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18 Dic 2007 [0:21]

Intervista a Valmiro Presenzini

Valmiro Presenzini da qualche anno combatte con la sua piccola struttura contro le grandi Case automobilistiche nel WTCC. Uno sforzo titanico che gli ha regalato grandi soddisfazioni. Italiaracing è voluta andare alla scoperta di questo "Davide" degli anni Duemila.

- Come nasce il Proteam Motorsport e qual è stata l'evoluzione?

"L'azienda nasce dalla passione di chi ha sempre praticato questo sport, e anche dalla famiglia, visto che sia mio padre sia mio fratello correvano in auto. In un certo senso è difficile da non fare. Con tanta passione abbiamo creato questa strututra, che prima si occupava principalmente di monomarca. Abbiamo affrontato il campionato Renault Clio 3000, dove siamo arrivati tre volte secondi. Poi quattro anni fa è iniziata l'avventura nel campionato europeo Turismo, ed in seguito il mondiale. A dir la verità, nemmeno io so come ho fatto ad arrivare fino a questo punto".

- Tirando un bilancio della stagione 2007, come è andata?

"E' un bilancio sicuramente positivo. Siamo campioni europei per team, siamo arrivati secondi nella classifica piloti e, anche se nessuno lo sa, abbiamo fatto vincere il titolo marche alla BMW con i risultati di Monza e di Zandvoort. Alla fine, guardando la classifica, il nostro pilota, anzi ex pilota Rangoni, ha un punto in più di Zanardi... Inoltre, abbiamo vinto con Postiglione l'italiano Ferrari Challenge, e la finale mondiale al Mugello, senza dimenticare i trofei, visto che siamo arrivati secondi con le Clio Cup vecchio modello".

- Nella classifica piloti Indipendenti purtroppo è andata diversamente.

"Non abbiamo vinto il titolo dei piloti Indipendenti perché... in un certo senso un po' l'abbiamo perso noi. In virtù di questa classifica di cui, bella o brutta, tutti conoscevamo le insidie, il nostro amico-rivale Stefano D'aste è riuscito, a mettere gara su gara dei punticini in tasca, un po' come un... Lauda. Noi andavamo a cercare, vedi Zandvoort, il risultato eclatante, salendo sul podio degli assoluti, mentre lui è riuscito a vincere il titolo essendo più continuo".

- Che novità ci saranno per quanto riguarda i piloti 2008 dopo la partenza di Luca Rangoni?

"L'anno prossimo avremo al 99 per cento Sergio Hernandez, poi ci sono altri piloti in lizza, compreso Postiglione. Con Luca abbiamo avuto delle grandi soddisfazioni. E' un pilota veloce, non l'abbiamo scoperto noi, era uno degli avversari, anzi amici-avversari, del trofeo Clio. E' un peccato per il titolo, che per un po' di ingordigia nostra e sua ci è scappato per due punti".

- Com'è stato il passaggio dai trofei alla realtà di ETCC e WTCC, con un livello altissimo e numerose trasferte?

"Eravamo già abbastanza allenati, avevamo vissuto tre anni di esperienza nel campionato Clio 3.0. Alla fine, l'organizzazione la fanno gli uomini, ci siamo impegnati, ed è una cosa fattibile. In fin dei conti si tratta di un campionato molto europeo, pur con due trasferte importanti come quella di Macao e quella in Brasile a Curitiba. L'anno prossimo sarà un po' più dura perché ci sarà in più la gara in Giappone."

- Qual è il rapporto di una squadra indipendente con una casa come BMW?

"Abbiamo una partnership per cui appena è disponibile un aggiornamento lo mettono a disposizione, ovviamente a pagamento. Ci serviamo da BMW Motorsport sia per quanto riguarda il motore che per tutta la componentistica."

- Ci saranno novità nel medio periodo?

"Nel futuro prossimo ci saranno quattro New Clio per la Cup italiana, per non dimenticare le origini, oltre alle due macchine del mondiale WTCC. Mi fido ciecamente di Hernandez, perché è un ragazzo molto veloce e già dalle prime gare ha dimostrato il proprio valore. Gli mancano forse i chilometri, ma quest'anno, con i programmi importanti che mi sono prefissato, penso potrà fare quei giorni di test necessari a guadagnare 4-5 decimi che ai privati fanno comodo."

- Dopo i risultati sorprendenti di quest'anno, c'è un sogno nel cassetto?

"Mi piacerebbe, un giorno, avere la possibilità di sviluppare un progetto. Essere chiamati da una Casa con delle risorse importanti per un programma ufficiale"

Marco Cortesi