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5 Lug 2020 [17:12]

Bottas mette in riga Hamilton,
Leclerc e Norris travolgenti

Massimo Costa

Gara pazza, travolgente, bellissima, combattuta e piena di sorprese. Come accadeva un tempo, negli anni Settanta, Ottanta, Novanta, quando l'affidabilità era il punto debole di tante monoposto di F1 e i finali di Gran Premio erano spesso una lotteria, la prima corsa 2020 ha visto ben nove monoposto fermarsi e appena undici piloti all'arrivo. 

La vittoria è andata a un Valtteri Bottas che è stato perfetto in ogni situazione: in partenza, al restart dalle varie situazioni di safety-car che si erano presentate, nel rispondere a Lewis Hamilton giro veloce dopo giro veloce. Un Bottas travolgente come spesso gli è capitato all'avvio dei campionati affrontati con la Mercedes. Riuscirà a proseguire su questa via? Mika Hakkinen, che lo segue con attenzione, alla vigilia di Spielberg lo aveva detto senza problemi: state attenti a non sottovalutarlo. Bottas ha risposto da vero campione mantenendo una freddezza che dovrebbe iniziare a preoccupare Hamilton.

Il sei volte campione del mondo si è trovato, a un'ora dalla partenza, retrocesso dalla seconda alla quinta posizione dopo un reclamo Red Bull sul comportamento tenuto in qualifica: non rispetto, nel Q3 delle luci gialle. Colpevoli i commissari sportivi nel non aver ravvisato prima tale infrazione. Hamilton rapidamente è risalito in seconda posizione durante la gara, ma non ha mai dato l'impressione di riuscire ad avvicinare seriamente Bottas per poterlo attaccare. Poi, a pochissimi giri dalla fine, dopo una ripartenza da SC, Alexander Albon con gomme soft (Lewis aveva le hard) lo ha attaccato con decisione finché le due vetture non sono entrate in contatto.

Albon ci aveva provato all'esterno, Hamilton ha tenuto la sua linea, ma all'interno aveva spazio per evitare l'urto laterale con la Red Bull. Il pilota della Red Bull si è girato e dopo poco si è dovuto ritirare per noie tecniche, forse derivanti dall'incidente. Una vera disdetta per Albon, protagonista di un'ottima corsa, e che come in Brasile 2019 ha visto svanire il podio a pochi chilometri dall'arrivo per un contatto con Hamilton. E attenzione, perché Albon con quella mescola di pneumatici, poteva anche andare a vincere. Il pilota britannico della Mercedes è così stato penalizzato di 5" ed ha perso anche il podio venendo classificato, da secondo sotto la bandiera a scacchi, in quarta posizione.

Ecco così che con questi colpi di scena, nel finale è emerso con prepotenza Charles Leclerc. Il monegasco della Ferrari ha navigato tra la sesta e l'ottava posizione, ma negli ultimi giri ha saputo cogliere lucidamente tutte le opportunità che gli si sono presentate. Ha tenuto dietro Carlos Sainz, ha superato con forza Lando Norris, ha tirato una gran staccata a Sergio Perez (in crisi con le gomme) prendendosi la terza posizione, poi divenuta la seconda per la penalità a Hamilton.

Considerando la conclamata lentezza della SF1000 nelle prove del venerdì e in qualifica, il risultato finale conquistato da Leclerc ha qualcosa di incredibile, ma certamente meritato da un Leclerc che ha fatto sicuramente la differenza. Charles non si è mai arreso e quando è stato il momento ha saputo "mangiarsi" gli avversari con grande intelligenza e classe. In casa Ferrari, è invece riemerso il problema Sebastian Vettel. Il suo errore nei confronti di Sainz dopo pochi giri, ha richiamato alla mente quelli del 2018 e 2019. Il tedesco si è gettato in ritardo in un varco e si è malamente girato compromettendo tutto il suo Gran Premio, concluso in decima posizione.

Grande festa in casa McLaren con il fantastico terzo posto di Norris, al suo primo podio in F1, e il quinto di Sainz. Tanti punti conquistati ed ora il team di Zak Brown è secondo nella classifica costruttori. L'inglese e lo spagnolo hanno costantemente occupato le zone nobili della classifica, nei giri finali hanno anche battagliato tra di loro, ma è stato Norris ad aver avuto lo spunto conclusivo.

Poteva puntare al podio Sergio Perez con la Racing Point-Mercedes, ma la scelta di effettuare un solo pit-stop ha penalizzato negli ultimi giri il pilota messicano che non ha potuto fare niente per contrastare gli attacchi di Leclerc, Norris e Sainz. E così è arrivata la sesta posizione mentre Lance Stroll, che era in zona punti, si è dovuto ritirare per noie al motore. Bene anche Pierre Gasly con l'Alpha Tauri che alla fine ha recuperato un bel settimo posto mentre Daniil Kvyat si è fermato per il dechappamento della gomma posteriore sinistra. Punti anche per Esteban Ocon, al rientro in F1 con la Renault, Antonio Giovinazzi bravo a strappare un nono posto. Ritirati invece, Daniel Ricciardo e Kimi Raikkonen, con quest'ultimo che ha perso la ruota anteriore destra dopo il pit-stop.

Tra i grandi assenti del Gran Premio, Max Verstappen. Promosso in prima fila dopo la penalità ad Hamilton, al via non è stato brillante per dare l'assalto a Bottas alla prima curva. Al 10° giro, quando era secondo e vedeva Hamilton avvicinarsi, Verstappen ha improvvisamente rallentato e si è dovuto ritirare per noie elettriche. Giornata storta per la Haas-Ferrari e per la Williams-Mercedes.

Domenica 5 luglio 2020, gara

1 - Valtteri Bottas (Mercedes) - 71 giri 1.30'55"739
2 - Charles Leclerc (Ferrari) - 2"700
3 - Lando Norris (McLaren-Renault) - 5"491
4 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 5"689 *
5 - Carlos Sainz (McLaren-Renault) - 8"903
6 - Sergio Perez (Racing Point-Mercedes) - 15"092
7 - Pierre Gasly (Alpha Tauri-Honda) - 16"682
8 - Esteban Ocon (Renault) - 17"456
9 - Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo-Ferrari) - 21"146
10 - Sebastian Vettel (Ferrari) - 24"545
11 - Nicholas Latifi (Williams-Mercedes) - 31"650

Ritirati
Daniil Kvyat
Alexander Albon
Kimi Raikkonen
George Russell
Romain Grosjean
Kevin Magnussen
Lance Stroll
Daniel Ricciardo
Max Verstappen

* Penalizzato di 5"

Il campionato piloti
1.Bottas 25; 2.Leclerc 18; 3.Norris 16; 4.Hamilton 12; 5.Sainz 10; 6.Perez 8; 7.Gasly 6; 8.Ocon 4; 9.Giovinazzi 2; 10.Vettel 1.

Il campionato costruttori
1.Mercedes 37; 2.McLaren-Renault 26; 3.Ferrari 19; 4.Racing Point-Mercedes 8; 5.Alpha Tauri-Honda 6; 6.Renault 4; 7.Alfa Romeo-Ferrari 2.
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