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Zandvoort – Qualifica 2
Rast sigla la pole ed entra nella storia

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Michelin rivoluziona gli pneumatici che
equipaggeranno le Hypercar dal 2026

Michele Montesano Il futuro dell’Endurance passa da Le Castellet. Non stiamo parlando di nuovi regolamenti, ne’ tantomeno d...

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Rally

Rally d’Italia – Shakedown
Ogier guida la tripletta Toyota

Michele Montesano Il Mondiale Rally è approdato in Italia per la sesta prova stagionale. A fare da palcoscenico ai protagoni...

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Stroll si è operato alla mano
Drugovich o Bottas al GP di Montreal?

Massimo Costa - XPB ImagesLance Stroll è stato operato alla mano destra, infortunata nel 2023 per una caduta in bicicletta e...

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formula 1

Mercedes, Racing Bulls e Red Bull
al lavoro nei test Pirelli di Montmelò

Massimo CostaMartedì e mercoledì scorsi, il circuito che ha ospitato il GP di Spagna ha accolto i test Pirelli in ottica 202...

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22 Lug 2009 [16:36]

Assassinato in Colombia Ricardo Londono

Giunge dalla Colombia la notizia della morte violenta dell’ex-pilota Ricardo Londoño-Bridge, il primo colombiano a calcare le scene della F.1, seppur per un giorno solo, ancor prima di Guerrero e Montoya. I corpi di Londoño, 59 anni, e di altre due persone sono stati ritrovati crivellati di colpi d’arma da fuoco nei pressi dell’albergo che Londoño possedeva a Cispita, stazione balneare sulla costa atlantica. Gli inquirenti pensano ad un regolamento di conti nell’ambiente del traffico di droga, piaga endemica del paese. Già qualche anno fa, l’ex-pilota di Medellín aveva avuto guai con la giustizia e gli erano stati sequestrati beni per 10 milioni di dollari.

Londoño, dopo aver vinto tutti i titoli importanti in patria, era giunto in Europa alla fine del 1980, per disputare qualche gara dell’Aurora F.1, il campionato inglese di F.1. Nel 1981, aveva tentato il salto nella F.1 vera ma si era ritrovato al centro di una rocambolesca vicenda. Firmato un accordo stagionale con l’Ensign, grazie a un’importante dote che già all’epoca suscitò non pochi sospetti, si presentò al primo GP dell’anno in Brasile e disputò la giornata di prove libere preliminare in programma a Rio, prima che gli venisse rifiutata la possibilità di correre le prove ufficiali, per mancanza della superlicenza, dopo un’estenuante tira e molla con la FISA e la FOCA.

L’Ensign lo sostituì al volo con Marc Surer e Londoño ripiegò sull’Aurora, la F.2 e le gare in America, alla ricerca di risultati che gli dessero la sospirata superlicenza, ma dopo un paio di stagioni sparì definitivamente dalla scena internazionale.

Alfredo Filippone
gdlracingTatuus