Davide Attanasio - XPB Images
Max Verstappen colpisce ancora. Dopo essersi imposto sul giro secco nella qualifica Sprint, e nonostante il tentativo finale del Q3 non disputato per aver preso la bandiera a scacchi, la pole position del Gran Premio degli Stati Uniti è andata al quattro volte campione del mondo della Red Bull. È bastato quindi un colpo a Verstappen, già vincitore della gara breve, mentre gli altri si sono dati battaglia per la prima fila, che ad Austin si sa essere succulenta.
A vincerla Lando Norris, grazie a un notevole colpo di reni nell'ultimo settore. Una qualifica in salita per la McLaren, originata dall'incidente tra i due contendenti al campionato piloti nella gara Sprint che ha costretto i meccanici a effettuare riparazioni non preventivabili. Possibile che non siano riusciti a modificare l'assetto come avrebbero desiderato, fatto sta che la macchina è apparsa meno competitiva emergendo con il solo Norris con il proseguire dei minuti.
Sì, perché Oscar Piastri, il leader del mondiale, è solamente sesto. Già venerdì lontano dal compagno sebbene subito alle sue spalle, oggi si è bene o male preso lo stesso distacco, con la differenza che nel mezzo si sono infilate tre macchine.
Tra queste le due Ferrari. Charles Leclerc, in testacoda sull'ultima curva nel primo giro del Q3, nel secondo ha fatto valere le sue qualità sperando nella prima fila fino alla fine; poi Norris gliel'ha soffiata per un nonnulla: sei millesimi. Poteva anche andare peggio però, visto che George Russell, quarto, si è fermato anch'egli a millesimi, stavolta diciannove, dal monegasco. Non male neppure Lewis Hamilton, quinto. Aveva iniziato alla grande il giro decisivo, ma il secondo settore non è stato all'altezza.
A dimostrazione del passo in avanti della Ferrari c'è anche il cronometro. La pista, molto calda e soprattutto ventosa, non era veloce quanto venerdì. Tra i primi sei, infatti, Verstappen, Norris e Piastri si sono peggiorati, mentre Russell è rimasto sullo stesso passo limandosi di mezzo decimo. Solo le due SF-25 sono risultate decisamente più rapide: Leclerc di tre decimi, Hamilton di uno. Non che fosse inaspettato, vista la mediocrità dei risultati della qualifica Sprint, ma questa tendenza ad alti e bassi conferma come la situazione a Maranello sia ancora lontana dall'essere decifrata.

Passo in avanti, deciso, anche per Andrea Kimi Antonelli (foto sopra), addirittura il più veloce in assoluto nel tratto centrale. Per la quarta volta di fila, il giovane bolognese è tra i primi dieci, e per di più non è nemmeno lontanissimo dalla prestazione di Russell, anche se tre decimi restano divario importante.
Non era mai successo, invece, che Oliver Bearman e la Haas-Ferrari centrassero l'ultima fase per due qualifiche di fila. Ottavo, per Ollie è la dimostrazione di una crescita costante, mentre Esteban Ocon, tagliato fuori già dopo il Q1, è in una fase di difficoltà.
Scatteranno dalla quinta fila, separati da un centesimo, Carlos Sainz e Fernando Alonso, che hanno battuto la concorrenza di Nico Hülkenberg e Liam Lawson tra gli altri. Non hanno sorriso, al contrario, Alexander Albon e Lance Stroll. Entrambi sarebbero approdati al Q2, ma la legge dei track limits ha colpito dura e inflessibile. Stroll, inoltre, avrà da scontare una penalità di cinque posizioni per l'incidente della gara Sprint con Ocon.
Senza infamia e senza lode le due Alpine-Renault, 14esima e 15esima con Pierre Gasly davanti a Franco Colapinto. Non potevano chiedere molto di più, specialmente l'argentino, che ha beneficiato della cancellazione dei tempi sopra descritta per accedere al Q2. Gabriel Bortoleto, 16esimo, non sta riuscendo a trovare la quadratura del cerchio su una pista su cui, c'è da dire, non aveva mai corso, mentre Yuki Tsunoda, poco più avanti, continua a "galleggiare" in un desolante limbo.
Da segnalare, infine, un incidente occorso a Isack Hadjar, che nel Q1 ha perso il posteriore della sua Racing Bulls motorizzata Honda, costringendo i commissari a sventolare bandiera rossa.
Sabato 18 ottobre 2025, qualifica
1 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'32"510 - Q3
2 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'32"801 - Q3
3 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'32"807 - Q3
4 - George Russell (Mercedes) - 1'32"826 - Q3
5 - Lewis Hamilton (Ferrari) - 1'32"912 - Q3
6 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1'33"084 - Q3
7 - Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) - 1'33"114 - Q3
8 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 1'33"139 - Q3
9 - Carlos Sainz (Williams-Mercedes) - 1'33"150 - Q3
10 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'33"160 - Q3
11 - Nico Hülkenberg (Sauber-Mercedes) - 1'33"334 - Q2
12 - Liam Lawson (Racing Bulls-Honda) - 1'33"360 - Q2
13 - Yuki Tsunoda (Red Bull-Honda) - 1'33"466 - Q2
14 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1'33"651 - Q2
15 - Franco Colapinto (Alpine-Renault) - 1'34"044 - Q2
16 - Gabriel Bortoleto (Sauber-Ferrari) - 1'34"125 - Q1
17 - Esteban Ocon (Haas-Ferrari) - 1'34"136 - Q1
18 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'34"690 - Q1
19 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'34"540 - Q1 *
20 - Isack Hadjar (Racing Bulls-Honda) - nessun tempo - Q1
* 5 posizioni di penalità sullo schieramento del Gran Premio