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6 Feb 2017 [15:53]

Bruni-Porsche, potenziale illimitato

Marco Cortesi

Porsche e Gianmaria Bruni ormai è proprio fatta. E manca solo l’ufficialità a sancire un divorzio clamoroso… ma non troppo con la Ferrari e l'approdo per una nuova avventura. Il pilota romano ha rinunciato ad un lungo contratto con la casa del cavallino abbracciando gli arci-rivali di Stoccarda. Un contatto nato tempo fa e anticipato da Italiaracing già lo scorso ottobre. L'idea, quella di entrare in un programma che, a uno come lui, ha un enorme potenziale da offrire, contro una situazione cristallizzata e con poche possibilità di… avanzamenti di carriera.

Non si parla infatti di un pilota qualunque, ma di Gianmaria Bruni, colui che a pieno titolo è ritenuto il miglior pilota GT al mondo. Ma perché limitarsi? In un team, quello di casa Ferrari gran turismo, sempre parecchio borderline quanto ad ufficialità, restare a lungo significa guidare in GT, andando fortissimo, rivincendo tutto, ma senza particolari opportunità di fare altro. E inoltre, senza particolari speranze per un futuro da dirigente o ambasciatore. Dato che alla Ferrari, casa madre, delle competizioni Gran Turismo sembra interessare davvero poco salvo che per i “clienti”.

Dall’altro lato, un colosso automobilistico che può dare ad un personaggio di quel calibro non solo un posto di lavoro, ma anche (in prospettiva) la chance di dire la sua nella classe regina e, perfino dopo la carriera, restare se lo vorrà un portabandiera. Al pari, per intenderci, di quello che è Dindo Capello per l’Audi.

Nella speranza che, dopo il primo approccio con la RSR arrivi anche un incontro con la 919 Hybrid, e che le rose fioriscano, gli italiani possono sognare di rivedere un pilota italiano in lotta per l’assoluta a Le Mans. Intanto, per Porsche Bruni può essere il match winner, colui che da solo vale un intero programma. Con un potenziale illimitato.
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