15 Giu 2003 [16:32]
Arrivo: i Bentley Boys tornano dopo 79 anni; tra loro c'è Dindo Capello
Dindo Capello è finalmente riuscito a vincere la 24 Ore di Le Mans. C'era già andato vicino ben tre volte: dal 2000 è sempre salito sul podio, ma mai su quello più alto. Per raggiungere l'ambito traguardo c'è voluta la Bentley Speed 8, assoluta dominatrice della 71. edizione della maratona francese. La GTP inglese ha demolito sin da subito le speranze delle Audi private, e mantenendo sempre in tandem le due vetture, che non hanno accusato alcun problema tecnico, davanti a tutti. Nelle ultime due ore di gara le prime quattro posizioni erano quindi già ben delineate, con l'Audi di Pirro e compagni al terzo posto sul podio, seguita da quella della formazione giapponese Goh. Negli ultimi minuti c'è invece stata una gran lotta per la quinta piazza tra la Panoz di Gunnar Jeannette, in equipaggio con Papis e Beretta, e la Courage-Judd di Jean-Marc Gounon. Lo svizzero non si è dato per vinto fino a pochi metri dal traguardo, e ha anche provato a superare il rivale con una staccata a ruote fumanti. Ormai vicini al traguardo, Gounon si è poi fatto superare dalla Dome di Lammers, e ha chiuso settimo. Nonostante una lunga sosta non programmata, la Ferrari 550 di Kox, Enge e Davies ha conquistato la classe GTS. La sua leadership del resto era al sicuro, con più di 10 giri di vantaggio sulla Corvette di Olivier Gavin e company. Imprendibile nella classe GT la Porsche dell'Alex Job Racing (Luhr/Maassen/Collard), 14. assoluta. La Durango-Mg, nonostante il guasto sofferto a un cuscinetto durante la notte, è riuscita a vedere il traguardo in 25. posizione. Senza l'inconveniente, il ritmo mantenuto da Rugolo, Bouvet e Boulay poteva portare la barchetta italiana tra i primi quindici. Nelle fasi finali Tristan Gommendy è andato a urtare le barriere danneggiando la seconda Dome-Judd del Racing fo Holland, che condivideva con Ortiz e Beppe Gabbiani, ed è stato costretto al ritiro.
Le Mans - Così all'arrivo i primi 15
1 - Smith/Capello/Kristensen - Bentley - 377 giri
2 - Brabham/Blundell/Herbert - Bentley - a 2 giri
3 - Pirro/Lehto/Johansson - Audi R8 - Champion - a 5 giri
4 - Ara/Magnussen/Werner - Audi R8 - Goh - a 7 giri
5 - Jeannette/Papis/Beretta - Panoz-Elan - a 17 giri
6 - Lammers/Wallace/Bosch - Dome-Judd - a 17 giri
7 - Gounon/Gregoire/Cochet - Courage-Judd - a 17 giri
8 - Sarrazin/Lagorce/Bouillon - Courage-Peugeot - a 21 giri
9 - Ayari/Minassian/Helary - Courage-Peugeot - a 25 giri
10 - Davies/Enge/Kox - Ferrari 550 - a 41 giri [1° GTS]
11 - Gavin/Pilgrim/Collins - Corvette - a 51 giri
12 - Fellows/O'Connell/Freon - Corvette - a 51 giri
13 - Kondo/KAtayama/Fukuda - Dome-Mugen - a 55 giri
14 - Collard/Luhr/Maassen - Porsche 996 GT3 - a 57 giri [1° GT]
15 - Maurylaribiere/Andre/Pillon - Reynard-Lehmann - a 58 giri
Il primo nome indica il pilota che ha tagliato il traguardo