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17 Nov [7:28]

La World Series 3.5 si ferma
Nel 2018 il campionato non partirà

Massimo Costa

Nel tramonto del deserto arabo, la World Series 3.5 conclude la sua era. Gli organizzatori della serie, gli spagnoli della RPM-MKTG, si sono dovuti arrendere all'evidenza e nel 2018 il campionato non partirà. Pochi team, pochi piloti, poche prospettive future. Inevitabile alzare la bandiera bianca proprio in occasione del weekend conclusivo della stagione, in Bahrain. Nata nel 2002 per volere di Jaime Alguersuari senior, gran visionario del mondo del motorsport, nel 2005 è subentrata la Renault che della serie, sempre con l'appoggio della RPM, ne ha fatto un must delle competizioni europee per 11 anni.

Poi, l'improvviso ritiro della Casa francese annunciato nell'estate del 2015 e la corsa ai ripari con Alguersuari che si è fatto carico di proseguire con l'organizzazione della categoria. Ma senza il supporto di un costruttore. Non è stato facile, alcuni team hanno abbandonato, altri però sono entrati, l'unione con il pacchetto GTOpen ed Euroformula Open non era malvagia. Per il 2017 si sperava di incrementare gli iscritti grazie all'accordo raggiunto con il WEC, per divenire la serie di supporto, ma invece di portare benefici come sembrava, durante il 2017 la sensazione è stata esattamente l'opposto.

L'allontanarsi dal suo terreno naturale, quello dei giovani, delle formule, ha alienato la World Series 3.5 in un contesto in cui non c'entrava nulla. L'interesse è scemato e nonostante il bel calendario, il pubblico presente sulle tribune, le trasferte extra europee, la WS 3.5 non è decollata. Anzi, ha perso pezzi. Anche per errore di alcuni team, alcuni piloti c'erano e non c'erano fino all'evento conclusivo di Sakhir dove, nonostante l'ottimo lavoro svolto da AVF e RP Motorsport che hanno portato una macchina e un pilota in più, il team Martin ha clamorosamente lasciato la compagnia pur essendosi dato da fare per schierare Alex Palou nelle gare precedenti, seguito dalla piccola realtà del gentleman Cipriani che non è mai riuscita a mettere in campo una seconda macchina. Così come non è mai partito il tanto sbandierato progetto Durango.

Quest'anno, la parte mediatica della World Series 3.5 era cresciuta tantissimo sui social divenendo una delle categorie più vivaci e attive su Twitter e Facebook, lanciando anche un nuovo e bel website. Peccato, però, che il progetto mediatico aggressivo si sia ritrovato senza un parallelo progetto di marketing sportivo altrettanto aggressivo. Completamente, o quasi, assente. Si sperava che l'apporto del partner Daetsu Aegis intervenisse poderosamente per fare la differenza, per aiutare nuovi piloti ad avvicinarsi alla serie fornendo qualche piccolo aiuto ai team dal punto di vista economico. Ma non vi è stata alcuna capillare ricerca. Tutto è sempre rimasto fermo, purtroppo. Sabbie mobili. E anche l'annunciato arrivo di un costruttore motorista giapponese, si è rivelato privo di fondamento. Troppe parole, insomma, e poco costrutto.

Con rammarico, è stata presa la decisione di chiudere un pezzo di storia del motorsport accontentando così le cassandre che praticamente dal lontano 2002 auspicavano a ogni fine stagione, o mettevano volutamente in giro la voce, la chiusura di questo brillante e utile campionato che dava molto fastidio. Iniziato nel 2002 con la WS 3.5, ma ancora prima per la RPM, nel 1998 con la fortunata F.Nissan 2.0. Alcuni team manager della WS 3.5 speravano di sopravvivere al 2018 in attesa di un 2019 nel quale la F.3 europea sparirà per unirsi alla GP3 e di conseguenza si poteva creare uno spazio interessante. Ma ormai, la WS 3.5 nonostante un pacchetto vettura-motore-gomme-costi-chilometraggio sempre superiore alla concorrenza, aveva perso credibilità. È mancata nella RPM una figura importante, carismatica, che avesse un certo peso presso i team di tutte le serie per monoposto. L'addio dell'amatissimo manager Oscar Urdeitx dalla RPM per passare in FIA nel 2015 è stato il primo terremoto per la WS 3.5, forse sottovalutato.

Non si è provveduto a riempire quel vuoto con una persona altrettanto conosciuta nel mondo del motorsport europeo, carismatica, esperta, con esperienze in altre serie. Chissà, forse non ci sarebbe riuscito neanche un... Ross Brawn a risollevare le sorti della categoria, ma guarda caso proprio in quel periodo è iniziata la lenta discesa verso la situazione attuale. Che provoca un gran dispiacere a tutti per la simpatia del gruppo RPM, per la lealtà sempre evidenziata, per l'impegno sempre profuso dall'instancabile coppia Jaime Alguersuari e Jordi Castells fino a Blanca de Foronda, una presenza fondamentale e storica della RPM. Ora, tutto questo non ci sarà più e possiamo considerarlo un vero spreco, anche una ingiustizia. Rimarranno però indelebili i tanti campioni passati nella WS dal 2002 a oggi, le tante belle gare, i tanti bei momenti sportivi.

Gli anni passano e certamente, dopo questa ennesima lotta sostenuta, chissà se Alguersuari e Castells avranno la voglia di inventarsi qualcos'altro. Magari dal basso, da quella F.4 spagnola per esempio che in tanti dicono meritare una miglior gestione...