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5 Nov 2020 [19:41]

Che succede alla Racing Point?
Errori di strategia e Stroll delude

Massimo Costa

Cosa sta accadendo alla Racing Point? Errori di strategia e un Lance Stroll che da qualche gara appare decisamente sotto tono, fanno sorgere più di un punto interrogativo sul team inglese che il prossimo anno si chiamerà Aston Martin ed è intenzionato a compiere un grande salto di qualità con l'arrivo di Sebastian Vettel. Domenica scorsa, a Imola, la squadra ha sbagliato tutto nel finale di gara, privandosi di un podio (terzo posto) che pareva già sicurissimo nelle mani di Sergio Perez, protagonista di una gara magistrale dopo essere partito dalla undicesima posizione.

D'accordo, è vero che la Racing Point tutte le corse fino ad ora disputate le ha concluse in zona punti. Un passo che soltanto la Mercedes può vantare. E ovviamente, abbiamo preso in considerazione anche i piazzamenti (che valevano 15 punti) che per le statistiche le sono stati tolti nel GP della Stiria per la nota controversia sula proprietà intellettuale delle prese d’aria dei freni, ritenute simili in tutto e per tutto a quelle della Mercedes. Ma il podio svanito a Imola peserà non poco sulla classifica costruttori finale, dove la lotta per il terzo posto la si sta giocando punto a punto.

Perez si trovava alle spalle delle due Mercedes quando Max Verstappen si è ritirato per uscita di pista dovuta al taglio del pneumatico posteriore destro causato da un detrito, ed è entrata la safety-car. Dal box Racing Point, hanno immaginato che tutti coloro che in classifica seguivano Perez, si sarebbero fermati ai box per montare la mescola soft delle gomme Pirelli. E così hanno richiamato in pit-lane il buon Sergio, che non ha battuto ciglio, per effettuare tale cambio gomme, il secondo. Renault e Ferrari però, per Daniel Ricciardo e Charles Leclerc, hanno optato diversamente e sono rimaste in corsa con le gomme dure, così come la Red Bull con Alexander Albon.

Una mazzata per la Racing Point. Perez si è così ritrovato sesto e alla ripartenza è anche stato superato da Daniil Kvyat, che come lui aveva optato per le soft ed è stato più lesto al via. Perez è riuscito a scavalcare Albon, ritrovando la sesta posizione, poi si è gettato su Leclerc, ma non è riuscito a portare a termine il sorpasso. Una vera beffa per lui e per il team perché terzo ha concluso la Renault di Ricciardo che prima dell’ingresso in pista della safety-car, era quarto, alle sue spalle.

Poi, c'è Stroll che sta diventando un caso perché dopo la pessima gara portoghese, con l’errore nel sorpasso a Lando Norris, anche a Imola ha subito danneggiato l’ala anteriore contro la Renault di Esteban Ocon, poi ha ciondolato nelle ultime posizioni per tutta la corsa. E quando si è fermato per il pit-stop, è pure arrivato lungo alla piazzola buttando a terra il meccanico addetto al sollevamento della vettura. Dopo il terzo posto di Monza, Stroll è sparito dai radar e per la quarta gara consecutiva (all’Eifel per Covid-19 non ha partecipato) non ha portato punti alla squadra. Per fortuna che ci ha pensato Perez che negli ultimi cinque Gran Premi ha consegnato a papà Stroll, ovvero colui che lo ha scaricato per la prossima stagione, 48 punti.

La scusante, del resto valida, è che dopo il Covid-19 che lo ha fermato al Nurburgring, Stroll sta faticando nel riprendersi, nel trovare la giusta condizione. L'errore grossolano di Portimao, uniti a quelli di Imola, lasciano intravvedere una certa mancanza di lucidità. Vediamo cosa accadrà nei prossimi Gran Premi, ma di certo il buon Lance non sta che dando ragione a coloro che vedono il licenziamento di Perez un grave errore per il team, ma del resto quando la squadra è di proprietà del padre di uno dei due piloti (Lawrence Stroll appunto), la decisione è già scritta al di là dei risultati che la pista mette nero su bianco. Anche se, in realtà, il boss canadese un giorno disse che Lance il posto se lo sarebbe dovuto guadagnare...
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