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20 Lug 2020 [14:12]

Ferrari lenta anche in Ungheria,
c'è tanto di Vettel nel sesto posto

Jacopo Rubino

In Ungheria la Ferrari ha rimediato un'altra batosta: sesto Sebastian Vettel, Charles Leclerc addirittura fuori dalla zona punti. E con l'onta del doppiaggio da parte dell'imprendibile Mercedes. La gara di Budapest ha confermato, o semmai ribadito, tutte le debolezze della SF1000, anche se la buona qualifica aveva forse alimentato la speranza di risultati un poco migliori. La Rossa in versione 2020 resta una vettura carente sotto ogni aspetto (telaio, aerodinamica, motore), che sarà difficile far crescere. Ma va sottolineato che in terra magiara la squadra di Maranello ha raccolto qualcosa soprattutto grazie all'esperienza di Vettel, giubilato ancor prima che iniziasse la stagione di Formula 1.

C'è molto del tedesco, nel risultato di ieri: la scelta di montare le gomme medie al primo pit-stop è stata sua, e ha pagato. Un incredibile esempio di lucidità, superiore sicuramente a quella degli uomini al muretto. Non scontato, per chi si trova nell'abitacolo. Per Leclerc nel giro precedente era stato invece deciso il passaggio dalle intermedie alle soft, andate presto in crisi per il graining dovuto alle basse temperature. E così il monegasco si è trovato a remare a centro gruppo, soffrendo ad esempio contro la McLaren del suo futuro compagno Carlos Sainz, e mostrando un po' di comprensibile frustrazione via radio.

"Il tempismo è stato buono ma quando sono tornato in pista la linea asciutta era solo una, e le gomme hanno dato il meglio quando era impossibile superare. Per questo direi che le soft si sono dimostrate una scelta non azzeccata. Da quel momento in poi siamo sempre stati piuttosto lenti", ha raccontato Leclerc. Vettel, criticato (giustamente) per il testacoda nel GP d'Austria, poi incolpevole nel pasticcio al via del GP di Stiria, all'Hungaroring ha tirato fuori il possibile da una macchina mediocre. Senza dimenticare i parecchi secondi persi ai box, dovendo ritardare la ripartenza per far transitare le altre macchine in pit-lane. E già in qualifica l'ex Red Bull aveva battuto Leclerc per la seconda volta consecutiva.

"Il massimo a cui potevamo ambire era il quinto o il sesto posto", ha poi commentato il quattro volte iridato. "Nei giri conclusivi ho faticato molto con i pneumatici e non ho potuto lottare con Albon, come mi sarebbe piaciuto. Purtroppo non siamo dove vorremmo essere, ma almeno possiamo dire di aver veramente dato tutto quello che avevamo". Il dubbio che la Ferrari abbia deciso di scaricare Vettel troppo presto, pur tenendo conto dei molti errori compiuti da metà 2018 in avanti, tutto sommato resta. Potrebbe approfittarne la Racing Point, ora in splendida forma, se dovesse convincerlo a firmare: viste le parole dei diretti interessati, non è solo fanta-mercato.
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