46 anni di carriera e sono stato fortunato ad aver lavorato con molti grandi team, grandi piloti e grandi persone. Non avrei cambiato nulla".