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19 Lug 2025 [19:23]

Le Castellet - Gara 1
Revesz-Goetz nel finale

Massimo Costa - Foto Speedy

Prima la sfida è stata tra Fabian Schiller e Maximilian Goetz, entrambi su Mercedes, ma con differenti team: GetSpeed e Motopark. Poi, dopo il cambio pilota, è toccato ad Anthony Bartone e Levente Revesz giocarsi la vittoria. La loro è stata una sfida estenuante. Un poco più lenti dei loro compagni che hanno dettato il ritmo nei primi 19-20 giri, l'americano e l'ungherese hanno duellato a lungo.

Sembrava che Revesz non riuscisse a trovare il giusto pertugio per superare Bartone finché, al giro 29 sui 34 completati, è arrivata la mossa vincente nella curva che immette sul rettifilo di arrivo. Revesz ha subito messo metri importanti tra sè il rivale, che non ha saputo controbattere. Per l'ungherese è la terza vittoria stagionale nel GT Open: la prima a Portimao in coppia con Matteo Cairoli, poi con Goetz i successi a Spa ed ora al Paul Ricard.

Avvincente la rimonta di Tommaso Mosca. Pagato l'handicap a tempo di 5" nel momento del cambio pilota, per il secondo posto di Budapest gara 2, l'italiano al volante della Ferrari 296 di AF Corse si è trovato a oltre 20" dalla coppia di testa. Girando mediamente 1"3 più rapido, Mosca dopo essersi liberato dell'ostico Tom Emson (subentrato a Tom Lebbon costantemente quarto nella prima fase e anche loro costretti all'handicap), le ha provate tutte per acchiappare il secondo posto, ma non ce l'ha fatta per mezzo secondo.

Mosca aveva preso il volante da Carl Bennett che nella prima parte aveva battagliato con la McLaren di James Kell riuscendo a superarlo e salendo così settimo. Bennett è stato tra i primissimi ad effettuare il pit-stop (14° giro) mentre Goetz si è fermato al 19° passaggio e Schiller al 20°.

Bella la gara di Kell-Macdonald i quali non si sono lasciati sfuggire il quarto posto con la McLaren del team Greystone. I combattivi Lebbon-Emson hanno chiuso quinti con la gialla Ferrari del team Elite mentre un bel recupero lo ha compiuto Michael Porter sesto con la McLaren di Optimum e divisa con Zac Meakin.



Una grande prova l'ha offerta Leonardo Pulcini. Ottimo quarto in qualifica, alla seconda apparizione nella categoria dopo Budapest, il romano ha tenuto stoicamente la Lamborghini Huracan del team Oregon in quarta posizione, resistendo ai continui attacchi di Dominik Baumann (Mercedes SPS). L'austriaco non ha concesso un attimo di respiro a Pulcini per 13 giri, finché non ha commesso un errore venendo scavalcato da Lebbon che li seguiva.

L'inglese è stato altrettanto aggressivo con Pulcini che, con le gomme oramai stremate, si è dovuto arrendere a Lebbon e poi a Baumann. Fermatosi al giro 17, lo stesso scelto da Lebbon, Pulcini ha lasciato la Huracan a Robin Rogalski che ha concluso 14esimo. Valentin Pierburg, che ha rilevato Baumann, ha terminato settimo vincendo la classe ProAm.

Notevole il recupero di Ralf Aron con la Mercedes GetSpeed. L'estone si è classificato ottavo dopo aver preso il volante da Marcelo Ramirez, che era nelle retrovie. Bravo anche Alex Fontana, che ha portato la Porsche Car Collection guidata da Hash, al 13esimo posto.

Michele Rugolo ha rimontato bene dopo aver preso la Ferrari AF Corse dalle mani di Gino Forgione. L'esperto veneto ha così permesso di vincere la classe AM. Peccato per Karol Basz, ottimo terzo nella prima frazione con l'Audi Eastalent, poi Marcin Jedlinski è finito in testacoda precipitando nelle retrovie.

E i capoclassifica? Simon Reicher, ottavo al via, è subito stato centrato da Steve Jans. Ripartito ultimo, ceduta la vettura a Christopher Haase, questi nel finale è stato coinvolto in un contatto sul rettifilo di arrivo, con Marcus Paverud che lo ha spedito in un pericoloso testacoda. I due tedeschi hanno perso la vetta della classifica finita in mano a Revesz che ora conduce con 98 punti, poi Haas-Reicher 87, Lebbon-Emson 71, Porter-Meakin 64 e Goetz 60.

Sabato 19 luglio 2025, gara 1

1 - Revesz-Goetz (Mercedes) - Motopark - 34 giri
2 - Bartone-Schiller (Mercedes) - GetSpeed - 3"555
3 - Bennett-Mosca (Ferrari 296) - AF Corse - 4"120
4 - Macdonald-Kell (McLaren 720S) - Greystone - 16"462
5 - Lebbon-Emson (Ferrari 296) - Elite - 18"818
6 - Porter-Meakin (McLaren 720S) - Optimum - 25"337
7 - Pierburg-Baumann (Mercedes) - SPS - 44"183
8 - Ramirez-Aron (Mercedes) - GetSpeed - 45"197
9 - Doquin-Petrov (Lamborghini Huracan) - Oregon - 50"831
10 - Blanchemain-Paverud (Audi R8 LMS) - Sainteloc - 51"107
11 - Bonduel-Dorrbecker (Mercedes) - BDR - 53"413
12 - Muller-Mettler (Mercedes) - SPS - 53"967
13 - Hash-Fontana (Porsche) - Car Collection - 58"470
14 - Rogalski-Pulcini (Lamborghini Huracan) - Oregon - 58"535
15 - Salaquarda-Milota (Audi R8 LMS) - ISR - 59"428
16 - Jefferies-Letlaka (Ferrari 296) - Africa by Dragon - 1'04"722
17 - Jans-Walker (Mercedes) - GetSpeed - 1'12"973
18 - Forgione-Rugolo (Ferrari 296) - AF Corse - 1'18"874
19 - M.Jedlinski-Basz (Audi R8 LMS) - Olimp - 1'26"078
20 - Zelger-Babini (Porsche) - Tsunami - 1'27"463
21 - Ameerh Naran (Mercedes) - GetSpeed - 2'00"430
22 - Gudmundsson-Gissurarson (Porsche) - Thor - 1 giro
23 - Sansom-West (McLaren 720S) - Garage 59 - 1 giro
24 - Alfredo Hernandez (Mercedes) - BDR - 1 giro
25 - S.Jedlinski-Korzeniowski (Ferrari 296) - Olimp - 1 giro
26 - Reicher-Haase (Audi R8 LMS) - Eastalent - 6 giri

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