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29 Apr [16:35]

Budapest, gara 2
Huff sfrutta l'occasione

Jacopo Rubino

È partito dalla pole, ereditata dopo la penalità inflitta dai commissari ad Attila Tassi, e non ha sprecato l'occasione: Rob Huff ha vinto gara 2 del WTCR a Budapest. Dopo aver difeso la posizione al via dalla minaccia di Daniel Nagy, il britannico ha condotto il gruppo fino al traguardo, regalando alla Volkswagen il primo successo iridato nelle competizioni turismo.

Sostenuto dal tifo dei connazionali, la wild-card Nagy non ha comunque mai perso contatto con il campione 2012 del WTCC, terminando a pochi decimi: un ottimo risultato per il portacolori del team M1RA. A completare il podio un'altra Hyundai, quella di Yvan Muller. Il francese si è districato bene nelle fasi iniziali, si è installato in terza piazza e alla fine ha visto comparire negli specchietti la sagoma di Gabriele Tarquini.

L'abruzzese, ottavo allo start, è stato infatti bravo a superare prima James Thompson (poi fermato da un problema tecnico), quindi Esteban Guerrieri con una manovra di forza in curva 2. L'argentino, quinto, è stato l'unico alfiere superstite del Munnich Motorsport, visto che quasi in contemporanea a Thompson ha alzato bandiera bianca pure Yann Ehrlacher, vincitore di gara 1 e in lotta per la zona punti.

L'idolo di casa Norbert Michelisz, dalla quinta fila frutto della griglia invertita, ha recuperato invece fino al sesto posto avendo ragione nelle ultime fasi di Mehdi Bennani. A completare la top 10 sono Benjamin Lessennes, Zsolt Szabo e il campione 2017 della TCR International Series, Jean-Karl Vernay: non è comunque un weekend semplice per le auto marchiate Audi, complice un balance of performance forse troppo severo. Tenace la risalita dalle retrovie di Thed Bjork, ma il 12esimo posto non è sufficiente a raccogliere punti.

Scattato dal fondo, Fabrizio Giovanardi è risalito 19esimo ma è incappato anche in un contatto con l'Alfa Romeo gemella di Gianni Morbidelli, 23esimo al traguardo. L'episodio è stato messo sotto analisi dai commissari. Proprio Tassi, citato all'inizio, è stato costretto a sua volta a schierarsi in coda: l'alfiere della KCMG (penalizzato dapprima con la cancellazione del crono ottenuto in Q2, che gli avrebbe dato la prima fila), come Giovanardi aveva saltato i controlli per il peso. Poi ha chiuso 18esimo.

Aggiornamento 19:41: Penalizzato Giovanardi
Penalità di 30 secondi per Fabrizio Giovanardi. Il pilota emiliano è stato ritenuto colpevole del contatto in curva 2 con il compagno Gianni Morbidelli, finito in fondo al gruppo. Giovanardi, partito dal fondo dello schieramento, aveva concluso 19esimo ma retrocede 23esimo, proprio alle spalle dell'Alfa Romeo gemella.

Domenica 29 aprile 2018, gara 2

1 - Rob Huff (Volkswagen) - Loeb - 12 giri 23'11"390
2 - Daniel Nagy (Hyundai) - M1RA - 0"562
3 - Yvan Muller (Hyundai) - YMR - 2"200
4 - Gabriele Tarquini (Hyundai) - BRC - 2"659
5 - Esteban Guerrieri (Honda) - Münnich - 3"050
6 - Norbert Michelisz (Hyundai) - BRC - 4"252
7 - Mehdi Bennani (Volkswagen) - Loeb - 8"529
8 - Benjamin Lessennes (Honda) - Boutsen Ginion - 13"453
9 - Zsolt David Szabo (Cupra) - Zengo - 19"460
10 - Jean - Karl Vernay (Audi) - Leopard - 19"896
11 - Norbert Nagy (Cupra) - Zengo - 22"475
12 - Thed Björk (Hyundai) - YMR - 22"855
13 - John Filippi (Cupra) - Campos - 24"007
14 - Nathanaël Berthon (Audi) - Comtoyou - 24"480
15 - Gordon Shedden (Audi) - Leopard - 25"916
16 - Aurélien Comte (Peugeot) - DG Sport - 26"732
17 - Frédéric Vervisch (Audi) - Comtoyou - 27"115
18 - Attila Tassi (Honda) - KCMG - 27"832
19 - Tom Coronel (Honda) - Boutsen Ginion - 31"597
20 - Aurélien Panis (Audi) - Comtoyou - 33"739
21 - Denis Dupont (Audi) - Comtoyou - 39"207
22 - Gianni Morbidelli (Alfa Romeo) - Mulsanne - 44"396
23 - Fabrizio Giovanardi (Alfa Romeo) - Mulsanne - 1'00"037 *

* Penalità di 30 secondi

Giro più veloce: Daniel Nagy 1'54"787

Ritirati
9° giro - Yann Ehrlacher
9° giro - James Thompson
8° giro - Mat'o Homola
6° giro - Pepe Oriola