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20 Giu [9:27]

Budget cap a 175 milioni di dollari,
è il giusto limite per la F1 dal 2021?

Jacopo Rubino - Photo4

175 milioni di dollari. È la cifra fissata per il fatidico budget cap che verrà introdotto in Formula 1 partire dalla stagione 2021: non c'è ancora l'ufficialità, perché i regolamenti del futuro saranno ratificati solo ad ottobre, però sul tetto alle spese l'intesa sembra essere stata raggiunta, almeno negli aspetti principali. Dall'entrata in vigore, potrebbe aprirsi realmente una nuova fase storica. Secondo Zak Brown, capo McLaren, è la speranza per rendere "economicamente sensato" l'impegno nella categoria regina. Ma qualcuno considera la cifra ancora troppo alta per garantire maggiore equilibrio in griglia.

Per Liberty Media c'è il gusto di vittoria, visto che la proprietà americana ne ha fatto un punto prioritario sin dal suo insediamento al vertice, nel 2017. L'idea originale, però, nasce addirittura da Max Mosley, ex presidente FIA che non è mai riuscito a concretizzarla. Gli ostacoli del resto sono molteplici, Liberty stessa ha dovuto lavorare a fondo, ma il boss Chase Carey si è detto ottimista.

"Ci è servito un anno per discuterne, non solo per fissare un limite ragionevole ma anche per avere un sistema di controllo adeguato", ha spiegato il manager statunitense in una intervista a Servus TV. "Il nostro è uno sport complesso, ma i trucchi si possono trovare in qualsiasi attività economica al mondo. Le regole sono chiare, e confido che tutto possa essere controllato in maniera affidabile".

Dal conteggio saranno escluse le attività di marketing e la retribuzione dei piloti, ma ad oggi solo i tre top team (Mercedes, Ferrari e Red Bull) appaiono destinate a operare dei tagli. Oppure, potrebbero dirottare le risorse in esubero, umane e tecniche, su progetti alternativi. Helmut Marko, consulente della scuderia anglo-austriaca, ha citato ad esempio le hypercar che saranno le prossime protagoniste dell'endurance in luogo delle LMP1, ma ha pure affermato: "Nello scenario peggiore, avremo un campionato mondiale di contabilità".

Il timore è un eccesso di normative a cui sottostare, ma per trovare un equilibrio c'è tutto il 2020. Il prossimo anno, pur senza una disciplina ufficiale, il sistema di rendicontazione verrebbe già applicato come prova generale. "Non verranno ancora toccati i budget, servirà a valutare come otteniamo le informazioni. Tutti potranno capire come funziona, sappiamo che servirà un periodo di apprendimento", ha confermato Carey. "Stiamo cercando di creare una competizione migliore rispetto ad oggi, deve essere un business più sano per tutti coloro che ne sono coinvolti".