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1 Giu [11:24]

Montmelò – Gara 2
Lindblad vince senza problemi

Luca Basso - XPB Images

Partito dalla pole position, Arvid Lindblad si è assicurato la prima vittoria in una feature race del round di Barcellona della Formula 2. Già diventato il più giovane vincitore di sempre nella scorsa sprint race di Jeddah, il britannico di Campos non ha sbagliato nulla alla partenza e, dopo il passaggio agli pneumatici più duri al termine del 13° giro, è sempre rimasto il leader virtuale della corsa.

Anche la safety-car finale, entrata in pista per la monoposto di Leonardo Fornaroli ferma in curva tre, non ha preoccupato il pupillo Red Bull, in quanto la gara si è conclusa sotto il regime di bandiere gialle; tutto il contrario di quanto successo ieri, con la vettura di sicurezza che aveva favorito le rimonte di Richard Verschoor e Alex Dunne.

Partito secondo, Sebastián Montoya (Prema) ha ottenuto la sua seconda top-3 stagionale dopo il terzo posto di Monte Carlo, quando ieri era stato protagonista in negativo per l’incidente con il compagno di squadra Gabriele Minì. Ottima prova per Verschoor con MP Motorsport, scattato dalla sesta posizione e, anche oggi, presente sul podio, sul gradino più basso. Rimasto in pista fino a pochi giri dal termine con le gomme “hard”, Jak Crawford (DAMS) è riuscito ad accaparrarsi la quarta piazza, anche se il podio era possibile senza l’ingresso della safety-car.

Nonostante le penalità, Dunne chiude in positivo il weekend ed è ritornato ad essere il leader del campionato. L’irlandese di Rodin ha concluso al quinto posto, precedendo il padrone di casa Pepe Martí di Campos, sesto, Kush Maini di Dams, settimo, e un opaco Victor Martins di ART, ottavo. Dopo le ottime prestazioni mostrate ieri in gara 1, Ritomo Miyata ha terminato nono con l’altra vettura di ART.

Dopo il KO collezionato ieri, Gabriele Minì si è messo in luce con una bella rimonta fino alla decima posizione, ma è chiaro che, fino ad ora, la stagione dell’italiano è stata ricca di difficoltà. Domenica da dimenticare, invece, per Fornaroli, immediatamente penalizzato dalla direzione gara con uno stop-and-go per un’infrazione nella procedura di partenza e, di conseguenza, costretto a risalire dal fondo. Purtroppo, la prova del piacentino si è conclusa – come detto – nella ghiaia, poco dopo aver effettuato il cambio gomme.

Luke Browning (Hitech), primo in classifica alla vigilia di questa tappa, non è andato oltre il 20esimo posto, di fatto scivolando quinto in campionato dietro a Dunne, Verschoor, Lindblad e Crawford (sebbene è a pari punti con lo statunitense). 

Domenica 1° giugno 2025, gara 2

1 – Arvid Lindblad – Campos – 37 giri in 58'49"191
2 – Sebastián Montoya – Prema – 0"301
3 – Richard Verschoor – MP Motorsport – 0"602
4 – Jak Crawford – DAMS – 0"927
5 – Alex Dunne – Rodin – 1"155
6 – Pepe Martí – Campos – 1"573
7 – Kush Maini – DAMS – 2"344
8 – Victor Martins – ART – 2"605
9 – Ritomo Miyata – ART – 2"884
10 – Gabriele Minì – Prema – 2"988
11 – Roman Staněk – Invicta – 3"629
12 – Sami Meguetounif – Trident – 5"136
13 – Amaury Cordeel – Rodin – 5"470
14 – Max Esterson – Trident – 11"754
15 – Dino Beganovic – Hitech – 11"969
16 – Oliver Goethe – MP Motorsport – 13"828
17 – Joshua Dürksen – AIX – 14"762
18 – John Bennett – Van Amersfoort – 15"212
19 – Cian Shields – AIX – 17"618
20 – Luke Browning – Hitech – 48"779

Ritirati
Leonardo Fornaroli – Invicta
Rafael Villagómez – Van Amersfoort 

Il campionato
1. Dunne 104 punti; 2. Verschoor 94; 3. Crawford 83; 4. Lindblad 79; 5. Browning 74; 6. Fornaroli 66; 7. Martí 51; 8. Martins 49; 9. Beganovic 29; 10. Minì 21; 11. Maini 21; 12. Montoya 18; 13. Staněk, Goethe 14; 15. Dürksen 13; 16. Villagómez 10; 17. Miyata 4; 18. Cordeel 3; 19. Meguetounif 1.

31 Mag [15:08]

Montmelò – Gara 1
Strategia vincente per Verschoor

Luca Basso - Dutch Photo

La sprint race della Formula 2 a Barcellona sembrava destinata a chiudersi senza particolari sussulti e con la vittoria di Jak Crawford, ma non è mancato il colpo di scena che ha stravolto completamente le carte in tavola: infatti, Gabriele Minì e Sebastian Montoya (compagni nel team Prema) sono entrati in contatto al 18° giro e, con l’italiano fermo a bordo pista, la safety-car è stata costretta a intervenire. La seconda metà dei piloti in classifica, con appena otto tornate da completare, ha quindi deciso di effettuare una sosta per passare alle mescole di gomme più morbide.

Questo azzardo ha notevolmente pagato ed è bastato vederlo fin dai primi secondi dopo la ripartenza: Richard Verschoor – che guidava il gruppo con la “soft” – ha iniziato a infilare facilmente tutti coloro che lo precedevano con la “hard”, fino ad arrivare a prendere il comando. L’olandese, nonostante un errore alla partenza e una prestazione opaca nella prima fase di gara, si è aggiudicato la vittoria.



Ancora più incredibile è stato il secondo posto di Alex Dunne, scattato addirittura 19esimo a causa delle 13 posizioni di penalità da scontare sullo schieramento e capace d’indovinare la medesima strategia di Verschoor. L’irlandese è arrivato sul traguardo praticamente incollato al rivale di MP Motorsport, ottenendo inoltre il giro più veloce della corsa e il punto addizionale valido per il campionato.

È clamoroso, invece, il gradino più basso del podio conquistato da Rafael Villagomez di Van Amersfoort che, nei precedenti round, non era nemmeno riuscito a conquistare la zona punti. Dietro al messicano hanno concluso Crawford, il più “beffato” dalla scelta di non effettuare il pit-stop, e Montoya, ripartito dopo l’incidente e autore di una rimonta fino al quinto posto con gli pneumatici più performanti. Victor Martins, anche lui tra gli approfittatori della safety-car, ha concluso sesto con ART.

Luke Browning aveva realizzato una partenza brillante dalla seconda fila, prendendo in mano le redini della gara prima di cedere a Crawford. Rimasto sempre alle spalle dello statunitense, il britannico di Hitech non è stato anch’egli in grado di resistere ai piloti con gomme “soft” ed è scivolato settimo. Stessa identica situazione per Leonardo Fornaroli, ottavo con Invicta dopo essere partito in prima posizione.

Da sottolineare la bella prestazione di Ritomo Miyata, abile a guadagnare diverse posizioni allo spegnimento dei semafori e virtualmente quinto: il giapponese, purtroppo, ha pagato la scelta di rimanere con le mescole più dure e non è andato oltre il 13esimo posto.

Aggiornamento: in tarda serata, è stata comunicata la penalizzazione di 5" per Montoya, considerato colpevole nell'incidente che lo ha visto coinvolto con il compagno di squadra Minì. Il colombiano è scivolato fuori dalla top-10.
 
Sabato 31 maggio 2025, gara 1


1 – Richard Verschoor – MP Motorsport – 26 giri in 42'00"288
2 – Alex Dunne – Rodin – 0”380
3 – Rafael Villagómez – Van Amersfoort – 8”334
4 – Jak Crawford – DAMS – 11”473
5 – Victor Martins – ART – 12”504
6 – Luke Browning – Hitech – 13”365
7 – Leonardo Fornaroli – Invicta – 14”071
8 – Arvid Lindblad – Campos – 14”325
9 – Sami Meguetounif – Trident – 16”494
10 – Amaury Cordeel – Rodin – 16”610
11 – Sebastián Montoya – Prema – 16”619*
12 – Cian Shields – AIX – 19”516
13 – Ritomo Miyata – ART – 20”245
14 – Pepe Martí – Campos – 21”358
15 – Dino Beganovic – Hitech – 23”006
16 – Kush Maini – DAMS – 23”818
17 – Roman Staněk – Invicta – 24”161
18 – Oliver Goethe – MP Motorsport – 24”763
19 – Max Esterson – Trident – 1 giro
20 – Joshua Dürksen – AIX – 4 giri

*5" di penalità

Ritirati
Gabriele Minì
John Bennett

Il campionato
1. Dunne 76 punti; 2. Browning 72; 3. Verschoor 69; 4. Fornaroli 66; 5. Crawford 61; 6. Lindblad 54; 7. Martí 41; 8. Martins 37; 9. Beganovic 29; 10. Minì 20; 11. Montoya 18; 12. Maini 15; 13. Staněk, Goethe 12; 15. Dürksen 11; 16. Villagómez 10; 17. Miyata 3; 18. Cordeel 2; 19. Meguetounif 1. 

30 Mag [16:31]

Montmelò – Qualifica
Prima pole position di Lindblad

Luca Basso - XPB Images

Era stato il più rapido della sessione di libere mattutine, ma Arvid Lindblad è risultato imbattibile anche nella qualifica del pomeriggio di Barcellona. Il britannico, con un tempo eccezionale di 1’25”180, ha conquistato la sua prima pole position in Formula 2, regalando allo stesso tempo la prima anche per il suo team Campos sul circuito di casa (sebbene la sede degli spagnoli è ad Alzira, vicino Valencia).

Straordinaria è stata anche la prestazione di Sebastian Montoya che, al volante della monoposto di Prema, è riuscito ad assicurarsi la seconda posizione, guidando momentaneamente la classifica poco prima del riferimento di Lindblad. Dietro al colombiano hanno trovato posto Kush Maini (DAMS), terzo, e Roman Staněk, costantemente ai piani alti con Invicta e quarto classificato.

Alex Dunne si è posizionato quinto, ma nella sprint race di domani dovrà scontare ben 13 posizioni sullo schieramento di partenza: dieci per l’incidente nella seconda gara di Monte Carlo, più tre per la tamponata di stamane ai danni di Victor Martins. L’irlandese di Rodin scatterà, invece, ottavo nella feature race (+3 posizioni), sempre per l’episodio sopraccitato delle libere.

Dietro a Richard Verschoor (MP Motorsport), sesto, si piazzano Jak Crawford, vincitore di gara 2 del Principato di Monaco con DAMS, e Luke Browning, l’attuale leader di campionato e portacolori Hitech. Un problema tecnico non ha permesso a Leonardo Fornaroli di migliorare nella seconda fase della qualifica, relegandolo al decimo posto. Ciò nonostante, l'italiano di Invicta partirà in "pole" domani per effetto dell'inversione di griglia e, al suo fianco, ci sarà Joshua Dürksen, nono con AIX.

Dopo l’ottimo terzo posto di questa mattina, Gabriele Minì ha faticato notevolmente sul tracciato iberico e non è andato, purtroppo, oltre il 18° posto. Per il siciliano di Prema si prospetta un weekend tutto in salita.

Venerdì 30 maggio 2025, qualifica

1 - Arvid Lindblad - Campos - 1'25"180 - 8 giri
2 - Sebastian Montoya - Prema - 1'25"425 - 9
3 - Kush Maini - DAMS - 1'25"510 - 9
4 - Roman Stanek - Invicta - 1'25"519 - 9
5 - Alex Dunne - Rodin - 1'25"530 - 9
6 - Richard Verschoor - MP Motorsport - 1'25"658 - 8
7 - Jak Crawford - DAMS - 1'25"728 - 8
8 - Luke Browning - Hitech - 1'25"745 - 9
9 - Joshua Durksen - AIX - 1'25"750 - 10
10 - Leonardo Fornaroli - Invicta - 1'25"755 - 8
11 - Josep Maria Martí - Campos - 1'25"764 - 9
12 - Dino Beganovic - Hitech - 1'25"785 - 8
13 - Oliver Goethe - MP Motorsport - 1'25"810 - 9
14 - Ritomo Miyata - ART - 1'25"824 - 9
15 - Victor Martins - ART - 1'25"860 - 9
16 - Max Esterson - Trident - 1'25"882 - 9
17 - Amaury Cordeel - Rodin - 1'25"884 - 9
18 - Gabriele Minì - Prema - 1'26"200 - 9
19 - Sami Meguetounif - Trident - 1'26"260 - 10
20 - Cian Shields - AIX - 1'26"344 - 9
21 - John Bennett - Van Amersfoort - 1'26"411 - 8
22 - Rafael Villagomez - Van Amersfoort - 1'26"896 - 9

30 Mag [12:29]

Montmeló, libere
Guida Lindblad, Minì terzo
Dunne ulteriormente penalizzato

Davide Attanasio

Ci sono Arvid Lindblad e il team Campos al comando del turno libero della Formula 2 a Montmeló. Sulla falsa riga di quanto avvenuto nella sessione della F3, trattandosi di un circuito molto conosciuto da tutti nonché sede dei test invernali disputatisi in febbraio, piloti e squadre non hanno volutamente incamerato un quantitativo di tornate esorbitante. Anche perché Montmeló è pista dove le gomme, molto sollecitate, è meglio non sprecarle.

Lindblad, a Monte Carlo falcidiato dalle penalità, ha fermato il cronometro a 1'27"147. Tempo molto lontano da quell'1'23"660 fatto segnare da Gabriele Minì nei succitati test. Il weekend, d'altronde, si prospetta bollente con temperature già alte nella sessione in questione, e questo non favorirà croni così veloci. Sicuramente, però, le prestazioni miglioreranno: le gomme soft, non usate in questi 45 minuti, saranno senz'altro di grande aiuto.

Alle spalle di Lindblad ci sono Alex Dunne (Rodin) e proprio Minì (Prema). L'irlandese, prima dell'arrivo del 17enne del Red Bull Junior Team, era stato al comando delle operazioni per gran parte del turno. Ricordiamo che, a seguito del maxi incidente da lui innescato nella feature race monegasca, Dunne verrà arretrato di 10 posizioni nella sprint race iberica.

È curioso riportare come proprio Dunne e Victor Martins (ART), quest'ultimo prima vittima di quell'incidente, siano stati protagonisti di un'altra situazione ravvicinata, con il primo che è andato a toccare il posteriore del secondo all'ingresso della pit-lane. Dunne non si è infatti accorto che Martins, davanti a lui, stava procedendo lentamente, e quando ha realizzato era troppo tardi per reagire. La situazione è, come da prassi, sotto indagine da parte dei commissari.

Martins, settimo alle spalle del compagno Ritomo Miyata, farà il suo debutto in Formula 1 disputando il primo turno libero con la Williams (di cui è membro dell'academy) in sostituzione di Alexander Albon.

Aggiornamento penalità: a seguito della situazione sopra descritta la Federazione ha deciso di penalizzare Alex Dunne con 3 posizioni di arretramento (e 2 punti sulla patente) sulla griglia sia della prima che della seconda corsa. Questo porterà l'irlandese a doverne scontare ben 13 sullo schieramento della sprint race: le 10 comminate post Monte Carlo e queste 3.

Venerdì 30 maggio 2025, libere

1 - Arvid Lindblad - Campos - 1'27"147 - 10 giri
2 - Alex Dunne - Rodin - 1'27"425 - 13
3 - Gabriele Minì - Prema - 1'27"797 - 12
4 - Richard Verschoor - MP Motorsport - 1'28"044 - 14
5 - Kush Maini - Dams - 1'28"080 - 12
6 - Ritomo Miyata - ART - 1'28"111 - 12
7 - Victor Martins - ART - 1'28"120 - 13
8 - Leonardo Fornaroli - Invicta - 1'28"272 - 15
9 - Dino Beganovic - Hitech - 1'28"330 - 13
10 - Oliver Goethe - MP Motorsport - 1'28"344 - 15
11 - Sami Meguetounif - Trident - 1'28"353 - 10
12 - Jak Crawford - Dams - 1'28"380 - 12
13 - Roman Stanek - Invicta - 1'28"570 - 14
14 - Josep Maria Martí - Campos - 1'28"594 - 11
15 - Sebastian Montoya - Prema - 1'28"758 - 13
16 - Max Esterson - Trident - 1'28"802 - 13
17 - Amaury Cordeel - Rodin - 1'28"917 - 11
18 - Joshua Durksen - AIX - 1'29"125 - 15
19 - Luke Browning - Hitech - 1'29"182 - 12
20 - Rafael Villagomez - Van Amersfoort - 1'29"484 - 14
21 - John Bennett - Van Amersfoort - 1'29"571 - 13
22 - Cian Shields - AIX - 1'29"866 - 15

27 Mag [13:58]

Monte Carlo - Il caso
La vittoria scippata a Fornaroli
Errore da dilettanti della direzione gara

Massimo  Costa - XPB Images

In pochi se ne sono accorti, se non i più attenti tra gli addetti ai lavori e, ovviamente, chi era al muretto box. Domenica, a Monte Carlo, si è consumata una ingistuzia senza precedenti, che ha finito per sconvolgere l'ordine di arrivo della Feature Race della Formula 2. Cosa è accaduto? Quando al termine della corsa mancavano 14 minuti (non venivano più presi in considerazione i giri dopo la lunga sosta con bandiera rossa per l'incidente subito dopo la partenza), Dino Beganovic ha sbattuto contro le barriere del Casinò mentre si trovava nelle retrovie.

Subito la direzione gara ha optato per la Virtual Safety Car, con Leonardo Fornaroli che conduceva il gruppo davanti a Sebastian Montoya e Arvid Lindblad, poi Jak Crawford. Ancora non era stato effettuato il cambio gomme obbligatorio. Le monoposto, in regime di VSC, procedevano lentamente quando ecco che, improvvisamente, la direzione gara ha scelto di mandare in pista la safety-car. 

Normale, si dirà, capita spesso. E invece no. Quello che non è stato normale è il momento in cui è stato deciso di fare entrare la vettura di sicurezza. Quando i primi tre avevano superato l'ingresso box, qualcuno nella direzione gara ha "spinto" il bottoncino creando così l'occasione propizia per Crawford, quarto, di entrare subito in pit-lane per primo, cambiare gli pneumatici e ritrovarsi così al comando senza colpo ferire. Con Fornaroli, Montoya e Lindblad costretti a sostare il giro dopo.

Un grave errore, che ha completamente condizionato l'esito della gara. Se era sfuggito il momento propizio per esporre  le segnalazioni SC quando il primo del gruppo aveva superato l'ingresso della corsia box, logica avrebbe imposto che la SC fosse stata chiamata nel momento in cui tutti avessero completato il giro successivo. Perché allertare la SC dopo che i primi tre erano già transitati? Non c'era una situazione di pericolo, le monoposto erano in VSC.

Dilettanti, è stato il termine più gentile che si poteva ascoltare nel paddock della Formula 2. Fornaroli è stato completamente scippato della vittoria, finita nelle mani di Crawford soltanto grazie alla incapacità nel leggere lo svolgimento della gara da parte di chi sta nello stanzino dei comandi.

E non è la prima volta che accade un fatto del genere. Nella qualifica di Imola, per esempio, è stata fatta esporre la bandiera rossa mentre alcuni piloti stavano percorrendo il giro finale. Kush Maini era uscito nel primo tratto del circuito imolese, già superato da tutti, quindi perché (anche in questo caso) condizionare la classifica finale? Chi tagliava il traguardo, avrebbe ovviamente subito rallentato non creando alcuna condizione di pericolo. Basti pensare che Lindblad si è trovato i semafori rossi quando era praticamente sulla linea di arrivo.

Chi è preposto a dirigere un evento composto da professionisti, quale è la Formula 2, dovrebbe comportarsi come tale e non agire in base all'istinto. Le gare, le qualifiche, le situazioni che si creano, dovrebbero essere lette nel modo migliore. Stesso discorso vale per le penalità comminate a destra e sinistra, spesso e volentieri senza una logica consequenziale in base alla gravità degli episodi verificatisi. Servono professionisti, e ben retribuiti, in direzione gara, non volontari dilettanti allo sbaraglio.

25 Mag [11:26]

Monte Carlo - Gara 2
Crawford vince una gara roulette
Dunne gioca all'autoscontro

Davide Attanasio - XPB Images

Non si è smentita neanche quest'anno, Monte Carlo. E, alla fine, la gara lunga è diventata quella corta. Il caos provocato alla Santa Devota da Alex Dunne (Rodin) ha dato il via a una serie di eventi che hanno portato Jak Crawford a ottenere la seconda vittoria su due per il team Dams dopo quella conquistata da Kush Maini nella gara sprint.

Dunne l'ha combinata grossa quando, al via, non volendo accettare di essere stato superato da Victor Martins, ha forzato la staccata speronando il francese del team ART. Ne è nato un vero patatrac, un'accozzaglia di monoposto ingarellate, con ben 7 piloti alla fine costretti a sventolare bandiera bianca. Tra questi, oltre ai già menzionati Dunne e Martins, anche un Gabriele Minì che le ha provate tutte pur di ripartire, ma la direzione gara non ne ha voluto sapere.



Dopo la necessaria interruzione con la bandiera rossa si è ripartiti dietro la safety-car. Non si è più parlato di giri, bensì di minuti: mezz'ora a disposizione dei 15 superstiti. A guidare il gruppo Leonardo Fornaroli (Invicta), che grazie alla sua sagacia era riuscito a evitare il peggio. Subito dietro Sebastian Montoya (Prema) e Arvid Lindblad (Campos). E pensare che il colombiano all'inizio aveva stallato ed era partito dalla pit-lane. Una manna dal cielo il fatto che, dopo la rossa, l'ordine della ripartenza abbia fatto fede alla griglia originale.

E quindi Fornaroli conduceva senza patemi. Sembrava veramente essere il giorno della vittoria, della maledizione che si spezza. Però, a 14 minuti dalla bandiera a scacchi, Dino Beganovic (Hitech) va lungo alla curva del Casino danneggiando le barriere. La virtual safety-car fa il suo ingresso, nessuno per regolamento può fermarsi. Poi si cambia: safety. Peccato che Fornaroli, Montoya e Lindblad erano già transitati. Crawford no. Per un pelo riesce a entrare ai box. È la mossa della gara. Il terzetto al comando, bloccato dalla safety-car, perde tempo, e quando si fermano l'americano ha già messo la freccia.



Una beffa. La corsa, poi, è stata definitivamente sospesa con una seconda bandiera rossa per permettere le riparazioni di quella barriera danneggiata da Beganovic. Dietro a Crawford e Fornaroli, ora terzo in classifica alle spalle del nuovo leader Luke Browning (Hitech) e di Alex Dunne, ecco Montoya. Quest'ultimo aveva inizialmente perso il podio perché sopravanzato ai box da Lindblad. Ma l'inglese è poi stato penalizzato di 5 secondi per eccesso di velocità in corsia box. Nella sfortuna, per Montoya, una giornata fortunata.

A punti anche Maini, Roman Staněk (Invicta), Amaury Cordeel (Rodin) e Rafael Villagómez (Van Amersfoort). Solamente i primi 9 perché essendo stati completati meno della metà dei giri (16 su 41) è stato assegnato punteggio ridotto, con il primo a riceverne 13 (e non 25), il secondo 10 (e non 18), e via via a scalare fino al singolo punto assegnato al nono. Nessun punto, in questi casi, viene assegnato al detentore del giro veloce.

Domenica 25 maggio 2025, gara 2

1 - Jak Crawford - Dams - 16 giri in 1.04'00"825
2 - Leonardo Fornaroli - Invicta - 6"693
3 - Sebastian Montoya - Prema - 8"205
4 - Luke Browning - Hitech - 12"073
5 - Arvid Lindblad - Campos - 12"284 *
6 - Kush Maini - Dams - 17"227
7 - Roman Staněk - Invicta - 19"392
8 - Amaury Cordeel - Rodin - 20"121
9 - Rafael Villagómez - Van Amersfoort - 21"711
10 - Oliver Goethe - MP Motorsport - 37"965
11 - John Bennett - Van Amersfoort - 55"541 **
12 - Sami Meguetounif - Trident - 57"555 *
13 - Cian Shields - AIX - 1'03"075

* 5" di penalità (eccesso di velocità in pit-lane)
** 5" di penalità (violazione tempo delta durante la safety-car)

Ritirati
Dino Beganovic
Joshua Dürksen
Alexander Dunne
Victor Martins
Richard Verschoor
Gabriele Minì
Ritomo Miyata
Josep Maria Martí
Max Esterson

Il campionato
1.Browning 70 punti; 2.Dunne 67; 3.Fornaroli 64; 4.Verschoor 59; 5.Crawford 56; 6.Lindblad 51; 7.Martí 41; 8.Martins 33; 9.Beganovic 29; 10.Minì 20; 11.Montoya 18; 12.Maini 15; 13.Goethe, Staněk 12; 15.Dürksen 11; 16.Villagómez 4; 17.Miyata 3; 18.Cordeel 2; 19.Meguetonif 1.

24 Mag [15:24]

Monte Carlo - Gara 1
Maini vince, Minì primo podio '25

Massimo Costa

Un indiano a Monte Carlo. Kush Maini si è imposto nella prima gara, con griglia di partenza invertita dei primi dieci della qualifica, occupando fin dalla partenza la prima posizione. C'era infatti lui nella posizione del poleman e al suo fianco partiva Luke Browning, un osso duro. Ma l'inglese si è mosso lentamente quando le luci rosse del semaforo si sono spente venendo risucchiato in quarta posizione.

Forte del fatto che a Monte Carlo è quasi impossibile superare se l'avversario non commette un errore, Maini ha cercato di essere pulito e concentrato contenendo un determinato Gabriele Minì. L'italiano del team Prema ha tentato in tutti i modi di sorprendere l'indiano del team Dams, ma non vi è mai stata una vera possibilità. Maini, che corre in Formula 2 dal 2023, ha colto la seconda vittoria nella categoria: la prima risaliva alla gara 1 di Budapest 2024.

Maini fino ad ora aveva conquistato un solo punto grazie al decimo posto di Jeddah nella feature race, con questa vittoria raddrizza una stagione che fino alla vigilia di Monaco era piuttosto deludente. Primo podio stagionale per Minì che sale al decimo posto in campionato con gli 8 punti ottenuti. Una bella soddisfazione per lui, su un tracciato in cui ha sempre brillato, e per il team Prema. Curiosamente, Maini e Minì hanno la stessa livrea della Alpine Academy, di cui fanno parte, pur essendo con due squadre diverse.

Terzo ha concluso Arvid Lindblad, in volata con Minì, ma l'inglese è stato penalizzato di 10" per avere urtato al Mirabeau Jak Crawford nel corso del 1° giro. Lindblad è così stato classificato ottavo. Peccato perché avrebbe meritato il podio, ma quella manovra forzata, eccessiva, su Crawford gli ha tolto tale gioia. Terzo è così salito Browning che in qualche maniera ha rimediato alla pessima partenza. Con questo piazzamento, Browning è a 1 punto da Alex Dunne.

Leonardo Fornaroli ha concluso settimo. Non poteva oggettivamente fare molto di più partendo dalla quarta fila. Due i punti preziosi incassati che gli permettono di rimanere in piena lotta per il campionato. Fuori dai punti Dunne, nono (sono premiati i primi otto in gara 1). 

Sabato 24 maggio 2025, gara 1

1 - Kush Maini - Dams -
2 - Gabriele Minì - Prema -
3 - Luke Browning - Hitech - 
4 - Jak Crawford - Dams -
5 - Richard Verschoor - MP Motorsport -
6 - Sebastian Montoya - Prema -
7 - Leonardo Fornaroli - Invicta -
8 - Arvid Lindblad - Campos -
9 - Alexander Dunne - Rodin -
10 - Ritomi Miyata - ART -
11 - Roman Stanek - Invicta -
12 - Oliver Goethe - MP Motorsport -
13 - Max Esterson - Trident -
14 - Amaury Cordeel - Rodin -
15 - Dino Beganovic - Hitech -
16 - Sami Meguetounif - Trident -
17 - Victor Martins - ART -
18 - Rafael Villagomez - Van Amersfoort -

Ritirati
Josep Maria Martì
Joshua Durksen
John Bennett
Cian Shields

Il campionato
1.Dunne 65; 2.Browning 64; 3.Verschoor 59; 4.Fornaroli 54; 5.Lindblad 46; 6.Crawford 43; 7.Martí 41; 8.Martins 33; 9.Beganovic 29; 10.Minì 20; 11.Goethe 12; 12.Dürksen, Maini 11; 14.Montoya 10; 15.Staněk 9; 16.Miyata, Villagómez 3; 18.Meguetonif 1.

23 Mag [16:04]

Monte Carlo - Qualifica
Dunne in pole per 3 millesimi, ma...
Fornaroli splendido terzo assoluto

Massimo Costa - XPB Images - Dutch PHoto

Una sfida a distanza sul filo dei millesimi, ha caratterizzato la splendida qualifica della Formula 2 a Monte Carlo. Victor Martins del team ART, nel Gruppo A aveva siglato il crono di 1'21"145 lasciando parecchio distanti Richard Verschoor (1'21"520) ed Arvid Lindblad (1'21"543). Il francese della Williams Academy ha poi seguito davanti ai monitor lo svolgimento del Gruppo B e fino a pochi secondi dalla bandiera a scacchi finale, la pole era nelle sue mani.

Ma Alex Dunne (Rodin) nel suo ultimo giro lanciato, ha guidato in maniera incredibile, come Martins del resto, lungo il tracciato cittadino del Principato. Sfiorando i rail, controllando le numerose perdite di aderenza. E quando si è presentato sulla linea bianca dell rettifilo di arrivo, il cronometro si è bloccato sul tempo di  1'21"142, dunque 3 millesimi inferiore al crono registrato da Martins, che ci è rimasto molto male.

L'esultanza di Dunne e degli uomini del team Rodin però, potrebbe venire cancellata a motori spenti. L'irlandese, che ricordiamo è debuttante in F2 ed è leader della classifica di campionato, nelle prime battute della sessione si è reso protagonista di una manovra molto al limite con Rafael Villagomez alla curva Noghes, che precede l'arrivo. Dunne si è gettato all'interno del messicano per non averlo davanti nel suo primo tentativo cronometrato.

Villagomez ha chiuso la porta, forse non aspettandosi una manovra del genere, il contatto è stato inevitabile e la Dallara del team Van Amersfoort è finita contro le barriere. Dunne è poi stato nuovamente "minaccioso" su Cian Shields alla variante dopo il tunnel e anche con Max Esterson. Normalmente, per una tale scorrettezza, si viene penalizzati. Dunne che è parte della Academy McLaren, non è nuovo a comportamenti poco saggi in F2, ma vedremo cosa deciderà la direzione gara.



L'irlandese Dunne è alla sua prima pole in F2 e in griglia di partenza avrà a fianco Martins. Secondo di Gruppo B e terzo assoluto, Leonardo Fornaroli di Invicta. Splendida la sua prestazione che gli permette di partire dalla seconda fila. Nonostante avesse compromesso la gomma anteriore sinistra per un bloccaggio alla variante che segue il tunnel, Fornaroli ha proseguito e nel suo giro conclusivo è riuscito a ottenere il tempo di 1'21"688. Certamente lontano da quello di Dunne, ma considerando le condizioni delle gomme, va dato merito al campione F3 2024 di essersi messo dietro tutti gli altri, in primis un Sebastian Montoya scatenato e terzo, finito in testacoda in uscita dalla variante delle Piscine a pochi secondi dalla bandiera a scacchi.

Con Fornaroli in seconda fila c'è Verschoor, che di più (parole sue) non poteva fare. Montoya si accomoderà in terza fila. A Imola era risultato secondo, continua dunque la positiva crescita del pilota Prema al debutto in F2. Lindblad, terzo di Gruppo A, ha commesso qualche piccola sbavatura che gli ha impedito di guadagnare qualche centesimo prezioso. Quarta fila per Jak Crawford e Gabriele Minì. Peccato per l'italiano del team Prema, che non è riuscito a ripetere quanto costruito in F3 nel 2023 e 2024 quando aveva conquistato due pole. Tra i delusi, Luke Browning, in quinta fila, e Dino Beganovic, poleman a Imola, lungo a Sainte-Devote spiattelando le gomme e rimasto nelle ultimissime posizioni.

Venerdì 23 maggio 2025, qualifica

1 - Alexander Dunne - Rodin - 1'21"142 - Gruppo B
2 - Victor Martins - ART - 1'21"145 - Gruppo A
3 - Leonardo Fornaroli - Invicta - 1'21"688 - GB
4 - Richard Verschoor - MP Motorsport - 1'21"520 - GA
5 - Sebastian Montoya - Prema - 1'21"740 - GB
6 - Arvid Lindblad - Campos - 1'21"543 - GA
7 - Jak Crawford - Dams - 1'21"759 - GB
8 - Gabriele Minì - Prema - 1'21"581 - GA
9 - Luke Browning - Hitech - 1'21"817 - GB
10 - Kush Maini - Dams - 1'21"678 - GA
11 - Ritomi Miyata - ART - 1'22"179 - GB
12 - Joshua Durksen - AIX - 1'21"790 - GA
13 - Oliver Goethe - MP Motorsport - 1'22"345 - GB
14 - Roman Stanek - Invicta - 1'21"909 - GA
15 - Josep Maria Martì - Campos - 1'22"454 - GB
16 - Amaury Cordeel - Rodin - 1'22"221 - GA
17 - Max Esterson - Trident - 1'22"646 - GB
18 - Dino Beganovic - Hitech - 1'22"299 - GA
19 - Cian Shields - AIX - 1'24"442 - GB
20 - Sami Meguetounif - Trident - 1'22"330 - GA
21 - Rafael Villagomez - Van Amersfoort - senza tempo - GB
22 - John Bennett - Van Amersfoort - 1'22"987 - GA

22 Mag [16:29]

Monte Carlo, libere
Martins leader, Fornaroli terzo

Massimo Costa

Victor Martins ha fatto la differenza nel turno libero della Formula 2 a Monte Carlo. Al terzo anno nella categoria, l'eterna promessa del motorsport francese, al momento ottavo in campionato, cerca la svolta e chissà che non sia il Principato di Monaco, dove non ha mai svettato particolarmente, ad offrirgliela. Martins, passato dalla Academy Alpine a quella Williams, con la Dallara del team ART ha preceduto Luke Browning (Hitech), anch'egli parte della Academy Williams, di 6 decimi. Un distacco notevole quello rimediato da Browning, secondo in campionato, ma in qualifica saranno tutti molto più vicin.

Al terzo posto, con un colpo di reni notevole, Leonardo Fornaroli. Finito in testacoda alla Rascasse verso la metà della sessione, il piacentino del team Invicta, si è avvicinato a 753 millesimi da Martins. Un bel risultato per Fornaroli che ha finito per porlo davanti a Gabriele Minì, quarto per il team Prema. Il siciliano della Academy Alpine a Monaco ha conseguito con la F3 ben due pole, nel 2023 e 2024. Saprà ripetersi anche in F2?

Quinta posizione per Dino Beganovic, poleman a Imola. Lo svedese del Ferrari Driver Academy ha avuto la meglio su Richard Verschoor (MP), terzo in campionato, ed Arvid Lindblad , che da rookie ancora non ha dato la zampata giusta. Quinto il leader della classifica generale, il rookie Alex Dunne che pochi si aspettavano di vedere lassù. La prima monoposto del team Trident è 13esima ed è quella di Sami Meguetounif. Incidente alla Sainte-Devote per Amaury Cordeel. Dritto alla Sainte-Devote per Max Esterson: avendo spento il motore, la sua sessione è finita prima del previsto.



Giovedì 22 maggio 2025, libere

1 - Victor Martins - ART - 1'21"715 - 22 giri
2 - Luke Browning - Hitech - 1'22"331 - 22
3 - Leonardo Fornaroli - Invicta - 1'22"468 - 25
4 - Gabriele Minì - Prema - 1'22"480 - 22
5 - Dino Beganovic - Hitech - 1'22"794 - 23
6 - Richard Verschoor - MP Motorsport - 1'22"802 - 21
7 - Arvid Lindblad - Campos - 1'22"873 - 24
8 - Alex Dunne - Rodin - 1'22"948 - 25
9 - Roman Stanek - Invicta - 1'23"136 - 22
10 - Jak Crawford - Dams - 1'23"268 - 22
11 - Oliver Goethe - MP Motorsport - 1'23"274 - 23
12 - Ritomi Miyata - ART - 1'23"285 - 20
13 - Sami Meguetounif - Trident - 1'23"373 - 24
14 - Sebastian Montoya - Prema - 1'23"417 - 23
15 - Kush Maini - Dams - 1'23"540 - 20
16 - Rafael Villagomez - Van Amersfoort - 1'23"547 - 23
17 - Amaury Cordeel - Rodin - 1'23"857 - 18
18 - Joshua Durksen - AIX - 1'24"084 - 13
19 - Josep Maria Martì - Campos - 1'24"127 - 22
20 - John Bennett - Van Amersfoort - 1'24"407 - 24
21 - Max Esterson - Trident - 1'25"592 - 13
22 - Cian Shields - AIX - 1'25"763 - 22

18 Mag [11:40]

Imola - Gara 2
Vittoria e leadership per Dunne

Carlo Luciani - XPB Images

Secondo successo in FIA Formula 2 per Alex Dunne, che ha dominato la Feature Race di Imola. Dopo aver già vinto in Bahrain nella gara lunga, il giovane pupillo di scuola McLaren, ha ottenuto un altro trionfo in Emilia Romagna, portandosi così in cima alla classifica piloti per la prima volta nel corso di questa stagione.

Sfruttando al meglio il pit-stop obbligatorio, il pilota irlandese è tornato in pista appena alle spalle del poleman Dino Beganovic, riuscendo poi a superarlo in pista poco dopo. Da questo momento in poi, gli avversari non hanno potuto più nulla contro di lui, anche dopo la safety-car entrata per permettere di rimuovere in sicurezza la Dallara di Rafael Villagómez, che ha avuto la peggio dopo un contatto con Sami Meguetounif.

Alla ripartenza, Dunne ha poi approfittato degli pneumatici più freschi per liberarsi, a suon di sorpassi, dei piloti che non si erano ancora fermati essendo partiti con le gomme più dure. Questo gli ha permesso di terminare la corsa con un considerevole vantaggio di oltre 6 secondi sul secondo classificato, Luke Browning.

È stata una giornata positiva per il team Hitech, che non ha sfruttato la partenza dal palo con Beganovic per vincere, ma si è comunque piazzata sul podio con entrambi i suoi piloti. Appena dietro, Arvid Lindblad, quarto davanti a Leonardo Fornaroli. Il pilota italiano, dopo un’ottima partenza in cui ha cercato di attaccare anche la leadership, è stato sfortunato al pit-stop, quando per evitare l’unsafe release ha perso posizioni, non riuscendo più a recuperarle in pista.

In sesta posizione ha chiuso il vincitore della Sprint Race Jak Crawford, davanti ad Oliver Goethe e Sebastián Montoya. Il figlio d’arte, dopo aver stallato al via del giro di formazione, è riuscito a ripartire ricostruendo la propria gara dalle retrovie, acciuffando comunque la zona punti, gli unici ottenuti dal team Prema nella Feature Race. Bene anche Richard Verschoor, che ha conquistato 2 punti grazie al nono posto ottenuto in un weekend partito col piede sbagliato in cui ha anche perso la leadership di campionato. L’ultima posizione in top ten l’ha conquistata Sami Meguetounif, che ha regalato così il primo punto in questa stagione al team Trident.

Grazie alla neutralizzazione, alcuni dei piloti scattati con le gomme più dure hanno approfittato per effettuare la sosta obbligatoria. La mescola più morbida non ha però consentito loro di trarre vantaggio dalla situazione, dovendo poi fermarsi nuovamente per concludere la corsa a causa del degrado. Tra questi anche Gabriele Minì, che al volante della Dallara del team Prema ha tagliato il traguardo in diciottesima posizione, segnando il giro più veloce dopo la seconda sosta, senza tuttavia ottenere il punto aggiuntivo essendosi classificato fuori dalla top ten.

Domenica 18 maggio 2025, Feature Race

1 - Alex Dunne - Rodin - 35 giri 55’50”708
2 - Luke Browning - Hitech - 6”592
3 - Dino Beganovic - Hitech - 7”599
4 - Arvid Lindblad - Campos - 8”808
5 - Leonardo Fornaroli - Invicta - 12”125
6 - Jak Crawford - DAMS - 13”178
7 - Oliver Goethe - MP Motorsport - 14”481
8 - Sebastián Montoya - Prema - 15”499
9 - Richard Verschoor - MP Motorsport - 16”197
10 - Sami Meguetounif - Trident - 26”193
11 - Cian Shields - AIX - 33”959
12 - Victor Martins - ART - 37”167
13 - Joshua Dürksen - AIX - 43”179
14 - Pepe Martí - Campos - 43”955
15 - Amaury Cordeel - Rodin - 47”345
16 - Ritomo Miyata - ART - 49”311
17 - Roman Staněk - Invicta - 53”347
18 - Gabriele Minì - Prema - 55”656
19 - Max Esterson - Trident - 59”555
20 - John Bennett - Van Amersfoort - 1’04”312
21 - Kush Maini - DAMS - 1’24"943

Ritirati
13° giro - Rafael Villagómez *

* 10" di penalità per collisione causata con Meguetounif, convertita in 5 posizioni in griglia visto il suo ritiro

Il campionato
1.Dunne 64; 2.Browning 58; 3.Verschoor 55; 4.Fornaroli 52; 5.Lindblad 45; 6.Martí 41; 7.Crawford 38; 8.Martins 33; 9.Beganovic 29; 10.Goethe, Minì 12; 12.Dürksen 11; 13.Staněk 9; 14.Montoya 7; 15.Miyata, Villagómez 3; 17.Maini, Meguetonif 1.

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