19 Giu 2005 [1:03]
LE MANS - ORE 01.00
Pescarolo in ansia
De Chaunac felice
Ancora problemi per la Pescarolo n. 17 che, ironia della sorte, all'altezza della curva Playstation (sponsor della barchetta francese) ha leggermente urtato la Dallara n. 8 di Martin Short ed è poi violentemente uscita di pista. La barchetta pilotata da Soheil Ayari ha lentamente raggiunto i box dove i meccanici hanno cominciato a lavorare alacremente per sistemare i danni subiti. Lavori che sono durati la bellezza di 21 minuti e che hanno così arretrato la vettura francese in quattordicesima posizione assoluta a 11 giri di distacco dall'Audi leader della classifica generale.
Se la preoccupazione ha raggiunto il diapason nel box del team Pescarolo, poco lontano Hugues de Chaunac, team manager del team francese Oreca non nasconde una certa felicità. "C'è molto olio sulla pista, e quindi bisogna essere attentissimi in ogni situazione. Per il momento siamo terzi, dietro le due Audi del team Champion. Va benissimo così, ma bisogna rimanere concentrati e vigili per evitare qualsiasi tipo di errore". A intromettersi nelle speranze di De Chaunac comunque c'è sempre la Dome a pois rossi dei tre giapponesi che, grazie a consumi ridottissimi (sino ad ora ha compiuto tre soste in meno dell'Audi Playstation...), continua ad alternarsi in terza posizione.
Squalificata dai commissari sportivi la Courage di Macaluso-James-Lally che dopo un incidente di gara aveva raggiunto i box in retromarcia. Fatto vietatissimo dai regolamenti ACO.
Il lungo stop della Pescarolo ha permesso alle tre vetture che si stanno giocando il primo posto tra le GT1, di entrare nella top ten della gara con l'Aston Martin n. 58 che non perde un colpo e che dopo 9 ore di gara precede le due Corvette di poco più di un minuto.
In GT2 è sempre in testa la Porsche 911 GT3 di Hindery-Rockenfeller-Lieb mentre in LM2 la classifica è guidata dalla Lola AER di Fisken-Halliday-Hancock.
Nella foto, la Aston Martin leader nel gruppo GT1.
Marco Minghetti
ORE 01.00
1 - Lehto-Werner-Kristensen (Audi R8) - Champion - 135 giri
2 - Biela-Pirro-McNish (Audi R8) - Champion - a 1 giro
3 - Michigami-Ara-Kaneishi (Dome-Mugen) - Gainer - a 3 giri
4 - Montagny-Gounon-Ortelli (Audi R8) - Oreca - a 4 giri
5 - Lammers-Julian-Bosch (Dome-Mugen) - RFH - a 5 giri
6 - Collard-Bouillon-Comas (Pescarolo-Judd) - Pescarolo - a 5 giri
7 - Enge-Kox-Lamy (Aston Martin) - Aston Martin - a 7 giri
8 - Gavin-Beretta-Magnussen (Corvette C6-R) - Corvette Racing - a 7 giri
9 - Fellows-O'Connell-Papis (Corvette C6-R) - Corvette Racing - a 7 giri
10 - Hignett-Stack-Kurosawa (Zytek) - Jota - a 8 giri
I ritiri dopo 9 ore di gara
Zlobin-Briere-Barazi (Courage AER) - Intersport - Sospensione
Auberlen-Liddell-Maxwell (Panoz Elan) - Panoz -Motore
Evans-Berridge-Owen (Lola AER) - Chamberlain - Principio d'incendio
Zlobin-Briere-Barazi (Courage AER) - Intersport - Sospensione
Rostan-Haezebrouck-Bruneau (Pilbeam) - Bruneau - Frizione
Bartyan-Malucelli-Seiler (Ferrari 550 Maranello) - Scuderia Italia - Uscita di pista
Bouvet-Boulay-Julien (WR) - Welter - Ferma in pista
Pescatori-Gollin-Ramos (Ferrari 550 Maranello) - Scuderia Italia - Uscita di pista
Cochet-Nakano-Jouanny (Courage-Judd) - Courage - Incidente
Kinch-Kirkaldy-Reid (Ferrari 360 Modena) - Ecosse - Incidente
De Fornoux-Daoudi-Matthews (Ferrari 575 GTC) - JMB -Motore