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29 Giu 2023 [18:45]

La Red Bull sarà dominante Spielberg
o in calo come accaduto a Montreal?

Massimo Costa - XPB Images

Siamo alla vigilia della nona prova del campionato del mondo F1 che si svolgerà sul circuito Red Bull Ring di Spielberg, in Austria, la casa dela proprietà del team che sta dominando la stagione, ma una domanda rimbalza nel paddock: la RB19 ha perso competitività? Da cosa deriva questo dubbio che può apparire sorprendente e forse esagerato? Guardate la tabella che vi mostriamo qui sotto e che segnala i distacchi tra il vincitore dei GP svolti al volante della Red Bull e il primo al volante di una monoposto differente:

Sakhir: 1° Verstappen (Red Bull-Honda) + 11"987 Perez + 38"637 Alonso (Aston Martin-Mercedes)
Jeddah: 1° Perez (Red Bull-Honda) + 5"355 Verstappen + 20"728 Alonso (Aston Martin-Mercedes)
Melbourne: safety-car finale
Baku: 1° Perez (Red Bull-Honda)  + 2"137 Verstappen + 21"217 Leclerc (Ferrari)
Miami: 1° Verstappen (Red Bull-Honda) + 5"384 Perez + 26"305 Alonso (Aston Martin-Mercedes)
Montecarlo: 1° Verstappen (Red Bull-Honda) + 27"921 Alonso (Aston Martin-Mercedes)
Montmelò: 1° Verstappen (Red Bull-Honda) + 24"090 Hamilton (Mercedes)
Montreal: 1° Verstappen (Red Bull-Honda)  + 9"570 Alonso (Aston Martin-Mercedes)

Come avete potuto notare, a Montreal il distacco sulla Aston Martin-Mercedes di Fernando Alonso si è ridotto sensibilmente. Si era partiti con i 38"637 rimediati dallo spagnolo in Bahrain, dove era giunto terzo. Poi, ancora una volta Alonso si è piazzato terzo a Jeddah riducendo il divario a 20"728 mentre a Baku terzo ha concluso la Ferrari di Charles Leclerc con un distacco non lontano da quello di Alonso a Jeddah: 21"217. A Miami, ancora Alonso terzo a 26"305, secondo a Montecarlo a 27"921, poi Hamilton secondo a Montmelò a 24"090. Come si legge, variazioni tra il 20"728 di Jeddah e il 27"921 di Montecarlo. 

Dai calcoli effettuati, è emerso che la media del vantaggio che Verstappen accumulava ad ogni giro sugli avversari (non Perez) era di 7 decimi, ma a Montreal si è ridotto a poco meno di 2 decimi.

Ed ecco il GP canadese, con Verstappen che regalava il successo numero 100 alla Red Bull, e il 41esimo a se stesso, ma al termine di una gara senza respiro per lui, con Alonso e Hamilton non lontani come nelle gare precedenti, tanto che lo spagnolo della Aston Martin ha chiuso a 9"570 e l'inglese della Mercedes a 14"168. Cosa è accaduto quindi? L'imputato principale è il meteo: temperatura bassa, gomme che hanno faticato a raggiungere l'ideale finestra. Tutto qui? Aston Martin e Mercedes nelle ultime settimane hanno portato significativi sviluppi alle loro monoposto. Ma è anche vero che la Mercedes, a Montmelò, pur essendo già nella versione B, era rimasta lontana con Hamilton.

La RB19, come detto sopra, ha faticato a mandare in temperatura le gomme, e questo è sorprendente considerando che abbiamo sempre definito la creatura di Adrian Newey adattabile ad ogni condizione meteo. Anche i freni hanno rappresentato un problema, come ha dichiarato alla fine della gara lo stesso Verstappen. E anche il suo ingegnere Gianpiero Lambiase ha ammesso che questa volta il vantaggio non è stato comodo come nelle precedenti gare, concludendo che avrebbero già capito dove intervenire. Va anche sottolineato come in Red Bull abbiano speso tutti i possibili aggiornamenti nella prima fase della stagione, perché poi non potranno più intervenire per via della "multa" dovuta alla regola infranta del budget cap.

In un mondiale già segnato da Verstappen e dalla Red Bull, bastano piccoli inciampi per far sorgere qualche speranza di poter vedere una lotta per la vittoria tra due marche differenti. Spielberg è sempre stata una pista particolarmente favorevole alla Red Bull che vi ha vinto nel 2019, 2019, 2021 per due volte avendovi disputate due corse. E sempre con Verstappen. Nel 2022 aveva invece centrato il primo posto Leclerc. 

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