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13 Lug 2005 [17:17]


IL CASO B99/50
La Coloni Motorsport replica alla Peroni Promotion

Riceviamo e pubblichiamo:

La Coloni Motorsport S.r.l., chiamata in causa direttamente dalla Peroni Promotion Incentive con un comunicato stampa del 12 luglio 2005, desidera senza alcun spirito polemico e senza alcuna volontà di condividere una “politica” sportiva fatta di lanci di stampa, puntualizzare quanto segue.
Siamo sorpresi nel constatare il tono del comunicato ed il continuo tentativo di mistificazione di una realtà tecnica e sportiva evidente.
In primis, desideriamo sottolineare che Lola Cars International Ltd in qualità di Costruttore delle vetture B99/50, a seguito delle annunciate modifiche da parte degli organizzatori della Pro 3000 Series, ha legittimamente chiarito che qualsiasi intervento sulle componenti strutturali, meccaniche o aerodinamiche delle monoposto debba essere effettuato sotto la supervisione e con l’approvazione del Costruttore, che in origine ha omologato la vettura. Tale precisazione è stata dettata da evidenti ragioni di sicurezza, in quanto eventuali modifiche non soggette all’approvazione del Costruttore potrebbero determinare la modifica della stabilità meccanica ed aerodinamica della monoposto, con evidenti pericoli per la sicurezza dei piloti. In tal caso, Lola Cars International Ltd si è dichiarata sin d’ora non responsabile per eventuali danni o ingiurie.

Sicuramente, ben sanno sia Lola Cars International Ltd che Coloni Motorsport che l’Organo preposto al rilascio delle omologazioni tecniche è la FIA.
Infatti, il comunicato ufficiale emesso dalla Coloni Motorsport in qualità di agente Lola per l’Italia, era fondato anche su motivi di preoccupazione, in quanto è stata accertata la produzione e vendita di parti di ricambio non originali, e pertanto non conformi all’omologazione FIA. L’eventuale utilizzo in gara di parti di ricambio non originali sulle vetture è contrario al Regolamento sportivo emesso dalla C.S.A.I. sia per la Pro 3000 Series che per il Trofeo Nazionale C.S.A.I. F3000. Si è richiesta, quindi, un’azione di tutela legittima degli interessi del Costruttore, il quale è in possesso di tali parti non originali e non ha ricevuto ordini di materiali di ricambio per parti soggette ad usura quali freni, montanti, sospensioni, dopo quattro gare.
La presenza ed utilizzo di parti di ricambio non originali prevede la non accettazione della vettura in sede di verifica e, se accertata al termine della gara, la sua esclusione.

Infine desideriamo ricordare che non a caso il trofeo organizzato dalla Coloni Motorsport gode della titolazione di Trofeo Nazionale C.S.A.I. F3000. La presenza su tutte le piste di tecnici Lola, ha la funzione di “garante” della conformità delle vetture e, quindi, di una situazione tecnica di imparzialità e di correttezza tecnica tra team e piloti partecipanti.
La Coloni Motorsport, nel corso della sua storia pluriennale, ha sempre riconosciuto un ruolo insostituibile alla Federazione Sportiva nazionale ed internazionale, che garantiscono proprio quel ruolo di arbitri “super partes” che è posto in dubbio nel comunicato stampa della Peroni. E gli arbitri sono abituati a giudicare ed applicare delle regole uguali per tutti: quando queste regole sono di volta in volta modificate o interpretate per “assecondare” interessi di parte, viene purtroppo meno sia la credibilità dei giocatori, che quella della partita in atto.
La Coloni Motorsport, infine, desidera aggiungere che non replicherà ulteriormente ad eventuali comunicati stampa della Peroni Promotion Incentive, né desidera intraprendere un’azione di stampa volta a screditare alcun concorrente.

Coloni Motorsport S.r.l.