25 Set 2005 [20:29]
Brands Hatch, gara 2: ancora il Brasile in una gara combattuta
La seconda gara della A1 Grand Prix a Brands Hatch ha riservato una serie infinita di emozioni che hanno divertito gli 80.000 spettatori presenti lungo il circuito. Ha vinto ancora il Brasile con Nelson Piquet, ma questa volta il pilota scelto da Emerson Fittipaldi se l'è dovuta sudare. Primo colpo di scena nel giro di ricognizione quando la Nuova Zelanda è rimasta ferma. Halliday è quindi stato spinto in corsia box da dove è poi riuscito a ripartire. Al via, altra emozione con la Francia, in prima fila, rimasta ferma per un problema elettrico. Per fortuna, Premat è stato sfilato da tutti con un brivido per l'Austria di Lauda che è passato sull'erba. Nel corso del primo giro si sono eliminati per contatto la Indonesia di Mikola e l'Irlanda di Devaney e poco dopo anche la Svizzera di Jani e il Portogallo di Parente.
Strepitosa la prima tornata della Italia di Toccacelo, sesta dopo che era partita dalla sedicesima posizione. Al comando il Brasile poi Australia, Gran Bretagna, Pakistan, Italia e Malesia. Noie meccaniche hanno fermato ai box gli Stati Uniti di Speed, veramente sfortunato mentre un drive-through lo ha subito la Germania per partenza anticipata di Scheider. Ottimo il pit-stop degli uomini di Ghinzani che hanno rispedito Toccacelo in pista all'11° posto davanti a Yoong della Malesia. Al 13° giro però, il pilota italiano si è dovuto arrendere. Davanti a lui si è trovato la monoposto del Libano guidata da Beschir, più lenta di 4" al giro ma in decima posizione in quanto il pilota che si era allenato in Italia nella 3000 Pro Series non aveva effettuato ancora il cambio gomme. Sul rettifiloo di arrivo, Toccacelo lo ha affiancato (Beschir aveva lasciato la porta aperta), ma improvvisamente, senza neanche aver guardato negli specchieti, il libanese ha chiuso la porta. Toccacelo lo aveva intuito, ha rallentato, ma non ha potuto evitare di colpire con la ruota anteriore sinistra la gomma posteriore destra di Khalil il quale ha capotato rovinosamente un paio di volte mentre il romano ha finito la corsa nella sabbia. Per fortuna Beschir non ha riportato alcuna ferita. Un vero peccato per Toccacelo, il terzo posto era alla sua portata: "Sono molto arrabbiato. Tutto stava procedendo alla perfezione, ma questo pilota più lento non mi ha proprio visto ed è finita così. Ringrazio comunque la squadra per il gran lavoro fatto. Dovete considerare che la vettura è stata completata soltanto venerdì mattina e che prima non avevamo mai svolto test a differenza della maggioranza delle altre squadre. I ragazzi poi sono stati bravissimi nel pit-stop, provato una sola volta. Insomma, il podio sarebbe stato un risultato incredibile, ma Beschir...".
E' quindi entrata la safety-car e di conseguenza tutti hanno completato il pit-stop. Il Brasile è però stato lento e tra il tripudio generale, la Gran Bretagna è uscita al comando davanti all'Australia e al Brasile. Ma ancora in regime di safety-car, Kerr si è dovuto fare da parte per problemi elettrici lasciando in testa Power. Al restart al 19° passaggio, bella è stata la battaglia tra Power e Piquet. Ma l'australiano era in chiara crisi di gomme e nulla ha potuto quando al 28° giro il Brasile ha attaccato con una bella manovra all'esterno. Piquet ha preso il largo mentre dietro Nuova Zelanda (risalita alla grande grazie a una ottima strategia adottata anche dal Sud Africa) e Messico hanno ingaggiato una lotta furibonda, ma corretta. Alla fine l'ha spuntata Duran su Halliday. Per testacoda si sono ritirati la Repubblica Ceca con Charouz e la Russia con Fomenko. Seconda vittoria quindi per Piquet che finalmente al termine della gara ha sfoderato un poderoso sorriso facendo esplodere tutta la sua felicità abbracciando uno ad uno i componenti del team Brasile di Emerson Fittipaldi e Ronaldo, formazione gestita in pista dalla ASM di Frederic Vasseur che nella A1 Grand Prix ne ha affidato la responsabilità a Philippe Gautheron.
Nella foto, Nelson Piquet mostra raggiante l'assegno di 300.000 dollari incassato per la vittoria.
Massimo Costa
L'ordine di arrivo di gara 2, domenica 25 settembre 2005
1 – Brasile – Nelson Piquet – 38 giri in 55’01”910
2 – Australia – Will Power – a 11”330
3 – Messico – Salvador Duran – a 23”125
4 – Nuova Zelanda – Matthew Halliday – a 23”705
5 – Malesia – Alex Yoong – a 24”352
6 – Sud Africa – Stephan Simpson – a 24”852
7 – Olanda – Jos Verstappen – a 25”630
8 – Giappone – Ryo Fukuda – a 26”219
9 – Canada – Sean McIntosh – a 27”179
10 – Germania – Timo Scheider – a 1 giro
11 - Austria - Mathias Lauda - a 1 giro
12 - Cina - Quanxiu Ma - a 1 giro
13 - Pakistan - Adam Khan - a 3 giri
Giro più veloce: Brasile
Ritirati
0 giri - Indonesia
0 giri - Irlanda
1° giro - Svizzera
1° giro - Portogallo
13° giro - Italia
13° giro - Libano
14° giro - Stati Uniti
17° giro - Gran Bretagna
18° giro - Russia
24° giro - Repubblica Ceca
Non partiti
Francia e India
Il campionato
1.Brasile punti 21; 2.Australia 16; 3.Nuova Zelanda 15; 4.Messico 13; 5.Francia 9; 6.Gran Bretagna e Malesia 6; 8.Sud Africa 5; 9.Pakistan e Olanda 4; 11.Portogallo e Giappone 3; 13.Svizzera e Canada 2; 15.Irlanda e Germania 1.