altre

Nasce il Gruppo Korus che unisce
realtà produttive dal karting alle formule

Ha preso forma il 27 Ottobre 2025 il Gruppo Korus, la piattaforma italiana che punta a rappresentare l’eccellenza del motors...

Leggi »
GT World Challenge

Confermato il calendario 2026
Il finale dell’Endurance Cup a Portimão

Michele Montesano Presentato in occasione della 24 Ore di Spa-Francorchamps dello scorso giugno, il calendario della prossi...

Leggi »
Rally

Ford M-Sport in Arabia Saudita schiera
due Puma Rally1 per Al-Attiyha e Sesks

Michele Montesano Ford M-Sport raddoppia il proprio impegno in vista del Rally dell’Arabia Saudita. In occasione dell’ultim...

Leggi »
Formula E

Test a Valencia – 1° giorno
Wehrlein apre siglando il record

Michele Montesano Dopo un anno di assenza, la Formula E è tornata a calcare il circuito di Valencia. A seguito della violent...

Leggi »
formula 1

Perché Verstappen non è stato
penalizzato e Hamilton sì?

Massimo CostaL'aggressività solita di Max Verstappen mentre tenta di superare un avversario la si è nuovamente vista nei...

Leggi »
World Endurance

Salta l’accordo con Genesis
Vandoorne resta in Peugeot

Michele Montesano “Questo matrimonio non s’ha da fare”. Così avrà esclamato Cyril Abiteboul, Team Principal di Genesis, men...

Leggi »
4 Giu 2011 [19:53]

In Bahrain ancora scontri
Avaaz e Webber contro la scelta FIA

Sta suscitando indignazione la decisione della FIA di far disputare il GP del Bahrain il 30 ottobre, a pochi mesi dalla repressione dell'esercito nei confronti dei dimostranti che protestavano contro il regime (ben nascosto ma ben presente) imposto dal Re Hamad bin Issa al-Khalifa che solo poche settimane fa ha chiesto alle truppe straniere, provenienti dall’ Arabia Saudita, dal Kuwait e dagli Emirati Arabi Uniti di aiutarlo a reprimere le proteste degli attivisti anti-governativi in corso negli ultimi giorni nello stato mediorientale.

E proprio giovedì scorso ci sono stati ulteriori incidenti a conferma che la situazione nel piccolo Emirato è tutt'altro che tranquilla, come invece ha affermato dopo una visista in Bahrain il vice presidente FIA Carlos Gracia. Mark Webber, uno dei pochi piloti F.1 che si guarda attorno ed esprime concetti, dal proprio website ha dichiarato che si sente a disagio nel dover affrontare un avvenimento sportivo in un Paese nel quale si sono registrate vittime e dove i diritti umani sono stati apertamente violati. E si è detto sorpreso della decisione presa dalla FIA.

Sulla stessa linea d'onda Alex Wilks, direttore di Avaaz, nota organizzazione per i diritti umani: "Questa decisione è un calcio nei denti alla gente del Bahrain", ha sentenziato, "la corsa si terrà in un Paese dove le truppe governative continuano a sparare sulla folla e a compiere arresti. I soldi hanno trionfato sui diritti umani e sul buon senso. Red Bull, Ferrari, McLaren e tutti gli altri team sono corresponsabili di questo bagno di sangue". Aggiungiamo senza ombra di dubbio che anche la Cina non è certo un Paese nel quale i diritti umani trovino spazio presso il governo locale. Eppure il GP, e altri avvenimenti sportivi rilevanti come le recenti Olimpiadi, sono puntualmente organizzati.
TatuusTRIDENTWSKF4ItaliaF4 SpanishEurocup3G4RacingPREMACampos RacingRS RacingCetilar