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2 Mag [18:11]

Hamilton e Mercedes più forti,
a Portimao la Red Bull si arrende

Jacopo Rubino - XPB Images

Lewis Hamilton contro Max Verstappen, gli occhi sono sempre su di loro. Nel conto delle vittorie stagionali, nel duello per il titolo 2021 di Formula 1, il campione del mondo passa sul 2-1 trionfando al Gran Premio del Portogallo e va a +8 in classifica. Gestione da manuale quella del britannico, che al giro 10 non ha perdonato una sbavatura del suo sfidante per strappargli la seconda posizione in fondo al rettilineo. Forse è stato questo l'episodio chiave della gara a Portimao. Il pilota Mercedes ha restituito il "favore" ricevuto alla ripartenza dopo la safety-car chiamata dal ko di Kimi Raikkonen: l'alfiere Red Bull, da falco, aveva colto l'attimo perfetto per accelerare sul dritto e mettersi davanti.

In testa, però, c'era Valtteri Bottas: scattato dalla pole, il finlandese ha resistito alla pressione dei due scomodi inseguitori, ma al giro 20 si è arreso alla manovra in curva 1 del compagno di squadra. Forse poteva essere più aggressivo nel difendersi, così come più tardi con Verstappen, che anticipando la sosta ai box di una tornata (alla 35esima) ha colmato il piccolo gap e ha sfruttato il vantaggio delle gomme in temperatura per il sorpasso. Nel finale Bottas ha pure segnalato un calo di potenza, ma incassati i due colpi non sembrava comunque tenere il ritmo.

Verstappen invece ce l'ha messa tutta, ma oggi, forse complice il maggior caldo rispetto a venerdì e sabato, la Mercedes è apparsa più competitiva della Red Bull. La squadra anglo-austriaca ha tentato un jolly con Sergio Perez, tenuto in pista all'estremo (51 giri con la mescola media) fino a essere leader provvisorio, magari nella speranza di disturbare Hamilton che si avvicinava. Il sorpasso di Lewis però è stato facilissimo, e come da previsioni "Checo" si è fermato ai box subito dopo per tornare definitivamente quarto. Sistemate le posizioni di vertice, è partita la caccia al best lap: al penultimo giro la Mercedes ha chiamato Bottas per una sosta con cui montare un nuovo treno di Pirelli morbide, all'ultimo giro ha replicato la Red Bull, con Verstappen, ma Valtteri ha avuto la meglio in 1'19"865. Bisogna sfruttare ogni opportunità, del resto.

E gli altri? Lando Norris rimane una certezza, quinto con la McLaren dopo essere partito settimo. Lo è anche Charles Leclerc per la Ferrari: il monegasco ha "steccato" ieri in Q3, ma oggi, dopo aver montato la mescola hard, ha saputo cambiare marcia. Storia al rovescio, invece, per l'altra Rossa di Carlos Sainz: lo spagnolo è stato brillante al via, addirittura superando Perez grazie alla mescola soft, ma al restart dalla neutralizzazione ha perso due posizioni, da Perez e da Norris. Primo a effettuare il pit-stop, ha pagato la scelta del muretto di usare le coperture medie, invece che le hard rivelatesi più performanti. Sainz ha dovuto resistere 45 giri, fino al traguardo, perdendo sempre più ritmo, tanto da dare strada a Leclerc su ordine del team e poi scivolare fuori dalla top 10. Ne hanno approfittato Esteban Ocon e Fernando Alonso, settimo e ottavo con un'Alpine in crescita, Daniel Ricciardo (9°) che ha sistemato un po' la brutta qualifica, e Pierre Gasly che ha regalato un punticino all'AlphaTauri (10°).

Buon 12esimo il nostro Antonio Giovinazzi, con l'unica Alfa Romeo superstite: al termine del primo giro il compagno Raikkonen gli stava prendendo la scia e ha toccato la sua gomma posteriore sinistra. Ala in frantumi per il finlandese, che si è distratto nel modificare un settaggio sul volante. Un grosso errore. Per i detriti sparsi sull'asfalto, come detto, è servita una fase di safety-car, mentre fortunatamente Giovinazzi ha proseguito senza danni. L'appuntamento con la top 10, però, è ancora rinviato.

Sono svaniti i sogni Williams di andare a punti, dopo la super Q3 di George Russell: l'inglese ha terminato 16esimo, dietro alle Aston Martin di Sebastian Vettel e Lance Stroll, e a Yuki Tsunoda. Nicholas Latifi è stato addirittura battuto da un grintoso Mick Schumacher, alla guida della cenerentola Haas. Più di così al tedesco non si può chiedere, e ha pure rifilato 1 minuto a Nikita Mazepin, anche penalizzato per non aver dato strada da doppiato a Perez.

Domenica 2 maggio 2021, gara

1 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 66 giri 1'34'31"421
2 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 29"148
3 - Valtteri Bottas (Mercedes) - 33"530
4 - Sergio Perez (Red Bull-Honda) - 39"735
5 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 51"369
6 - Charles Leclerc (Ferrari) - 55"781
7 - Esteban Ocon (Alpine-Renault) - 1'03"749
8 - Fernando Alonso (Alpine-Renault) - 1'04"808
9 - Daniel Ricciardo (McLaren-Mercedes) - 1'15"369
10 - Pierre Gasly (AlphaTauri-Honda) - 1'16"463
11 - Carlos Sainz (Ferrari) - 1'28"955
12 - Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo-Ferrari) - 1 giro
13 - Sebastian Vettel (Aston Martin-Mercedes) - 1 giro
14 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1 giro
15 - Yuki Tsunoda (AlphaTauri-Honda) - 1 giro
16 - George Russell (Williams-Mercedes) - 1 giro
17 - Mick Schumacher (Haas-Ferrari) - 2 giri
18 - Nicholas Latifi (Williams-Mercedes) - 2 giri
19 - Nikita Mazepin (Haas-Ferrari) - 2 giri

Giro più veloce: Valtteri Bottas 1'19"865

Ritirati
2° giro - Kimi Raikkonen

Il campionato piloti
1.Hamilton 69 punti; 2.Verstappen 61; 3.Norris 37; 4.Bottas 32; 5.Leclerc 28; 6.Perez 22; 7.Ricciardo 16; 8.Sainz 14; 9.Ocon 8; 10.Gasly 7; 11.Stroll 5; 12.Alonso 5; 13.Tsunoda 2

Il campionato costruttori
1.Mercedes 101 punti; 2.Red Bull 83; 3.McLaren 53; 4.Ferrari 42; 5.Alpine 9; 6.AlphaTauri 8; 7.Aston Martin 5; 8.Alfa Romeo 0; 9.Williams 0; 10.Haas 0