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22 Mag [17:23]

La Ferrari tradisce Leclerc
Red Bull doppietta, le magie di Russell

Massimo Costa - XPB Images

Charles Leclerc stava conducendo una vera e propria cavalcata solitaria sul circuito di Montmelò. Lui e la sua Ferrari erano nettamente superiori a tutti mentre la concorrenza, leggi Red Bull, non teneva il passo, con Max Verstappen addirittura fuori pista, poi rallentato da problemi al DRS che non gli permettevano di avere ragione della Mercedes di un grande George Russell. Ma al 27° giro, quando Leclerc aveva qualcosa come 13" di vantaggio sul duo Russell-Verstappen, la Ferrari lo ha tradito.

Non ho più potenza, ha detto via radio Leclerc con voce disperata mentre metteva la freccia a destra per farsi passare dai colleghi. Un colpo da KO inatteso considerando la affidabilità che pareva inattaccabile della Ferrari nei primi cinque Gran Premi. E invece, come una porta che ti sbatte in faccia all'improvviso, è arrivata la rottura del turbo o di qualche altro componente della power unit. Sono 25 punti pesanti che Leclerc e la Ferrari vedono volatilizzarsi, anzi, forse 26 se segnava il giro più veloce. E' il primo zero in classifica per Charles, che nei primi cinque GP aveva ottenuto due vittorie, due secondi e un sesto posto per l'errore di Imola alla variante alta.

La Ferrari non ha neanche potuto giocarsi la carta di Carlos Sainz. Lo spagnolo ha sbagliato tutto in fase di partenza e da terzo che era in griglia si è ritrovato quinto alla prima curva superato da Russell e Sergio Perez, A peggiorare le cose, un errore alla curva 4 al giro 7, la stessa in cui poi è uscito Verstappen, causato come verificatosi con l'olandese, da improvvise folate di vento che hanno fatto perdere la linea ideale a queste monoposto divenute molto sensibili con la nuova aerodinamica. Sainz si è poi rimboccato le maniche, ma era impossibile andare a prendere le due Red Bull e il massimo che ha potuto fare è stato concludere quarto, superando all'ultimo giro la Mercedes di Lewis Hamilton, afflitto da un problema idraulico che lo ha costretto a rallentare.



Il primo ritiro 2022 per motivi tecnici non devo spaventare. Del resto la Red Bull si è dovuta fermare due volte con Verstappen, anche se poi l'olandese quando ha visto il traguardo negli altri quattro Gran Premi ha sempre vinto, gara sprint di Imola compresa. Il cammino come diciamo sempre è lungo, lunghissimo con ancora 16 gare da disputare  e per i tecnici Ferrari è meglio soffrire un problema ora, e capirne le cause affinché non si ripeta, piuttosto che nella parte finale e tirata del campionato.

Verstappen forse non pensava proprio di vincerla questa corsa. Prima l'uscita al giro 8, poi il DRS che non funzionava, infine pure il buio dei tecnici Red Bull in quanto non riuscivano più a leggere la telemetria della sua monoposto negli ultimi 10 giri. Ma questa volta tutto ha girato al meglio per lui e l'aiuto del compagno Sergio Perez è stato fondamentale. Il messicano non è parso molto d'accordo, via radio, con la scelta del team Red Bull di sacrificarlo. Perez sentiva di potersela giocare per la vittoria, ma il suo ruolo in squadra è apparso chiaro. E se già al sesto appuntamento gli viene detto di farsi da parte, la regola nel team di Christian Horner appare a senso unico per Verstappen, come sempre del resto.

Verstappen ha duellato a lungo con Russell e sulla sua strada (DRS o non DRS) ha trovato un nuovo rivale che gli darà gran filo da torcere. Il controsorpasso dell'inglese alla prima curva è stato a dir poco spettacolare così come la sua strenua difesa. Non si erano mai trovati così vicini Verstappen e Russell e la prima volta è stato subito spettacolo. Per la prima volta quest'anno, il campione del mondo in carica si trova leader della classifica mondiale con 6 punti di vantaggio su Leclerc. Bella la gara di Perez, ottimo secondo e autore del giro più veloce. Il messicano è terzo in classifica con 85 punti, mica tanto lontano dal duo di testa. Per lui, sono tre i secondi posti conquistati oltre a due quarti e un ritiro a Sakhir.



Russell, dicevamo, è stato protagonista di una prova sontuosa ripetendo la terza posizione di Melbourne. L'inglese nei sei Gran Premi disputati si è sempre piazzato tra i primi cinque e il quarto posto in campionato con 74 punti è quanto mai meritato. Hamilton poteva fare grandi cose, ma ci ha pensato Kevin Magnussen dopo poche curve dal via a rovinare la sua corsa con una manovra insensata che ha provocato una foratura alla Mercedes. Hamilton, voleva andarsene via, ha chiesto al team di ritirare la vettura, di stare ultimo proprio non ne aveva voglia. Il suo ingegnere lo ha incitato e lui ci ha dato dentro portando in scena uno spettacolo meraviglioso. Senza l'aiuto di una safety-car, Hamilton da ultimo ha recuperato forte fino al quarto posto, incredibile (e senza Magnussen poteva anche puntare al successo visto quel che è accaduto), ma un problema idraulico all'ultimo giro lo ha fatto scendere quinto. Poco male, Lewis ha zittito i critici dell'ultima ora che già lo vedevano in pensione.

Bravo come sempre Valtteri Bottas, sesto con la Sauber Alfa Romeo-Ferrari. Una strategia gomme non proprio felice ha impedito al finlandese di potersela giocare per la quinta posizione, come ha fatto notare via radio. Ma non è una sorpresa che in casa Sauber gli strateghi non l'azzecchino spesso, chiedere agli ex Antonio Giovinazzi e  Kimi Raikkonen per avere conferma. L'Alpine-Renault si accontenta della settima posizione di Esteban Ocon, nono Fernando Alonso, caparbio nel recupero dall'ultima posizione dalla quale era partito (scelta del team dopo la qualifica per intervenire sulla vettura). Ottava la McLaren-Mercedes con un Lando Norris indisposto, ma eroico nel partecipare e terminare la corsa in zona punti. Male, malissimo, Daniel Ricciardo, ancora una volta deludente. L'ultimo punto è andato un tosto Yuki Tsunoda con l'Alpha Tauri-Honda.



L'impegno quasi commovente di Sebastian Vettel non è bastato per portare in zona punt l'Aston Martin-Mercedes. Il tedesco è risultato 11esimo davanti a Ricciardo e a Pierre Gasly, urtatosi con Lance Stroll. Un buon inizio gara lo ha avuto Mick Schumacher, nella top 10, ma giro dopo giro è sceso in classifica. Delusione in casa Haas-Ferrari soprattutto per la gara gettata via da Magnussen. Tristemente inesistenti le due Williams-Mercedes con un Alexander Albon a dir poco irriconoscibile e costantemente lontano da Nicholas Latifi.

Domenica 22 maggio 2022, gara

1 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 66 giri
2 - Sergio Perez (Red Bull-Honda) - 13"072
3 - George Russell (Mercedes) - 32"927
4 - Carlos Sainz (Ferrari) - 45"208
5 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 54"534
6 - Valtteri Bottas (Sauber Alfa Romeo-Ferrari) - 59"976
7 - Esteban Ocon (Alpine-Renault) - 1'15"397
8 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'23"235
9 - Fernando Alonso (Alpine-Renault) - 1 giro
10 - Yuki Tsunoda (Alpha Tauri-Honda) - 1 giro
11 - Sebastian Vettel (Aston Martin-Mercedes) - 1 giro
12 - Daniel Ricciardo (McLaren-Mercedes) - 1 giro
13 - Pierre Gasly (Alpha Tauri-Honda) - 1 giro
14 - Mick Schumacher (Haas-Ferrari) - 1 giro
15 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1 giro
16 - Nicholas Latifi (Williams-Mercedes) - 2 giri
17 - Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) - 2 giri
18 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 2 giri

Ritirati
Guan Yu Zhou
Charles Leclerc

Il campionato
1.Verstappen 110; 2.Leclerc 104; 3.Perez 85; 4.Russell 74; 5.Sainz 65; 6.Hamilton 46; 7.Norris 39; 8.Bottas 38; 9.Ocon 30; 10.Magnussen 15; 11.Ricciardo, Tsunoda 11; 13.Gasly 6; 14.Vettel, Alonso 4; 16,Albon 3; 17.Stroll 2; 18.Zhou 1.

Il campionato costruttori
1.Red Bull-Honda 195; 2.Ferrari 169; 3.Mercedes 120; 4.McLaren-Mercedes 50; 5.Sauber Alfa Romeo-Ferrari 39; 6.Alpine-Renault 34; 7.Alpha Tauri-Honda 17; 8.Haas-Ferrari 15; 9.Aston Martin-Mercedes 6; 10.Williams-Mercedes 3.