formula 1

Shanghai - Qualifica gara Sprint
La pioggia esalta Norris e Hamilton

Per la prima volta quest'anno, è arrivata la pioggia nel corso della qualifica, benché non quella che ha determinato lo s...

Leggi »
World Endurance

Intervista a Claudio Berro:
“Le prime tre gare ci serviranno
per prepararci in vista di Le Mans”

Da Imola - Michele Montesano La sfida di Isotta Fraschini nel Mondiale Endurance prosegue senza sosta. La Casa italiana, su...

Leggi »
indycar

Pourchaire debutta con McLaren
Sostituisce l'inforunato Malukas

Theo Pourchaire correrà con McLaren a Long Beach, nel terzo appuntamento dell'IndyCar 2024. Il francese, campione uscente...

Leggi »
formula 1

Shanghai - Libere
Stroll guida la classifica

La Formula 1 è tornata in Cina. Sul bel circuito di Shanghai, che ha ospitato il Mondiale per 16 edizioni consecutive dal 200...

Leggi »
FIA Formula 3

Test a Montmelò - 6° turno
Fornaroli e Trident chiudono al comando

Massimo Costa - Dutch Photo La sessone finale dei test collettivi della Formula 3 a Montmelò si è conclusa con due piloti del...

Leggi »
Rally

Rally di Croazia – Shakedown
Ogier batte Evans nel duello Toyota

Michele Montesano Il Mondiale Rally torna in Europa, più precisamente sulle strade asfaltate della Croazia. I protagonisti de...

Leggi »
18 Mar [15:22]

La gioia Honda in Australia:
podio alla prima con la Red Bull

Jacopo Rubino

Il terzo posto di Max Verstappen al Gran Premio d'Australia è un ottimo inizio, per il matrimonio fra Red Bull e Honda. Si può affermare che la scuderia anglo-austriaca ci abbia visto giusto, nel credere al potenziale del motore giapponese già scelto lo scorso anno per la Toro Rosso. Le tante belle parole spese in questi mesi, fino ai test invernali, a Melbourne hanno trovato conferma nei fatti. Il nuovo V6 sotto al cofano della RB15 si è dimostrato competitivo, tanto che il consulente Helmut Marko ribalta la prospettiva: "Ora dobbiamo lavorare in fretta sul telaio, ci serve più carico aerodinamico".

E dire che la Red Bull è stata a lungo accreditata del migliore chassis di tutta la Formula 1, solo "frenato" dai minori cavalli della power unit Renault. Una delle quali, in uno strano incrocio del destino, all'Albert Park ha piantato in asso Carlos Sainz per la rottura della MGU-K. Lo spagnolo è diventato pilota di quella McLaren che, dopo un triennio da incubo, ripudiò la Honda insieme a cui aveva vissuto il periodo di maggior splendore a cavallo degli anni Ottanta e Novanta.

Il costruttore del Sol Levante può festeggiare dopo le tante difficoltà vissute dal rientro nel Mondiale datato 2015, ritrovando un podio che mancava dal 2008. Anche allora fu terza posizione: a Silverstone, Rubens Barrichello approfittò di una gara dal meteo pazzo con la vettura della vecchia squadra ufficiale creata acquistando la BAR, ma di lì a poco pronta a trasformarsi nella Brawn GP, e nell'attuale Mercedes dal 2010. Questa volta non è stato merito di condizioni particolari, anzi: superata la Ferrari di Sebastian Vettel, Verstappen ha avuto nel mirino la piazza d'onore di Lewis Hamilton.



Duro in passato con la Renault, è lo stesso olandese a elargire complimenti: "Sono felice per la Red Bull e per la Honda. Ci meritiamo questo risultato, da subito abbiamo lavorato bene insieme". Gli uomini nipponici però non si accontentano: "È un buon primo passo, ma dobbiamo lavorare per battere i nostri rivali. Non siamo ancora dove vorremmo", ha chiarito il direttore tecnico Toyoharu Tanabe. Il team principal Christian Horner, ad Auto Bild, ha comunque rivelato che Masashi Yamamoto, direttore generale del programma Honda in F1, sotto a quel podio si è fatto scappare "qualche lacrima".