formula 1

Fornaroli si lega alla McLaren
Con lui Verschoor e Costoya

Massimo CostaLeonardo Fornaroli è un pilota McLaren. Certo non per guidare nel Mondiale F1 dove i sedili di Lando Norris e O...

Leggi »
formula 1

Lo stile Red Bull colpisce Antonelli
Wolff: "Le solite stupidaggini"

Massimo CostaLo stile Christian Horner aleggia ancora nel box Red Bull e chissà quando Laurent Mekies, il suo sostituto...

Leggi »
formula 1

Verstappen a -12 da Norris
McLaren, un errore che costa caro

Massimo Costa - XPB ImagesSe la McLaren ha deciso di far vincere il Mondiale piloti a Max Verstappen, ce lo dica. Scherzi a ...

Leggi »
formula 1

Losail - La cronaca
Verstappen ringrazia la McLaren

Clamorosa vittoria di Verstappen, completamente regalata dalla follia degli uomini McLaren. Secondo posto per Piastri, terzo...

Leggi »
FIA Formula 2

Ma cosa hai fatto!
Fornaroli campione in anticipo
La crescita incredibile del piacentino

Massimo Costa - Dutch Photo L'ha fatto ancora. L'underdog che diventa star. E' una storia incredibile quella di ...

Leggi »
altre

Trulli selezionato come pilota 2026
di Porsche Motorsport Asia Pacific

Massimo CostaArriva dall'Asia una bella notizia per il motorsport italiano. Enzo Trulli, figlio del grande Jarno che ha ...

Leggi »
26 Nov 2018 [18:06]

Caso Ghosn: status quo apparente...

Alfredo Filippone

A una settimana dal clamoroso arresto di Carlos Ghosn in Giappone, la vicenda entra in un fase più 'tranquilla' sul piano pubblico, ma non dietro le quinte. Oggi è giunta la scontata decisione del consiglio di amministrazione della Mitsubishi Motor Company di revocare Ghosn come presidente di MMC, il membro più recente dell'Alliance Renault-Nissan (attraverso la quota del 34% del capitale assunta dalla Nissan nel 2016).

Mentre proseguono le indagini e gli interrogatori, Ghosn è tutt'ora in detenzione preventiva (e la stessa sorte vive Greg Kelly, suo braccio destro, arrestato insieme a lui) e formalmente indagato per "occultamento" di redditi su un ammontare di 39 milioni di euro e di bonus su 30 milioni maturati in Nissan nonché "deviamento" di fondi dell'azienda, accuse che riguardano gli immobili messi a sua disposizione e anche, pare, un contratto di consulenza, reputato 'fittizio', di 100.000 dollari l'anno a favore di sua sorella.

Secondo la legge giapponese, il manager 64enne potrebbe essere trattenuto in detenzione preventiva sino al 4 dicembre, periodo che può essere prolungato in caso di nuovi capi d'accusa. Il dirigente franco-brasiliano è detenuto nel carcere di Kosuge, a Tokyo, e non beneficia di eccezione alcuna rispetto alle severe condizioni di vita dei penitenziari nipponici. In osservanza dei protocolli diplomatici, è regolarmente visitato dall'ambasciatore francese e dal console brasiliano, che lo hanno trovato 'sereno e pronto a difendersi' dagli addebiti mossigli, che contesta in toto. Ghosn ha affidato la sua difesa a un penalista molto noto in Giappone, Motonari Otsuru.

Sul fronte della guerra in seno all'Alliance Renault-Nissan, dietro ai proclami di facciata sulla volontà di mantenere l'alleanza (compreso, quello congiunto, fatto dai ministri dell'Economia francese Le Maire e giapponese Seko) per tranquillizzare i mercati, fervono le grandi manovre e non si capisce come potrà essere ripristinata una minima fiducia fra le due componenti. A Parigi, non sbolle la "collera" (è il termine usato da una fonte anonima in seno all'azienda) del management Renault e dei vertici del governo francese, per il 'colpo basso' dei giapponesi nei confronti dell'azionista principale della Nissan, tenuto all'oscuro di tutto, sia dell'inchiesta interna segreta nei confronti di Ghosn, che del suo defenestramento e linciaggio pubblico compiuti lunedì scorso dal CEO di Nissan, Hiroto Saikawa.

La Renault sta conducendo un proprio audit interno sull'operato di Ghosn, non fidandosi di quello dei giapponesi, e come noto, ha soltanto sospeso temporalmente il proprio dirigente. In ogni caso, anche se la vicenda dovesse venir ridimensionata, appare impossibile che Ghosn possa tornare non solo al comando dell'Alleanza (nel caso lo voglia...), ma anche al timone di Renault, visto il siluro alla sua credibilità. Non è sfuggito a nessuno che i sindacati francesi, con i quali Ghosn ha sempre avuto rapporti difficili, si siano affrettati ad esautorarlo non appena è scoppiata la grana. L'era Ghosn sembra davvero finita, ma il post-Ghosn è tutto da scrivere.
TatuusTRIDENTWSKF4ItaliaF4 SpanishEurocup3G4RacingPREMACampos RacingRS RacingCetilar