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8 Ott [8:57]

IGTC – 8 Ore di Indianapolis
Dominio targato BMW-WRT

Michele Montesano

Anche nella 8 Ore di Indianapolis è proseguito il dominio BMW che ha così conquistato il terzo successo di fila nell’Intercontinental GT Challenge, dopo la 9 Ore di Kyalami e la 24 Ore di Spa. Gran parte del merito va alla perfetta gestione di gara da parte del Team WRT che ha così siglato il suo primo trionfo su suolo americano con una GT3 grazie all’equipaggio composto da Philipp Eng, Sheldon van der Linde e Dries Vanthoor. Inoltre la Casa di Monaco di Baviera è stato il primo costruttore a vincere due volte la 8 Ore di Indianapolis.

Le BMW M4 si sono rivelate imprendibili fin dalla partenza quando Eng e Augusto Farfus hanno letteralmente bruciato il poleman Alfred Renauer. Scattati rispettivamente dal quarto e sesto posto in griglia, i due piloti del WRT hanno preso il largo dettando l’andatura. Le prime due posizioni sembravano del tutto cristallizzate quando, appena trascorsa la terza ora di gara, la BMW del leader Vanthoor ha dovuto scontare un drive through per aver sforato di 11” il tempo massimo di un singolo stint. Poco dopo anche Charles Weerts, subentrato a Farfus, ha subito una foratura lenta scivolando alle spalle delle Mercedes AMG di Jules Gounon e Daniel Juncadella.



Saliti al comando delle operazioni, i piloti Mercedes hanno provato a resistere al recupero delle BMW ma la superiorità delle M4 GT3 è stata a dir poco lampante. Nonostante una strategia fuori sequenza, Farfus ha ripreso con estrema facilità le redini della gara seguito dal suo compagno di squadra Eng. Il Team WRT sembrava destinato a conquistare una perentoria doppietta quando il brasiliano, a due ore e mezza dalla bandiera a scacchi, si è scontrato con la Ferrari 296 GT3 del doppiato Onofrio Triarsi. La BMW ha riportato danni alla sospensione anteriore sinistra che, nonostante le velocissime riparazioni dei meccanici, l’hanno fatta retrocedere in fondo al gruppo.

A ereditare il comando è stata la vettura gemella di Eng, van der Linde e Vanthoor (nella foto sotto) che hanno impresso un ritmo indiavolato tagliando il traguardo con un margine di oltre cinquanta secondi sulla Mercedes AMG del Craft-Bamboo di Gounon, Raffaele Marciello e Maximilian Götz. Dopo aver preso brevemente la testa a metà gara, la vettura tedesca ha subito il cedimento dello splitter nelle fasi finali. È toccato a Marciello, fresco campione del GT World Challenge Europe Endurance Cup, portare la vettura fino in fondo precedendo per appena mezzo secondo la GT3 gemella del Groupe M di Maro Engel, Luca Stolz e Juncadella.



Quarta al traguardo, la Porsche del Wright Motorsport di Madison Snow, Trent Hindman e Jan Heylen ha conquistato la vittoria di classe Pro del GT World Challenge America. Nonostante una foratura accusata negli ultimi dieci minuti di gara, Heylen è riuscito a precedere la Porsche del team RS1. Steven McAller ed Eric Filgueiras, per l’occasione supportati da Klaus Bachler, sono stato incoronati campioni di classe Pro del campionato americano nella loro stagione d’esordio.

Grazie al sesto posto assoluto, l’equipaggio Mercedes del CrowdStrike by Riley composto da George Kurtz, Colin Braun e Nolan Siegel ha ottenuto sia la vittoria che il titolo di classe ProAm del GT World Challenge America. Alle loro spalle ha concluso la Porsche dello Huber Motorsport (nella foto sotto) scattata dalla pole position. Il settimo posto è valsa la vittoria nella IGTC Indipendent Cup per Renauer, Laurin Heinrich e Antares Au, quest’ultimo ancora in lizza per il titolo di classe che si deciderà nella 12 Ore del Golfo.



Gara solida per Matteo Cairoli che, in equipaggio con Seth Lucas e Trenton Estep, ha portato la Porsche del MDK Motorsport in ottava posizione davanti la Mercedes di Matt Bell, Jon Branam e Kenton Koch, chiamato all’ultimo secondo per sostituire l’indisposto Paul Kiebler. Top 10 assoluta e secondo posto nella IGTC Indipendent Cup per la Ferrari dello Sky Tempesta Racing di Eddie Cheever, Chris Froggatt e Jonathan Hui. A completare il podio di classe la Porsche del Grove Racing di Brenton Grove, Earl Bamber e Stephen Grove, quest’ultimo ancora al comando del campionato.

Domenica 8 ottobre 2023, gara

1 - Eng-S.van Der Linde-Vanthoor (BMW M4) - WRT - 332 giri - 8h00'05"921
2 - Gotz-Marciello-Gounon (Mercedes AMG) - Craft Bamboo - 53.110
3 - Engel-Stolz-Juncadella (Mercedes AMG) - GruppeM - 53.640
4 - Snow-Hindman-Heylen (Porsche GT3) - Wright - 2 giri
5 - Filgueiras-McAleer-Bachler (Porsche GT3) - RS1 - 3 giri
6 - Kurtz-Siegel-Braun (Mercedes AMG) - Riley - 3 giri
7 - Au-Renauer-Heinrich (Porsche GT3) - Huber - 4 giri
8 - Lucas-Estep-Cairoli (Porsche GT3) - MDK - 4 giri
9 - Koch-Branam-Bell (Mercedes AMG) - TR3 - 4 giri
10 - Hui-Froggatt-Cheever (Ferrari 488) - Sky Tempesta - 5 giri
11 - Adelson-Skeer-Ilott (Porsche GT3) - Wright - 5 giri
12 - Tan-Walker-Verhagen (BMW M4) - ST Racing - 5 giri
13 - DeBoer-Tuck-Hasse-Clot (Aston Martin Vantage) - Racer's Group - 6 giri
14 - Marcelli-Harrison-Farnbacher (Acura NSX) - Racers Edge - 7 giri
15 - Bamber-B.Grove-S.Grove (Porsche GT3) - Grove - 8 giri
16 - Pedersen-Kozarov-Engelhart (Porsche GT3) - Rearden - 10 giri
17 - Farfus-Martin-Weerts (BMW M4) - WRT - 11 giri
18 - Wetherill-Triarsi-Dalziel (Ferrari 296) - Triarsi - 15 giri
19 - Franco-Balzan-Wadoux (Ferrari 296) - Conquest - 21 giri
20 - Hull-Auberlen-Foley (BMW M4) - BimmerWorld - 23 giri
21 - Smithson-Sargent-Sellers (Mercedes AMG) - DXDT - 47 giri

Ritirati
Burton-Lewis-Ellis (Mercedes AMG) - DXDT

Il campionato
1.Gounon 76 punti; 2.Eng 68; 3.Vanthoor-S.van der Linde 62; 4.Stolz 58; 5.Marciello 57; 6.Habul 40; 7.Farfus-Martin 39; 8.Weerts 38; 9.Engel 36; 10.Preining 30.