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18 Lug 2020 [12:28]

Il caso Racing Point: per
Tombazis (FIA) tutto regolare, ma...

XPB Images

Nikolas Tombazis, responsabile tecnico FIA, sollecitato da motorsport.com, ha risposto alle domande relative alla Racing Point per avere copiatola Mercedes 2019 e al reclamo presentato contro di essa la scorsa settimana dalla Renault, mirato alle prese d'aria delle RP20. 

“Lo scorso febbraio abbiamo ricevuto delle lamentele da alcuni team e abbiamo così deciso di fare una verifica prima della partenza per il Gran Premio d’Australia recandoci alla sede della Racing Point. Ci siamo concentrati sulla monoposto, ma non sulle prese d’aria dei freni. Il resto della vettura era estremamente simile alle W10, ma non sono emerse irregolarità in merito alle parti elencate. Se la monoposto fosse stata realizzata in qualche modo attraverso informazioni CAD, sarebbe stato palesemente illegale, e avrebbe comportato sanzioni molto pesanti sia per Mercedes che per Racing Point”.

“Quando ci siamo recati alla sede della Racing Point abbiamo esaminato la questione osservando la monoposto e siamo convinti da ciò che abbiamo visto, ovvero che il processo derivante dall’analisi fotografica che ci ha mostrato Racing Point sia molto plausibile. Direi ancora di più: ci hanno mostrato come hanno svolto tutto il lavoro, e siamo rimasti soddisfatti da quanto abbiamo avuto modo di vedere. Nella discussione invernale, non siamo però entrati nel dettaglio delle prese d’aria dei freni, e con il senno di poi avremmo dovuto approfondire anche questo aspetto, ma abbiamo osservato tutta la monoposto nel suo insieme, soprattutto le parti che tradizionalmente sono componenti elencate”.

“Abbiamo certamente delle opinioni sulle prese d’aria dei freni anteriori, e ne stiamo discutendo anche internamente perché ci sono da affrontare alcune delicate questioni legali e diverse normative. Ma il reclamo della Renault si sta concentrando specificamente su una parte più complicata della questione: l'ala anteriore o il diffusore e tutto il resto ed è quello su cui ci siamo concentrati principalmente quando abbiamo analizzato la questione a febbraio e marzo. Se si fosse scoperto che avevano ricevuto informazioni sul diffusore, ad esempio, entrambi i team, Mercedes e Racing Point, avrebbero avuto conseguenze importanti”.
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