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30 Set [12:36]

Il cambio di passo della Renault,
in lotta per il terzo posto nel Mondiale

Massimo Costa - XPB Images

Continua a collezionare interessanti risultati la Renault. Non si prendono 63 punti nelle ultime quattro gare (e nelle prime sei corse ne avevano conquistati 36) se non si è imboccata in qualche maniera la strada giusta. Saranno state anche le piste favorevoli a permettere a Daniel Ricciardo ed Esteban Ocon di marcare punti pesanti, rimane il fatto che quella Renault in affanno a inizio campionato, oggi è solo un ricordo sbiadito. Ricciardo a Sochi si è preso il lusso, nella Q2 della qualifica, di occupare anche il secondo posto, venerdì al termine delle prove libere era terzo. Insomma, un weekend da vero protagonista quello dell’australiano. Quando la monoposto c’è, lui risponde presente, quando la Renault faticava, difficile mettere il naso davanti. Daniel tra l’altro, sta reggendo alla grande il confronto con Esteban Ocon, francese, e si sa quanto siano nazionalisti in Renault. Il pilota che in Force India strabiliava ed è rimasto fermo nel 2019, sembra in difficoltà al cospetto di Ricciardo, anche se nel conto vanno messi quei 12 mesi sabbatici che di certo non gli hanno fatto bene.

Ocon ha 36 punti, il suo compagno ne conta 63, una differenza importante che dovrebbe far riflettere. Viene da chiedersi se Esteban riuscirà a riprendere il pieno controllo della situazione considerando l’arrivo di Fernando Alonso la prossima stagione, una grande incognita dopo le non certo esaltanti prestazioni nelle ultime due 500 Miglia di Indianapolis, nel 2019 neanche qualificato. Ma per addentrarci nel futuro ci sarà tempo, rimaniamo nel presente che per Renault è molto dolce. Il team del spesso discusso Cyril Abiteboul, sta dimostrando che si può progredire nel corso di una stagione iniziata in salita (messaggio per la Ferrari…) e se andiamo a vedere chi sono i nuovi arrivati della piccola rivoluzione tecnica avviata negli ultimi mesi, troviamo ex uomini di Maranello, come l’ingegnere Pat Fry e soprattutto l’aerodinamico René De Beer, mandato via senza tanti complimenti dalla Ferrari nel 2016, assieme a James Allison (finito alla Mercedes conseguendo i risultati che vediamo), poi passato brevemente dalla Williams e infine approdato in Renault.

Insomma, è curioso notare come i reietti della Ferrari, ovunque si riciclino facciano cose positive. Con i 16 punti presi da Ricciardo ed Ocon a Sochi, il team con sede a Enstone, in Gran Bretagna, si è completamente rilanciato conservando il quinto posto nella classifica costruttori ed avendo praticamente raggiunto Racing Point e McLaren. Renault ora di punti ne ha 99, la squadra di Lawrence Stroll 104, quella di Zak Brown 106. La battaglia per il terzo posto finale sarà caldissima e chissà che anche la Ferrari, sesta con 74 punti, possa parteciparvi. In Russia, Sochi ha dovuto scontare anche una penalità, alquanto bizzarra, di 5” perché leggermente lungo alla curva 2, non ha optato per il passaggio nel “percorso” indicato dalla direzione gara. Ricciardo era rimasto in zona cordolo, non aveva tagliato ampiamente la via di fuga, eppure è finito nel mirino di una direzione gara che in Russia è parsa alquanto modesta nelle decisioni prese.