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20 Gen 2020 [10:23]

La F1 correrà in Arabia Saudita?
Nel 2023 possibile un GP a Qiddiya

Jacopo Rubino

E adesso l'Arabia Saudita sogna la Formula 1. Dopo essere entrato nel calendario della Formula E e aver portato la Dakar nei suoi deserti, il Paese sembra volersi consacrare in modo definitivo sulla scena del motorsport. A Qiddiya, non lontano dalla capitale Riyadh, è partito il progetto per la costruzione di un gigantesco parco divertimenti che comprenderà un autodromo disegnato da Alex Wurz. L'austriaco, al via in 69 GP iridati e due volte vincitore alla 24 Ore di Le Mans, è attuale presidente dell'associazione piloti.

"Ci viene offerta una opportunità incredibile per progettare un circuito, una vera arena per i piloti, per gli spettatori in tribuna e quelli a casa. Ci saranno incredibili cambi di elevazione, sfruttando il paesaggio naturale. La pista è pensata per mettere alla prova sia i piloti che gli ingegneri, e dalle nostre simulazioni posso assicurare che sarà un'esperienza emozionante. Qiddiya ha tutto per diventare la capitale del motorsport mondiale", ha commentato Wurz.

L'obiettivo è di organizzare il primo Gran Premio nel 2023, ma già dal 2021, secondo il quotidiano britannico Daily Mail, la F1 potrebbe addirittura gareggiare su un percorso cittadino "provvisorio" a Jeddah. Il governo saudita, desideroso di promuovere la sua immagine turistica e già autore di alcune aperture sociali (ma i diritti umani rimangono un tema molto controverso), sarebbe pronto a versare ogni anno 65 milioni di dollari nelle casse di Liberty Media.

Venerdì, nel frattempo, a Qiddiya si è svolta una cerimonia di battesimo che, al fianco di Wurz, ha visto invitati Nico Hulkenberg, Damon Hill, David Coulthard e Romain Grosjean, che della GPDA è il direttore. Con loro c'era anche il nostro Loris Capirossi, in rappresentanza della MotoGP. "Stiamo lavorando per essere in grado di ospitare la MotoGP, il WEC, eventi regionali e nazionali, e tutto ciò che fa parte della filiera verso la F1", ha confermato ad Autosport Mike Reininger, amministratore delegato del fondo Qiddiya Investment Company. Si punta ovviamente all'omologazione di Grado 1 da parte della FIA.

E attorno al tracciato ci saranno hotel, negozi, ristoranti, in un’area complessiva di 33 mila ettari. Verranno realizzate le montagne russe più alte e più veloci del pianeta, pensate per raggiungere i 250 chilometri orari. Si vogliono fare le cose in grande.
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