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11 Mag 2009 [0:13]

Adria, gara 1: Stefano Gabellini fa la voce grossa

La prima sfida di Adria della Superstars si rivela calda sin dallo start lanciato: Stefano Gabellini, con la BMW 550i della Caal Racing, detta infatti il passo grazie alla pole ottenuta ieri affiancato da Gianni Morbidelli, sulla BMW M3 della Roal Motorsport, ma alle loro spalle Pierluigi Martini, sulla imponente Chrysler 300C SRT8 del Team Zakspeed, cerca subito un varco per attaccare allo scattare del semaforo verde. La scelta di Gabellini di partire con la traiettoria interna si rivale indovinata: Martini, all’esterno della prima staccata, non può infatti portare a termine l’attacco mantenendo quindi la terza posizione.

Max Pigoli e la sua Mercedes C63 AMG si inseriscono al quarto posto scavalcando Roberto Papini sulla BMW M5 della Caal Racing. Il primo colpo di scena arriva nel corso della seconda tornata, con Morbidelli che urta una protezione a bordo pista venendo costretto a rallentare e rientrare ai box, riprendendo il via dopo un rapido intervento del suo team. Gabellini appare subito imprendibile, garantendosi una leadership mai messa in discussione. Si accende invece il duello per le altre posizioni del podio.

Papini riesce a sopravanzare Pigoli nel sesto giro con un perfetto attacco al Tornantino, con il pilota comasco impegnato a difendersi anche da Mauro Cesari (BMW M5), che lo sopravanza nel corso dell’ottava tornata alla Ramata. Alle spalle del gruppo di testa emerge Ivan Benvenuti, che sale fino alla settima posizione con la Jaguar S-Type della Ferlito Motors. Nel settimo passaggio è nuovamente Morbidelli a regalare un attimo di suspance: in uscita dalla Curva della Fonte, che immette sul rettilineo di arrivo, perde infatti la ruota posteriore sinistra finendo sul prato. Le ultime tornate a disposizione infiammano il duello nelle prime posizioni.

Papini tallona Martini, con Cesari che si accoda. Martini, che da metà gara accusa problemi ai freni, finisce lungo alla Ramata venendo scavalcando dai due alfieri della Caal Racing, che per alcune tornate sembrano regalare una storica tripletta alla squadra di Todi. Ma proprio nelle battute conclusive un testacoda di Cesari, impegnato comunque a cercare di attaccare il compagno-rivale Papini, consente a Martini di conquistare il terzo gradino del podio anche se Cesari, ripartito subito, ha cercato fino agli ultimi metri di riagganciare Martini. Pigoli, quinto, precede sul traguardo Francesco Ascani (BMW M3), rallentato nelle battute iniziali da un contatto con la Jaguar S-Type di Ermanno Dionisio, ritiratosi proprio per l’incidente.

Bernasconi porta la BMW 550i della Habitat Racing in settima posizione davanti alla verde Jaguar di Benvenuti, seguito da due debuttanti, Roberto Sigala con la BMW M3 Coupé della RGA Sportmanship e della inedita Maserati Quattroporte dello Swiss Team affidata ad Andrea Chiesa. Roberto Del Castello, con la BMW M5 della Santucci Motorsport, chiude l’ordine di arrivo.

L'ordine di arrivo di gara 1, domenica 10 maggio 2009

1.Gabellini (BMW 550i) 20 giri 27’46.786; 2.Papini (BMW M5) 3.528; 3.Martini (Chrysler 300C SRT8) 8.228; 4.Cesari (BMW M5) 8.704; 5.Pigoli (Mercedes C63 AMG) 21.457; 6.Ascani (BMW 550i) 24.671; 7.Bernasconi (BMW 550i) 34.515; 8.Benvenuti (Jaguar S-Type R) 42.848; 9. Sigala (BMW M3 Coupé) 52.261; 10.Chiesa (Maserati Quattroporte) 1’06.843; 11.Del Castello (BMW M5) a 1 giro.

Giro più veloce: Stefano Gabellini 1’21.7109