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21 Dic [9:44]

Dalla FIA regole più severe
per la Superlicenza nelle prove libere

Jacopo Rubino - Photo4

La regolamentazione della Superlicenza in Formula 1 diventerà più severa, anche per i piloti chiamati in pista soltanto nelle prove libere del venerdì: questa la volontà della FIA per il 2018, sempre più motivata a dare importanza alle sue serie addestrative fino a renderle, di fatto, un passaggio obbligatorio.

Dalla prossima stagione, quindi, il lasciapassare per un primo turno di free practice arriverà dopo aver completato almeno sei gare in F2, o avendo accumulato almeno 25 punti-licenza secondo lo schema già disegnato dalla Federazione per le altre categorie. Per affrontare ulteriori sessioni, invece, sarà richiesto addirittura un intero campionato in Formula 2 o, in alternativa, di avere ottenuto un minimo di 25 punti nel triennio precedente alla domanda.

Non solo, perché bisognerà sottoporsi ad un esame teorico: come spiega l'appendice L del Codice Sportivo Internazionale, al paragrafo 5.2.4, "i piloti dovranno superare con successo un questionario riguardante gli aspetti principali del Codice Sportivo Internazionale e del Regolamento Sportivo F1". Dalla seconda sessione in poi, anche i team dovranno certificare di aver istruito i propri drivers in materia.

Il tutto subordinato ovviamente alla maggiore età, al possesso di una patente per la guida su strada e all'aver già condotto una monoposto di F1 giudicata "rappresentativa" (quindi vecchia al massimo di stagioni) per un massimo di due giornate, ma non più di sei mesi in anticipo rispetto alla richiesta per l'ottenimento della Superlicenza.

Sulla carta sembra un giro di vite molto stretto, in realtà non dovrebbe rivoluzionare lo stato delle cose: dei sei piloti all'opera nelle FP1 durante il 2017, l'unico privo dei requisiti sarebbe stato Alfonso Celis, al quale non sarebbero bastati i piazzamenti maturati fra GP3 e Formula V8 3.5. Disco verde per tutti gli altri, ossia il nostro Antonio Giovinazzi, Sergey Sirotkin, Charles Leclerc, George Russell e Sean Gelael. Di sicuro è ormai raggiunto l'obiettivo di evitare situazioni come il debutto-lampo di Max Verstappen, che portò appunto alla creazione del sistema a punti per avere accesso alla F1.

Nella foto, Alfonso Celis sulla Force India