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20 Mar 2025 [16:21]

Ferrari, in Cina per crescere
Hamilton, serve più iniziativa

Massimo Costa - XPB Images
 
Archiviato il deludente Gran Premio di Melbourne, in Ferrari a Shanghai ci si lecca ancora le ferite per quanto accaduto lo scorso fine settimana. Qualifiche tristi, con Charles Leclerc e Lewis Hamilton in quarta fila, gara ancora peggiore. Leclerc in testacoda nelle fasi finali, decisive, della corsa mentre con le slick iniziava a piovere e attendeva di entrare ai box, Hamilton che non si intendeva con l'ingegnere di pista Riccardo Adami.

La SF-25 a Melbounre non era affatto competitiva, su questo non ci sono dubbi, ma sia Leclerc sia Hamilton sono convinti che il potenziale della Ferrari sia molto superiore a quanto evidenziato sabato e domenica scorsi. Per saperlo non ci resta che attendere quel che accadrà sul circuito di Shanghai già questa notte con il turno libero e la qualifica per la gara Sprint.

Ma al di là dell'aspetto tecnico, a stupire chi scrive è stata la mancanza di iniziativa dei due piloti Ferrari quando la pioggia nel finale del Gran Premio è arrivata. Se il team non è stato rapido nel capire la situazione meteo, a differenza di tutti gli altri praticamente, cosa aspettavano Leclerc e Hamilton ad imporsi? In pista c'erano loro, gli ingegneri e gli strateghi si trovavano davanti a un monitor.

Carlos Sainz non aspettava quasi mai le direttive di Adami, suo ingegnere negli anni trascorsi in Ferrari. Era lui, lo spagnolo, nelle situazioni critiche, a dire se fosse il momento o no di rientrare ai box per montare le gomme wet o le slick. Era lui a dettare la linea. Leclerc in questo è sempre stato più debole, attendendo le indicazioni via radio, raramente ha preso l'iniziativa.

E Hamilton? In Mercedes spesso aspettava le comunicazioni del suo ingegnere Peter Bonnington, salvo poi lamentarsi se queste erano errate. E questo si è verificato domenica a Melbourne, quando Adami ha sbagliato le previsioni riguardo la pioggia e Hamilton, che avrebbe dovuto capire al volo le condizioni meteo vivendole direttamente dall'abitacolo, si è adeguato. Errore non da poco per un pilota sette volte campione del mondo e con 19 anni di F1 sulle spalle.

Hamilton ha poi spiegato che lui e Adami stanno conoscendosi, miglioreranno la comunicazione. Lewis non vuole essere disturbato troppo dall'ingegnere, e questo lo si è capito quando rispondeva con un "lasciami in pace" di Raikkonen memoria. Per Shanghai attendiamo un cambio di passo.
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