Michele Montesano
A quasi due mesi dalla 6 Ore di San Paolo, il FIA WEC ha riacceso i motori facendo tappa ad Austin. In Texas, dove un tempo si sfidavano cowboy e indiani, si assisterà al terzultimo appuntamento stagionale del Mondiale Endurance. La Lone Star Le Mans sarà quindi un crocevia importante per l’assalto finale al campionato. A rimescolare le carte, quest’oggi, ci ha pensato il meteo con la pioggia che è caduta proprio durante la qualifica. Ad emergere è stata la Ferrari che ha monopolizzato la prima fila con Robert Kubica, autore della pole position e bravo a mettersi alle spalle il pilota ufficiale Antonio Giovinazzi.
Contrariamente a quanto visto nelle prove libere, ad Austin il sole ha lasciato il posto alle nuvole che hanno scaricato acqua proprio in concomitanza con il semaforo verde della qualifica. Le iniziali condizioni di pioggia leggera, però, hanno tratto in inganno diversi piloti con relative eliminazioni eccellenti. Unica certezza la Ferrari che ha centrato l’ingresso in Hyperpole con tutte e tre le 499P. Ma a brillare sul circuito texano è stato Kubica. Già autore un anno fa di una splendida vittoria assoluta con Yifei Ye e Robert Shwartzman, il polacco del team AF Corse ha messo in chiaro i suoi obiettivi siglando la pole in 1’57”655. Tempo rimasto imbattuto con Giovinazzi che, per appena 96 millesimi, si è dovuto accontentare della seconda piazzola.
La pioggia ha portato anche altre sorprese a partire dalla seconda fila che vedrà partire la Peugeot 9X8 LMH di Jean-Eric Vergne (nella foto sopra) davanti la Porsche 963 LMDh di Kevin Estre. A completare la top-5 ci ha pensato l’ufficiale Ferrari Nicklas Nielsen incalzato da uno splendido Nico Varrone. L’argentino del Proton Competition ha addirittura chiuso il primo segmento di qualifica al primo posto con la Porsche 963 LMDh privata. Autore del settimo crono, Charles Milesi ha confermato le doti velocistiche con la Alpine A424 LMDh chiudendo la sessione davanti alla Toyota di Ryo Hirakawa.
Protagonista di un fuoripista nel suo ultimo tentativo, fortunatamente innocuo, Dries Vanthoor ha piazzato la BMW M Hybrid V8 al nono posto. L’altra notizia degna di nota è sicuramente l’ingresso in Hyperpole della Aston Martin Valkyrie LMH che, nelle mani di Alex Riberas, ha poi centrato la top-10. Al contrario a sparire dalle posizioni di vertice sono state le due Cadillac. Dopo aver sbaragliato la concorrenza nella 6 Ore di San Paolo, il team Jota è stato tratto in inganno dalla pioggerella montando le gomme rain su entrambe le V.Series-R. Sia Earl Bamber che Alex Lynn sono letteralmente sprofondati chiudendo la qualifica, rispettivamente, sedicesimo e diciassettesimo. Peggio solamente la Toyota di Kamui Kobayashi, tristemente fanalino di coda tra le Hypercar.
L’aria di casa deve aver fatto bene a
Ford che
ha monopolizzato la prima fila di classe LMGT3. La pole, in particolare, parla ampiamente italiano. Dapprima Stefano Gattuso è riuscito a strappare l’accesso alla Hyperpole, a seguito della cancellazione dei tempi di Petru Umbrarescu, colpevole di aver preso due volte la bandiera a scacchi. Poi è toccato a Giammarco Levorato (nella foto sopra) fermare le lancette del cronometro in 2’07”645 piazzando la Mustang GT3 in pole position. Il veneto ha staccato di appena 18 millesimi il suo compagno di squadra Ben Tuck, autore del secondo crono.
Decisamente più attardati gli altri, a partire da Sean Gelael terzo con la McLaren 720S GT3 dello United Autosports. Buon quarto posto per Valentino Rossi e la sua BMW M4 GT3. Nonostante l’asfalto viscido, l’ex campione della MotoGP ha lottato senza timori reverenziali contro piloti ben più esperti. Jonny Edgar, al volante della Corvette Z06, ha centrato la top-5 scalzando per un soffio la McLaren di Sebastien Baud. Settima la Lexus RC F GT3 di Finn Gehrsitz seguito da Fran Rueda, il più rapido al volante della Mercedes AMG GT3. La zavorra ha rallentato il leader di campionato Ryan Hardwick, tredicesimo con la Porsche 911 GT3 del Manthey. Al contrario di quanto accaduto in Hypercar, le Ferrari non hanno brillato in LMGT3. Quattordicesima la 296 GT3 condotta da Thomas Flohr, solamente terzultimo François Heriau.
Sabato 6 settembre 2025, qualifica
1 - Kubica-Ye-Hanson (Ferrari 499P) - AF Corse - 1'57"655
2 - Pier Guidi-Calado-Giovinazzi (Ferrari 499P) - Ferrari AF - 1'57"751
3 - Di Resta-Jensen-Vergne (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1'58"506
4 - Estre-L.Vanthoor-Campbell (Porsche 963) - Penske - 1'58"619
5 - Fuoco-Molina-Nielsen (Ferrari 499P) - Ferrari AF - 1'58"640
6 - Jani-Pino-Varrone (Porsche 963) - Proton - 1'58"839
7 - Chatin-Habsburg-Milesi (Alpine A424) - Alpine - 2'00"468
8 - Buemi-Hartley-Hirakawa (Toyota GR010 Hybrid) - Toyota - 2'02"926
9 - Marciello-Magnussen-D.Vanthoor (BMW M Hybrid V8) - WRT - 2'03"243
10 - Riberas-Sorensen (Aston Martin Valkyrie) - Aston Martin - 2'04"024
11 - Andlauer-Christensen-Jaminet (Porsche 963) - Penske - 2'00"731
12 - Duval-Jakobsen-Vandoorne (Peugeot 9X8) - Peugeot - 2'00"744
13 - Gounon-Makowiecki-Schumacher (Alpine A424) - Alpine - 2'00"763
14 - Rast-Frijns-S.van der Linde (BMW M Hybrid V8) - WRT - 2'01"034
15 - Tincknell-Gamble (Aston Martin Valkyrie) - Aston Martin - 2'01"100
16 - Bamber-Bourdais-Button (Cadillac V-Series.R) - Jota - 2'03"382
17 - Lynn-Nato-Stevens (Cadillac V-Series.R) - Jota - 2'03"952
18 - Lopez-Kobayashi-De Vries (Toyota GR010 Hybrid) - Toyota - 2'05"282
19 - Gattuso-Levorato-Olsen (Ford Mustang ) - Proton - 2'07"645
20 - Sousa-Tuck-Barker (Ford Mustang) - Proton - 2'07"663
21 - Leung-Gelael-Sato (McLaren 720S) - United Autosports - 2'08"262
22 - Rossi-Al Harthy-K.van Der Linde (BMW M4) - WRT - 2'08"972
23 - Keating-Edgar-Juncadella (Corvette Z06) - TF Sport - 2'09"465
24 - Cottingham-Baud-Saucy (McLaren 720S Evo) - United Autosports - 2'09"499
25 - Robin-Gehrsitz-Barnicoat (Lexus RC F) - Akkodis ASP - 2'09"727
26 - Gilbert-Hanafin-Rueda (Mercedes AMG) - Iron Lynx - 2'10"113
27 - Shahin-Boguslavskiy-Farfus (BMW M4) - WRT - 2'10"229
28 - Drudi-James-Robichon (Aston Martin Vantage) - HoR - 2'10"640
29 - Van Rompuy-Andrade-Eastwood (Corvette Z06) - TF Sport - 2'16"801
30 - Berry-Hodenius-M.Martin (Mercedes AMG) - Iron Lynx - 2'17"308
31 - Hardwick-Pera-Lietz (Porsche 911) - Manthey - 2'17"545
32 - Flohr-Castellacci-Rigon (Ferrari 296) - AF Corse - 2'18"128
33 - Deboer-Barrichello-Hasse Clot (Aston Martin Vantage) - R.S.Leman - 2'20"382
34 - Rovera-Heriau-Mann (Ferrari 296) - AF Corse - 2'21"236
35 - Frey-Gatting-C.Martin (Porsche 911) - Iron Dames - 2'22"433
36 - Umbrarescu-Schmid-Hawksworth (Lexus RC F) - Akkodis ASP - Senza tempo