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9 Mar 2022 [15:00]

Caso Adria, altri sviluppi:
il 31 marzo asta di tutti i beni

Jacopo Rubino

La storia dell'autodromo di Adria rischia davvero di giungere presto al capolinea. Sotto sequestro dal 17 gennaio per problemi finanziari, l'impianto veneto sarà oggetto d'asta di tutti i relativi beni mobili il prossimo 31 marzo. Lo riporta la testata "La Voce di Rovigo". Il provvedimento servirà a coprire almeno parte del buco di 53 milioni di euro creato dalla società F&M, che aveva avuto in gestione il tracciato, ma potrebbe lasciare il circuito letteralmente "svuotato", rallentando o forse rendendo impossibile la sua rinascita futura.

Già nelle scorse settimane, complice anche l'iter giudiziario che dovrà stabilire responsabilità e danni delle parti coinvolte, si parlava di due o tre anni di chiusura totale. Una speranza per la salvezza è quella di "un unico acquirente milionario che possa prelevare tutto e che possa mantenere intatta la struttura", si legge, ma l'ipotesi è ritenuta estremamente improbabile, a maggior ragione vista l'attuale congiuntura negativa dettata dal conflitto in Ucraina.

Nei prossimi giorni l'autodromo sarà intanto aperto per consentire un sopralluogo ai soggetti interessati all'acquisto dei beni mobiliari, mentre la politica locale sottolinea la preoccupazione per i danni all'indotto: gli operatori della ristorazione e della ricettività non possono più contare sul flusso di professionisti e appassionati che gravitava intorno alla pista.

Appena a novembre l'Adria Raceway aveva accolto uno degli eventi più prestigiosi sin dalla sua inaugurazione, avvenuta nel 2002: l'appuntamento del Mondiale FIA WTCR, prima manifestazione agonistica in cui è stata utilizzata la configurazione di percorso aggiornata a 3749 metri. I lavori, probabilmente, hanno peggiorato la situazione finanziaria finita nel mirino.
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