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3 Giu [15:45]

Bottas in ritardo con l'aereo,
immagine di una stagione negativa

Jacopo Rubino - XPB Images

Weekend con falsa partenza per Valtteri Bottas: non in pista, ma già per... arrivare. A causa di problemi con i voli, il pilota finlandese oggi pomeriggio non era ancora partito alla volta di Baku, e ha partecipato alla conferenza stampa del giovedì via Zoom. L'occasione è servita per fare il punto su un inizio di stagione difficile, il peggiore della sua esperienza in Mercedes. "La mia forza mentale è stata messa a dura prova, ho avuto due ritiri. Ci sono state delle battute d'arresto, si tratta di risalire e andare avanti", ha commentato Bottas, ora quarto nel Mondiale dietro anche a Lando Norris della McLaren. "Mollare sarebbe da perdenti e non voglio farlo". L'Azerbaijan potrebbe essere lo scenario giusto per girare pagina.

In riva al Mar Caspio, infatti, Bottas si è spesso esaltato: portano la sua firma pole-position e vittoria nell'ultima gara di Formula 1 disputata qui, nel 2019, e poteva trionfare già nell'edizione 2018, senza la clamorosa foratura nel finale. "Questo è un circuito che mi piace e dove è sempre bello venire. In passato ci sono state corse molto animate, non vedo l'ora".

"Non trovo motivi per non poter vincere, ma per riuscirci avremo bisogno di svolgere un lavoro perfetto", ha sottolineato Valtteri. Quello che la Mercedes non ha compiuto certamente a Monaco, in primis per l'incredibile problema al cambio gomme che gli è costato l'abbandono mentre era secondo: il dado della ruota anteriore destra non si svitava, ed è stato rimosso solo 43 ore più tardi nella sede di Brackley.

Bottas ha dovuto mandar giù un altro rospo: il team principal Toto Wolff ha lasciato intendere che, fra le concause dell'episodio, ci sia stato un allineamento non perfetto del pilota sulla piazzola ai box. "Ero sorpreso", ha ammesso il finnico in riferimento a quelle parole. "Ho visto il video e a mio parere mi sono fermato nello spazio giusto. Credo fossi di 2 o 3 centimetri lontano dalla linea centrale, di solito va abbastanza bene. C'è un margine di 10 o 15 centimetri, ho pensato di essere nel punto corretto". Ma ha anche aggiunto: "I pit-stop erano una mia preoccupazione già da qualche settimana, l'avevo sollevata alla squadra. Sapevamo di non essere perfetti, così come in altre aree tra cui il riscaldamento delle gomme in qualifica".

Il periodo, intanto, è cruciale per il futuro: come ogni estate da quando è alfiere della Stella, ci sarà da affrontare l'argomento contrattuale, con la minaccia George Russell sempre incombente. "Immagino che attorno al mese prossimo ci sia bisogno di parlare, e per esperienza so che prima si sistemano le cose, meglio è per tutti. Ne parlaremo presto, ma non è ancora avvenuto", ha spiegato Bottas. "Questo è un campionato impegnativo e sappiamo quanto sia importante lavorare in tranquillità stando concentrati". Invertendo la rotta già dall'Azerbaijan, Bottas avrebbe sicuramente più elementi per convincere Wolff a confermarlo anche nel 2022.