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9 Ott [12:15]

Buriram, gara: Bandoh al top
Caldarelli a podio e 2° in classifica

Marco Cortesi

Prima vittoria in SuperGT per il team Bandoh, una delle realtà più giovani della specialità parte del pattuglia Lexus, nel sesto round del SuperGT a Buriram in Thailandia. Dopo la pole position conquistata da Yuhi Sekiguchi in qualifica, la vettura numero 19 se n’è andata proprio nelle mani del ventottenne di Tokyo, che ha avuto la fortuna di andare incontro ad una foratura a due curve dalla fine del suo stint. Nel finale, ripresa la pista in vetta, Yuji Kunimoto ha controllato la situazione.

Nonostante un cambio gomme anticipato, e coperture quindi più vecchie, Kunimoto è riuscito a gestire il recupero del debuttante Tadasuke Makino. In sostanza, si è ripetuto il risultato della prima fila anche per via di una penalità inflitta a De Oliveira-Yasuda per un’irregolarità ai box. Originariamente, la Nissan Impul aveva recuperato fino al secondo posto, ma ha tagliato il traguardo quarta. Il terzo gradino del podio è andato, al termine di un recupero eccellente, ad Andrea Caldarelli e Kazuya Oshima. Eccezionale in particolare la battaglia vinta dal pescarese contro Heikki Kovalainen.

KO la Nissan Nismo di Ronnie Quintarelli e Tsugio Matsuda, chiamata ad una gara di sofferenza con il massimo della zavorra, 100 kg. In lotta per l’ottavo posto, Matsuda ha cercato un sorpasso impossibile ai due leader della classe GT300 per liberarsi della pressione di Tomoki Nojiri. Il risultato è stato un testacoda che ha coinvolto anche le Lexus di Tachikawa-Ishiura (seconda in graduatoria) e Rossiter-Hirakawa.

Matsuda e Quintarelli continuano a comandare il campionato anche per via di un finale difficile da parte di Kovalainen-Hirate. Abbiamo così un eccezionale 1-2 tricolore, Caldarelli occupa il secondo posto insieme a Oshima, con 10 punti di distacco.

In GT300, sfida all’ultima curva tra la Toyota di Takeshi Tsukiya e Takamitsu Matsui e la Nissan di Kazuki Hoshino e Jann Mardenborough. Alla fine, anche in questo caso con gomme più vecchie, la GT86 “Mother Chassis” del team VivaC ha resistito al ritorno di Mardenborough, prevalendo per un solo secondo sulla GT-R GT3. Nelle barriere la Subaru ufficiale di Iguchi-Yamauchi, ex leader del campionato.

Domenica 9 ottobre 2016, gara

1 - Sekiguchi/Kunimoto (Lexus RCF) – Bandoh - 66 giri
2 - Mutoh/Makino (Honda NSX) – Drago - 2”917
3 - Oshima/Caldarelli (Lexus RCF) – LeMans - 17”583
4 - Yasuda/Oliveira (Nissan GTR) – Impul - 24”166
5 - Nakajima/Baguette (Honda NSX) – Nakajima - 26”506
6 - Tsukakoshi/Kogure (Honda NSX) – Real - 26”703
7 - Kovalainen/Hirate (Lexus RCF) – Sard - 35”763
8 - Matsuura/Nojiri (Honda NSX) – Aguri - 42”193
9 - Ito/Cassidy (Lexus RCF) – Tom's - 42”872
10 - Rossiter/Hirakawa (Lexus RCF) – Tom's - 45”064
11 - Yamamoto/Izawa (Honda NSX) – Kunimitsu - 45”182
12 - Motoyama/Chiyo (Nissan GTR) – Mola - 1 giro
13 - Sasaki/Yanagida (Nissan GTR) – Kondo - 2 giri

Ritirati
56° giro - Matsuda/Quintarelli
56° giro - Tachikawa/Ishiura

Il campionato
1. Matsuda-Quintarelli 56; 2. Oshima-Caldarelli 46; 3. Tachikawa-Ishiura, Kovalainen-Hirate 45; 5. Sekiguchi-Kunimoto 41.