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13 Feb [11:32]

Ecco la Mercedes W10,
un'evoluzione per confermarsi

Jacopo Rubino

Da nomenclatura si chiama W10, la decima vettura Mercedes dal ritorno in Formula 1 come costruttore completo. Sarà anche la sesta (consecutiva) campione del mondo? Solo la pista ce lo dirà, compresa quella Silverstone dove si svolge oggi la presentazione-shakedown della nuova Freccia d'Argento. Per cominciare, sono arrivati i primi rendering online: seguendo la tendenza delle rivali già presentate, anche in questo caso il progetto appare una diretta evoluzione del precedente, sempre basato sulla filosofia del passo lungo. Ma il team principal Toto Wolff sottolinea: "Ripartiamo da zero, per dimostrare da capo il nostro valore, rispetto a noi stessi e agli avversari. Niente è garantito".

Resta quasi invariata la forma del muso, che "nasce" stretto e va ad allargarsi in corrispondenza dell'attacco delle sospensioni anteriori, e sono mantenuti i vistosi deviatori di flusso orizzontali. L'ala anteriore è ovviamente ripulita di appendici, vietate con il regolamento 2019, presentando quattro profili al di sopra del piano principale. La Mercedes sembra invece proseguire sulla propria strada nella zona delle pance, con bocche di ingresso modificate: ora appaiono meno protese verso l'esterno, ma più estese verticalmente. I cosiddetti "turning vanes" non si allineano alla soluzione lanciata dall'antagonista Ferrari già nel 2017, che anche Renault e Toro Rosso sembrano aver ripreso, con le appendici ancora ben distinte dalle pance stesse. Grande pulizia nel retrotreno, mentre sono elaborate come non mai le paratie dell'ala posteriore.

"Abbiamo lavorato su sospensioni e aerodinamica per avere una macchina più gentile sulle gomme", ha spiegato il direttore tecnico James Allison. La gestione dei pneumatici, in alcuni Gran Premi, è stata in effetti un punto debole. "E anche se il peso minimo è stato aumentato di 10 chili, abbiamo analizzato ogni pezzo per alleggerirlo ulteriormente: alcuni di mezzo chilo, alcuni persino di pochi grammi. Tutti insieme ci hanno però dato un margine da spendere su aerodinamica, sospensioni e power unit per cercare più prestazioni".

In fatto di propulsore, spiega il capo motorista Andy Cowell, gli interventi hanno riguardato i sistemi di raffreddamento, "sia per portare benefici aerodinamici che maggiore efficienza", oltre alla combustione e al recupero dell'energia. "Con un po' di gestione, si potrà partire in gara con meno di 110 kg (il nuovo limite di carburante contro i 105 del 2018, ndr). Cinque chili risparmiati sono sirca due decimi al giro".

Anche la livrea ha ricevuto qualche ritocco, ma sicuramente nulla di "rivoluzionario" come la squadra si è divertita a far credere in questi giorni, mostrando sui social network gli indizi di una potenziale colorazione mimetica. L'abito è anzi ancora più grigio, forse in una tonalità un poco più chiara, ma cambiano gli inserti in verde acqua dello sponsor Petronas che danno quasi l'impressione di essere delle scariche elettriche. Nella F1 ibrida, appaiono senza dubbio a tema. Al posteriore la sfumatura vira verso il grigio scuro, "tempestato" da piccole stelle a tre punte, quelle del marchio tedesco. I numeri di gara di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas non saranno più rosso e azzurro, rispettivamente, ma grigi all'anteriore e bianchi sulla fiancata.

Nel frattempo, nelle mani di Bottas, la W10 ha subito assaggiato l'asfalto di Silverstone: lo shakedown è possibile sfruttando i 100 chilometri che il regolamento concede per effettuare riprese promozionali, seppur con pneumatici Pirelli da esibizione, meno performanti.